1982

E GIA’

 

 

 

·             Scrivi il tuo nome

·             Mistero

·             Windsurf Windsurf

·             Rilassati ed ascolta

·             Non sei più solo

·             Straniero

·             Registrazione

·             La tua felicità

·             Hi-fi

·             Slow motion

·             Una montagna

·             E già

 

La possibilità monotonale e' risultata da un incontro casuale con Battisti, ascoltando alcune mie sperimentazioni da non-musicista eseguite su macchine particolari, usando istintivamente una tecnologia piuttosto complessa. Il risultato era assolutamente non compositivo, non teneva conto di eventuali variazioni tonali, ma sviluppava abbastanza monotonamente una melodia o una ritmica, utilizzando le funzioni più elementari semplici variazioni nell'ambito di una sola tonalità Quel che sorprese Battisti fu la varietà di nuove soluzioni ricavabili da un concetto così semplice. Difatti alcuni pezzi di “E già" sono monotonali.

 

Dario Massari.

 (intervista a “Rockstar” - 1982)

 

 

Quello dell’elettronica applicata alla musica è in effetti un discorso sempre seguito da Battisti e corteggiato anche in tempi in cui molti sonorità particolari erano prodotte in maniera artigianale e in seguito attraverso la diffusione commerciale dei primi strumenti musicali elettronici, in primis i sintetizzatori, le tastiere che avevano creato l’art rock, il progressive rock inglese e quello dei Corrieri Cosmici in Germania. Battisti che mai è stato indifferente alle novità, nei primi anni ottanta compie una svolta elettronica che lo coglie  tanto preparato che entusiasta.

Dopo essersi proposta con alcune punte di stanchezza nelle precedenti prove discografiche di Lucio Battisti, stavolta è la musica a tornare rinvigorita ed a venire espressa attraverso mezzi di sofisticata innovazione tecnologica. La vena compositiva, seppur in viaggio su strade totalmente nuove dalle precedenti è di nuovo in corsa, la sterzata è in effetti necessaria violenta e naturalmente inaspettata dagli estimatori delle comodità della coppia Mogol-Battisti.

Il ringraziamento a Dario Massari per la “possibilità monotonale” presente nelle note di copertina è stato riportato perché costituisce una dichiarazione  illuminante a spiegare la enigmatica nota di copertina: si riferisce infatti alla particolare struttura iterativa delle musiche di “E già”, composte e utilizzate secondo quella che viene definita nella musica contemporanea, tecnica del “pattern”.

In ogni brano la disposizione di strofa, controstrofa, ponte, ritornello, così peculiari (e fossilizzate) della forma-canzone vengono innestate in composizioni in cui esiste solo l’orizzontalità, ovvero dove l’armonia e il battito della sezione ritmica non mutano mai il loro disegno, dando all’ascoltatore l’impressione di un cambiamento soltanto per mezzo di piccole aggiunte compiute sull’arrangiamento.

Le composizioni sono  minimali e ricche di rifrangenze, con Battisti che gioca ora su un frammento melodico, ora su un’armonizzazione, ma lo fa, incredibilmente, con linee vocali preregistrate.

E' minimale anche la durata dei brani: ben dodici, con una media di tre minuti ciascuno di durata. Anche a testimoniare una rinnovata voglia di comporre canzoni.

I testi, dopo il consensuale divorzio da Mogol, sono scritti da “Velezia” sigla sotto cui si cela Maria Grazia Veronese, moglie del cantante (e, si dice, attenta anche all’attività del consorte), risultano ispirati ad una visione alternativa, talvolta spirituale della vita di ognuno.

Inizialmente molto discussi oggi appaiono gradevoli e interessanti nella loro lapidarietà.

La copertina del disco mostra le scarpe bianche calzate da Battisti, viste dall’alto, sulla sabbia di una spiaggia. La stessa spiaggia, nella copertina interna, fa da panorama al cantante inquadrato di spalle mentre sta guardandosi in uno specchio infisso nella sabbia. Il suggestiva sfondo della foto propone una chiara metafora sulla riflessione: l’immagine virtuale di un artista cosciente che è  venuto il tempo di ridefinire la propria immagine. Il bianco degli abiti sembra confermare anche simbolicamente l’intenzione di ripartire da zero alla ricerca di nuovi colori da trovare sulla strada scelta. E i testi, oltre alle musiche confermano questa intenzione.

Il lavoro si apre infatti con “Scrivi il tuo nome”  inno elettronico ad un uomo nuovo, spinto verso una quotidiana creazione di se stesso senza mediazioni e con sincerità: “…e per provare che si può cambiare sposta il confine di ciò che è normale”. La passione di Battisti per la rima baciata è presente in questa canzone-prologo e volutamente ricercata in tutti i brani che seguiranno tutti esplicitamente costruiti da sonorità sintetiche evitando effetti da baraccone elettronico, ma anzi, guardando ogni melodia come al microscopio.

Un frammento della poetica del Mogol che fu, sembra passare solo in “Mistero” versione ipertecnologica di un brano che sembra sfuggito ad una “Donna per amico”, ma dove non ci sono chitarre di accompagnamento, ma una di synth-basso accompagna uno slow glaciale pieno di effetti eco e di uno splendido lavoro da sala di registrazione.

Ottimista e pieno di giochi d’eco per la voce di Battisti “Windsurf, Windsurf”; la canzone mostra un aspetto autobiografico la passione per il mare e per la solitudine dell’autore: “…Windsurf Windsurf, veleggia e va, portami lontano da questa nervosa realtà, guidami tu, vengo con te dove vuoi, sui mari hawaiani, in Cina, in Sardegna in Perù…”.

Altre indicazioni sulla personalità dell’autore sono da rilevare (in mancanza di interviste bisogna affidarsi a questo ed altro...) anche in “Registrazione” dedicato proprio al fascino di registrare in studio, in particolare per gli accenni alla formazione  musicale di Lucio Battisti che cita personalmente illustri ispirazioni “da Paul McCartney ho imparato a cantare, da Ray Charles ad emozionare, da Dylan a dire quello che mi pare...”. Un dubbio poco amletico e tanto ironico è nell’ultimo verso che si chiede “Chissà se è rock o no…”. I testi di “Rilassati ed ascolta”, “Non sei più solo”, e in particolare del programmatico “La tua felicità” risentono tutti e tre di una spiritualità New Age o, in ogni caso, di una visione del mondo collegata alle filosofie orientali.

L'incedere delle tastiere elettroniche lavora su i felici controcanti offerti con la consueta originalità da Battisti, le parole suonano persino come esortazioni ad affrontare la vita sotto nuove prospettive. “Chiamala: risponderà chiamandola per nome. La tua felicità, senza timore chiamala per nome, non soffocare ciò che è naturale in te”. Altra lezione di levità è nel rincorrersi di coretti e suoni sintetici di “Una montagna” celebrazione di un modus vivendi gestito dalla fantasia e dal suo inestinguibile fascino creativo.

“E già” e “Straniero” sono i brani che vennero proposti per il singolo e per citare una curiosità anche in un esperimento di marketing denominato dalla RCA come “Cassetta Due”, ovvero un singolo su nastro proposto in un contenitore di cartone.

La scelta si riferisce quindi ai brani ritenuti più orecchiabili, in particolare per quello che da il titolo al disco, delineato dalle note di un sequencer martellante ma scevro da intenzioni dance.

“E già” possiede infatti una decisa propensione alla comunicazione di concetti. Il brano è infatti un messaggio offerto all’ascoltatore, quello di accettare le diversità, vivere in controtempo, compiere azioni oblique, confondersi coscienti nel felice caos dell’esistenza: “E già, che la verità è solo un’immaginazione che una certezza propria non ha...”.

“Straniero” conclude l’album con un andamento meccanico ma con  progressiva estensione strumentale che lo caratterizza e che descrive il testo dedicato ai continui andirivieni di ogni straniero inframmezzati da momenti di ospitalità con grande intensità psicologica.

Dopo l’uscita del disco, la critica spiazzata (o incapace?) cominciò inizialmente a propendere e a discutere nel giudizio sulla semplicità dei testi e su quella, apparente, della musica. Ma a ragione veduta, ad ascoltare oggi le liriche del disco,  non si può più essere d'accordo con le prime impressioni dettate spesso da pareri di troppi orfani di Mogol, il quale nello stesso periodo si rivitalizza in una serie di dischi in cui si mette in evidenza un’insospettabile Gianni Bella, finalmente libero di presentare un talento lontano da quello da hit-maker.

Il disco continua con “Hi-Fi” é incentrato sulla sacrosanta misantropia momentanea di ogni appassionato di musica dopo l’acquisto di un nuovo disco e del mondo immaginario che gli riserva l’emozione di conoscerlo poco a poco.

Una delle migliori espressioni sonore è senza dubbio il seguente “Slow Motion” in cui l’evidenza granitica delle musiche monotonali, alleggerita da armonizzazioni che scendono e risalgono in un affascinante adagio elettronico illuminato dall’ipnoticità dell’armonia e dalla voce di Battisti ancora una volta alle soglie della perfezione, inarrivabile interprete che sente come pochissimi il brano da cantare, autentico sciamano della vocalità.

Nell’occasione è l'inglese Greg Walsh a curare l’arrangiamento e l’esecuzione dei brani in un esperimento affascinante che proseguirà durante la produzione fatta dallo stesso Battisti per il disco di una sua vecchia conoscenza: Adriano Pappalardo, che in “Oh, era ora”, svolge un possibile seguito di un lavoro musicale simile anche nelle espressioni dei titoli; si tratta proprio di “E già” che lo precede di qualche mese.

 

SCRIVI IL TUO NOME

 

Scrivi il tuo nome su qualcosa che vale

mostra a te stesso che non sei un vegetale

e per provare che si può cambiare

sposta il confine di ciò che è normale

Bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già

il momento migliore per cominciare un'altra vita un altro stile.

Profondo o leggero quando c'è giusto è bello

usa le gambe utilizza il cervello

con l'entusiasmo o con l'istinto

fai un passo fuori del tuo recinto.

Bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già

il momento migliore per cominciare un'altra vita un altro stile.

Bella giornata è questa qua l'aria più fresca ti esalta già

il momento migliore per cominciare un'altra vita un altro stile.

 

MISTERO

 

Che mistero è la vita. Che mistero sei tu.

Ti credevo già sopita ed invece stai fiorendo sempre di più.

Sei creativa, positiva, coinvolgente

quando agiti le tue belle mani

e fai pensare a genti e mondi lontani

e quando tutti stanno ad ascoltare

a bocca aperta in silenzio quello che sai dire mi dico:

che mistero è la vita che mistero sei tu

io ti avevo definita ma mi sbagliavo in te c'è molto di più.

Sei profonda, sei vitale, non sei mai banale.

Io mi ero lasciato entusiasmare

da quel tipo intellettuale appariscente

che in fondo in fondo non valeva niente

una cosa che non so capire davvero.

Che mistero è la vita. Che mistero sono anch'io

per tanti anni ti avevo sognata

senza sapere che quel sogno era già mio.

Sei fatale, micidiale, con te non si sta male.

 

WINDSURF WINDSURF

 

Windsurf, windsurf, veleggia e va

portami lontano da questa rumorosa città

guidami tu, vengo con te dove vuoi

sul lago di Garda, sui mari italiani più a sud

chi ci vedrà probabilmente dirà

toh! un altro matto e dopo sorriderà.

Si è alzato il vento, metto il portapacchi e via la muta e la vela

le scarpe giuste e il trapezio e la deriva mi mangio una mela.

La strada sale sul promontorio

poi all'improvviso ma quante vele laggiù.

Windsurf windsurf, veleggia e va

portami lontano da questa nervosa realtà

guidami tu, vengo con te dove vuoi

sui mari hawaiani, in Cina in Sardegna in Perù

un aeroplano ci sorvolerà e il Capitano son certo sorriderà.

Ecco che arriva una raffica di vento si vede dall'acqua.

Questo è il momento che ti perdo me lo sento la vela sbatacchia.

Sei un aquilone alla rovescia ondeggi pieghi ma poi riprendi.

Windsurf, Windsurf,

portami lontano...

Windsurf

 

RILASSATI ED ASCOLTA

 

Non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

tu lasciala parlare, rilassati ed ascolta

senti cos'ha da dire, rilassati ed ascolta

comincerà ad andare, rilassati ed ascolta

tu fatti trasportare, rilassati ed ascolta.

Non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

Arriva fino al mare, rilassati ed ascolta

e chinati a toccare, rilassati ed ascolta

l'acqua che ha generato, rilassati ed ascolta

la vita del creato, rilasati ed ascolta.

La vita dal mare venuta, al mare ritornerà

la vita dal mare venuta, al mare ritornerà.

E lì non ti fermare 

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

prosegui il tuo cammino

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

come Mayol sarai

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

sarai l’uomo delfino

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

in modo naturale

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

e ti scopri a respirare

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta)

sotto il livello del mare

non ha più freni la tua mente, la tua mente non ha

(rilassati ed ascolta).

La vita dal mare venuta, al mare ritornerà.

 

NON SEI PIU' SOLO

 

E’ giorno ma il sole non si vede ancora la nebbia durerà per qualche ora

il faro continua a lampeggiare e la sirena del porto ad ululare.

Tu sei seduto tutto imbacuccato e intanto guardi l'acqua corrucciato

tu ci hai provato, sì tu ci hai provato ma la tua strada, non hai trovato

Certo ti senti solo, certo ti senti solo.

Non ce l'hai fatta più giù in città hai preso la tua auto e sei venuto qua

a dialogare con l'immensità a raccontar la tua infelicità

forse un po' di sollievo ti darà e una speranza tenue si accenderà

forse non sei più solo, forse non sei più solo

La mente va la mente vola l'uomo si affida a chi lo consola

ti prego no, pensaci su la vita non finisce se tu ti senti giù

fra poco la nebbia si alzerà e il mare grande ti dirà

qual’è la tua vera dimensione e la tua giusta velocità.

Adesso non sei più solo.

Vedi non sei più solo

 

STRANIERO

 

Dimmi tu chi sei, di che paese sei?

Quanto hai camminato, e cosa hai fatto?

Straniero.

Dove sei arrivato?

Resta un poco qui resta ancora un poco

resta un poco non importa quanto.

Straniero.

non importa quanto.

Sul tuo volto scuro un sorriso è nato

un profumo di grano maturo, il vento ha accarezzato.

Non andare via, non andare via, non andare via

qui sei rinato

il posto l'hai trovato,

il posto l'hai trovato.

Il fumo di quel treno che era il tuo passato

ora all'orizzonte è già svanito

resta qui straniero, che mi hai trovato.

choo choo train.

choo choo train.

 

REGISTRAZIONE

 

Questo è il momento più eccitante della creazione,

i musicisti sono pronti i microfoni in posizione

una voce il nastro gira una luce.

Registrazione.

Stai per entrare in un altro mondo

presa diretta con quello che hai dentro

fra poco si vedrà che cosa sai fare

il tuo talento e le tue qualità.

La musica come l'amore è un divertimento

quando si complica invece diventa un tormento

ed al piacere allora subentra la noia, davvero la noia.

Si affaccia la fatica del tuo ruolo

da tanto in alto ch'eri ti senti al suolo

senza intellettualismi dagli sfogo

al tuo talento e alle tue qualità.

Chissà... se è rock o no?

Ho sempre amato Jagger e gli Stones

i Beatles un po' meno insieme ai Beach Boys

forse perchè hanno il nome che comincia per B.

Da Paul McCartney ho imparato a cantare

da Ray Charles ad emozionare

da Dylan a dire quello che mi pare

e dal poeta ad alleviar l'umanità.

Chissà... se è rock o no?

 

LA TUA FELICITA'

 

Tu non credevi che esistesse però la cercavi

nutrivi molti dubbi è vero però ci provavi

giravi il mondo per trovarla qua e là

la tua felicità

e traversavi il mari e monti in ogni situazione

e tutto quello che vedevi era una lezione

adesso fai girare il nastro eccola qua

la tua felicità.

Chiamala: risponderà chiamandola per nome

la tua felicità, senza timore chiamala per nome

non soffocare ciò che è naturale in te

canta insieme a me.

Il piatto della conoscenza sarà sempre pieno

il seme sparso intorno a te darà per frutto il sereno

ogni viaggio nuovo porterai

il sorriso migliore che hai.

Chiamala: risponderà chiamandola per nome

la tua felicità basta cercarla arriva chissà come

sia benedetto mille volte chi ti dà un po' di felicità.

Chiamala: ecco che arriva quando tendi al bene

la tua felicità...

 

HI-FI

 

Un'ora di relax con l'alta fedeltà

le luci basse per cominciare

un posto comodo la cuffia stereo

il disco ha fatto pochi giri e già si insinua il piacere

HI-FI, HI-FI.

Una canzone nuova, un nuovo trentatrè

parole e musica da assaporare

chitarra elettrica, chitarra acustica

e un batterista che ci sa fare

si sente proprio che si vuol divertire

conosce bene il suo strumento e sa come farti godere

HI-FI, HI-FI

la melodia fa miracoli si sa

HI-FI, HI-FI

basso profondo e asciutto, piano che guida

un eco strano per riscaldare il suono

l'organo mugola, la voce miagola

e la sequenza non accenna a fermare

il movimento deve continuare

il giro magico non si può spezzare

e lentamente a poco a poco

aumenta sempre più il piacere

HI-FI, HI-FI

Se lo desideri tu, lo rimettiamo su

per me è una gioia assecondare i tuoi grilli

delizie di un pomeriggio un poco ipnotico

pieno di fragole pesche ciliege e mirtilli

HI-FI

HI-FI

la melodia fa miracoli si sa

HI-FI

 

SLOW MOTION

 

Slow motion

 lento movimento

ferma un attimo di gioia o di infelicità.

Il volo di un gabbiano, il salto di un delfino

l'uomo che cade nel momento supremo

l'anima sospesa di un nuovo stupore

Slow motion

la notte di Babbo Natale

l'orecchio teso per sentirlo arrivare

si estrae la fortuna: l'uomo è sulla luna.

Slow motion

per chi ha vinto, quello che fuori di sé il veleno ha respinto

slow motion quando il sole tramonta

slow motion quando s'infrange l'onda

D'inverno davanti alla forza del mare

il respiro rallenta per poterla captare

Sogno di fronte all'immensa platea

intorno al mondo in solitario, cento metri in apnea.

Slow motion.

Fatemi rivedere

l'uomo che vince contro ogni parere

Slow motion, slow motion.

Slow motion,

lento movimento

ferma un attimo di gioia o di infelicità.

Il volo di un gabbiano, il salto di un delfino

l'uomo che cade nel momento supremo.

 

UNA MONTAGNA

 

Il tipo inizia sorridente e fa: "ho qui il segreto della serenità

che poi non è un segreto veramente ma un altro modo di atteggiar la mente".

Continua allegro sullo stesso tono: “lo sai cosa è cattivo e cosa è buono

che cosa è brutto e cosa invece è bello quello che stabilisce il tuo cervello”.

Una montagna può sembrare un uomo (se lo decidi)

disteso calmo ad osservare il cielo (se tu vuoi così)

il controluce di un gabbiano in volo (se lo decidi)

può dissipare in un momento un velo (se tu vuoi così).

Niente di misterioso amico mio questa è una cosa che ho provato io

ne ho constatato un grande giovamento lo posso garantire al cento per cento.

Scaccia quell'ombra scura che hai sul viso non sai quanto fa bene un bel sorriso

prima a te stesso e poi a chi ti sta intorno finisce il buio ed incomincia il giorno.

Una montagna può sembrare un uomo (se lo decidi)

disteso calmo ad osservare il cielo (se tu vuoi così)

il controluce di un gabbiano in volo (se lo decidi)

può dissipare in un momento un velo (se tu vuoi così)

dentro di noi c'è un libro bianco e nero (se lo decidi)

che io mi fermo a leggere ogni tanto (se tu vuoi così)

quando non sono sicuro del sentiero (se lo decidi)

perchè è lì che è scritto tutto quanto (se tu vuoi così)

Non voglio adesso esagerare tanto: mi basta che ti piaccia l'argomento

ti vedo già più sciolto e contento rimani in onda e segui mentre canto.

Una montagna può sembrare un uomo (se lo decidi tu)

disteso calmo ad osservare il cielo (se tu vuoi così)

il controluce di un gabbiano in volo (se lo decidi tu)

può dissipare in un momento un velo (se tu vuoi così)

dentro di noi c'è un libro bianco e nero (se lo decidi tu)

che io mi fermo a leggere ogni tanto (se tu vuoi così)

quando non sono sicuro del sentiero (se lo decidi tu)

perchè è lì che è scritto tutto quanto (se tu vuoi così)

una montagna può sembrare un uomo (se lo decidi tu)

disteso calmo ad osservare il cielo (se tu vuoi così)

il controluce di un gabbiano in volo (se lo decidi tu)

può dissipare in un momento un velo (se tu vuoi così).

 

E GIA'

 

E già, che la verità, è solo un'immaginazione

che una certezza propria non ha

ti puoi avvicinare, e questo servirà

ma è sempre un'interpretazione

finchè il contrario non accadrà.

Guardi l'immagine che è dentro di te

per ricercare la tua verità

usando il metodo scientifico

osservazione, analisi, esperimento.

E già (davvero immagina immagine)

che la verità (e già non è che)

è solo un'immaginazione (davvero immaginazione)

che una certezza propria non ha

ti puoi avvicinare (davvero immagina immagine)

e questo servirà  (non è che)

ma è sempre un'interpretazione (davvero immaginazione)

finché il contrario non accadrà.

Dopo che hai visto il mondo chissà se è rotondo

così sembra in fotografia

pieno di posti strani ma ancor di più gli umani

molto al di là di ogni fantasia

E già, che la verità è solo un'immaginazione

che una certezza propria non ha

(Davvero immagina immagine

e già non è che davvero, immaginazione)

E' il tuo rapporto con la verità

niente è definitivo per te

provi e riprovi non ti fermi mai

e intanto aggiungi tagli e sintetizzi.

E già (davvero immagina immagine)

che la verità (e già non è che)

è solo un'immaginazione (davvero immaginazione)

che una certezza propria non ha

ti puoi avvicinare (davvero immagina immagine)

e questo servirà (non è che)

ma è sempre un'interpretazione (davvero immaginazione)

finché il contrario non accadrà.