1971
Le
tre verità
Dio
mio no
La
mia canzone per Maria
Luisa
Rossi
Pensieri
e parole
Mi
ritorni in mente
Insieme
a te sto bene
29
Settembre
Io
vivrò (senza te)
Stampato come “Volume 4” è
una compilazione di brani dei tre dischi precedenti, con l’aggiunta di qualche
lato B e soltanto un paio di inediti. In buona sostanza è una raccolta di
singoli, ancora più confusa delle precedenti.
Fu l’ennesima operazione
commerciale nata sull’enorme (forse persino imprevisto), successo di “Pensieri
e Parole” che non a caso diverrà poi il titolo della successiva ristampa
dell’album.
Su queste basi ben si
comprendono i motivi che portarono Battisti ad optare per il cambio etichetta
essendo chiaro come nei proponimenti della casa discografica milanese ci fosse
l’intenzione di sfornare un numero illimitato di 45 giri il cui successo nelle
classifiche era praticamente sicuro ma la cui produzione avrebbe danneggiato un
musicista che voleva esprimersi con maggiore libertà.
Da sottolineare che ancora
oggi la Ricordi periodicamente propone ristampe di ristampe di ristampe, delle
prime incisioni di Battisti a scadenze fisse, con copertine diverse e con una
preoccupante mancanza di fantasia.
Il Long Playing venne
anticipato dall’uscita del come singolo “Le tre verità”, canzone splendida e
difficile nel suo rivoltare gli schemi abituali della musica leggera e nel
presentare un testo (all’epoca quasi scandaloso), che espone le due versioni di
un tradimento amoroso, ovvero visto con gli occhi di lei e l’altro che cercano
giustifichi verso la vittima-protagonista del brano. “Le tre verità” fu davvero
sorprendentemente ripagato da un notevole successo. In questa canzone dal
complesso arrangiamento Battisti parla, sbuffa, stona e si intona a tempo con
una eccellente chitarra, quella, per l’occasione “psichedelica” di Alberto
Radius che colpisce l’ascoltatore il continuo cambio di sonorità elettriche e
di sovraincisioni dimostrando come l’inadeguatezza commerciale del singolo si
sia rivelata invece una scelta che premia l’originalità della composizione.
“Adesso sì” é invece uno dei
pochissimi brani non firmati da Mogol-Battisti ma da Sergio Endrigo, un
cantautore troppo frettolosamente accantonato dai nostri ricordi, accantonato
come lacrimoso e deprimente, mentre quest’autore atipico, di origini istriane
aveva semplicemente l’espressione e un porgere semplicemente pensoso ed aveva
composto canzoni di pregio come “Aria di neve”, “Era d’estate”, “Io che amo
solo te”, e si apprestava a vincere l’edizione 1969 del Festival di Sanremo con
“Canzone per te” scritta per Roberto Carlos. Questo brano aveva segnato il debutto come
interprete di Lucio Battisti, appena posto sotto contratto che lo interpretava
in una compilation ("Sanremo '66") della Ricordi. Esattamente dieci
anni dopo, nel
1976 Battisti avrebbe ripreso un'altro brano interpretato anche da Endrigo
("La compagnia"), inserendolo nell'album "La batteria, il
contrabbasso, eccetera". Un caso più unico che raro a testimoniare
quantomeno un apprezzamento ad un collega assai sottovalutato.
Appare comunque come un
riempitivo di classe, lo stesso Battisti non sembra molto a suo agio nella
interpretazione che comunque rimane una simpatica curiosità nella sua carriera.
“Luisa Rossi”, uscito solo
su un non troppo fortunato 45 giri di due anni prima, è un testo dedicato ad
prototipo di ragazza che compare spesso nelle prime canzoni del duo
Battisti-Mogol. La ragazza della canzone è tratteggiata con l’incoscienza
adolescenziale, la felicità nel lasciarsi scorrere la vita addosso senza porsi
domande, è quella che “ride con tutti” ma infine, “...rischia di restare sola”.
I connotati musicali del brano sono ispirati al decisamente alla musica
soul.
Come accennavamo,
l’impressione che se ne ricavò all’epoca (oggi confermata dai fatti), è che
questo quarto disco di Battisti nascesse dalla necessità della Ricordi di
raccogliere in un Long Playing uno dei brani più famosi della musica leggera italiana,
ovvero “Pensieri e Parole”, un’icona sonora della canzone italiana, una delle
canzoni più famose in assoluto.
Il brano che presentava una soluzione innovativa per quegli anni costituita dall’incrocio di due voci sovrapposte (le stesse dell’interprete timbricamente diverse) in modo di poter rendere i pensieri e le parole del testo. Un testo che fornì molti interrogativi agli ascoltatori dell’epoca.
Il successo in termini di vendite fu davvero inarrestabile: la canzone stazionò nella Hit Parade per ben cinque mesi e permise a Battisti di vincere per la quarta volta consecutiva il Festivalbar.
A questo proposito Vittorio
Salvetti, per decenni organizzatore e factotum della manifestazione ricorda la
sua preoccupazione per l’egemonia assoluta di Lucio Battisti: “Mi preoccupai
perché gli altri cantanti cominciarono a dirmi che se fosse venuto lui, loro al
Festivalbar non ci sarebbero tornati più. E allora cambiai regolamento,
stabilendo che un concorrente non poteva vincere più di quattro edizioni!”.
Con “Insieme a te sto bene”
che accompagnava il singolo, ritorna la vocazione soul di Battisti che si
esibisce accanto al suono di una chitarra volutamente grezza, niente di
particolare per chi all’epoca era abituato alla musica nera ma non certo per un
cantante italiano dei primissimi anni Settanta. In questo brano la vocalità è
di chi non trattiene più la voglia e la gioia di cantare per una volta ancora
“come un nero”.
Nell’evidente intenzione di
sfruttare sino all’osso il successo di un cantante in scadenza di contratto, la
Ricordi inserisce, come di consueto anche in questa quarta opera di Battisti
dei brani già conosciuti dal pubblico, editi sui precedenti album: “La mia
canzone per Maria”, “Mi ritorni in mente”, “29 settembre”, “Io vivrò”.
Colpa sua, colpa
sua, credimi
non c'eri tu, non
c'eri tu a difendermi
e la sua forza è
stata ancor più forte della mia volontà
e l'innocente e
l'innocente pagherà
io so che non
crederai, non mi crederai,
ma è colpa sua, è
colpa tua.
Non mi interessa
se tu delle false lacrime ora berrai.
Ti posso dire
sono salate le ho già bevute oramai
comunque, tutto
quello che dice lei non è verità
la sua dolcezza è
stata ancor più forte della mia onestà
ed ora le
crederai, le crederai.
Povero amico
ingenuo, io lo so, le crederai.
Io non so io non
so più a chi credere
so solo che, so
solo che di tutti e tre
soltanto uno, uno
soltanto morirà
lei era mia, non
è più mia, ora di chi è chi lo sa?
Andate via,
andate via
via...
Luisa?
"Sì"
Luisa Rossi?
"Sì"
Luisa Rossi, sa
bene quel che fa,
Regala un giorno
a me ride e poi se ne va...
va, lei va bene..
va, lei va
ride con tutti,
ride con tutti
sa quel che fa
va, lei va bene..
va, lei va
Luisa Rossi
rischia di restare sola e lei lo sa.
Regala un giorno
a te ride e poi se ne va...
va, lei va, va,
lei va
vuol bene a
tutti, vuol bene a tutti
sa quel che fa
va, lei va.
Va, lei va
vuol bene a
tutti, vuol bene a tutti
sa quel che fa
va, lei va
sa quel che fa..
Che sai di un
bambino che rubava
e soltanto nel
buio giocava
e del sole che
trafigge i solai, che ne sai?
E di un mondo
tutto chiuso in una via
e di un cinema di
periferia
che ne sai della
nostra ferrovia, che ne sai?
Conosci me, la
mia lealtà
tu sai che oggi
morirei per onestà.
Conosci me, il
nome mio
tu sola sai se è
vero no che credo in Dio.
Che ne sai tu di
un campo di grano
poesia di un
amore profano
la paura d'essere
preso per mano che ne sai?
L'amore mio
(che ne sai di un
ragazzo per bene)
è roccia ormai
(che mostrava
tutte quante le sue pene)
e sfida il tempo
(la mia sincerità
per rubare)
e sfida il vento
(la sua
verginità)
e tu lo sai
(sì tu lo sai).
Davanti a me c'è
un'altra vita
la nostra è già
finita
e nuove notti e
nuovi giorni
cara, vai o torni
con me?
Davanti a te ci
sono io
(dammi forza mio
Dio)
o un altro uomo
(chiedo adesso
perdono)
e nuove notti e
nuovi giorni
cara, non odiarmi
se puoi...
Conosci me
(che ne sai di un
viaggio in Inghilterra)
quel che darei
(che ne sai di un
amore israelita)
perché negli
altri
(di due occhi
sbarrati che mi han detto)
ritrovassi gli
occhi miei
(bugiardo è
finita)
Che ne sai di un
ragazzo che ti amava?
Che parlava e
niente sapeva
e pur quel che
diceva, chissà perché, chissà
(sì tu lo sai)
adesso è verità.
Davanti a me c'è
un'altra vita
la nostra è già
finita
e nuove notti e
nuovi giorni
cara, vai o torni
con me?
Davanti a te ci
sono io
(dammi forza mio
Dio)
o un altro uomo
(chiedo adesso
perdono)
e nuove notti e
nuovi giorni
cara, non odiarmi
se puoi...
Che cosa vuoi da
me? Cosa pretendi da me?
Se è giusto non
lo so elementari sì e no.
La donna è donna
e tu una donna sei
che importa cosa
fai,
resta qui con me
finché vuoi
che da mangiare
c'è.
Insieme a te sto
bene, fra le braccia tue, così
adesso non
parlare anch'io, sai,
non ho avuto più
di quel che ora tu mi dai.
Tu prima eri sola
il tempo corre e vola.
Oh non spiegarmi
chi sei, perché
vai sempre bene
per me.
La donna è donna
e tu una donna sei
che importa cosa
fai resta qui con me
finché vuoi che
freddo non avrai, mai.
Insieme a te sto
bene, fra le braccia tue, così
adesso non
parlare anch'io, sai,
non ho avuto più
di quel che ora tu mi dai
Adesso sì, adesso che tu vai lontano
sono acqua chiara le nostre lacrime e non servono più
Adesso è tardi per ritrovare le parole
che tante volte volevo dirti e non ho trovato mai
Senza di me tu partirai per altri mondi
ti perderai tra gente e strade sconosciute.
Non ci sarò quando qualcuno mi ruberà gli occhi tuoi
Adesso sì, adesso che tu vai lontano
il mio pensiero ti seguirà, sarò con te dove sei
Non ci sarò quando qualcuno mi ruberà gli occhi tuoi
Adesso sì, adesso che tu vai lontano
il mio pensiero ti seguirà, sarò con te dove sei.