Sapevi che? Case di Legno...        

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Gabbia di Faraday
E.L.F.
Sick Building
Direttiva 106/89

Calcio, alluminio, silicio e ferro....Cemento

Dovete sapere che...

Le case di legno rientrano nell'ambito della bioedilizia; non prevedono macerie e impasti con polveri e resine sintetiche durante il montaggio.
L'uso del metallo e del materiale plastico è ridotto all'indispensabile. Il grande errore dell'edilizia convenzionale sta nel fatto che fino ad ora si è cercato di sigillare il più possibile le case e gli appartamenti dall'ambiente esterno, con conseguenze gravi, sia sulla salute di chi si ritrova a fruire all'interno di un ambiente chiuso e sia per l'edificio stesso.

Il legno regola la temperatura e l'umidità della casa

In quanto il legno assorbe l'umidità eccessiva dell'aria e la rilascia quando l'aria è secca. Questo processo equilibra l'aria dell'ambiente in cui viviamo. Oltre a stabilizzare l'umidità, respira e quindi contribuisce alla ventilazione, è un materiale caldo, quindi porta calore ad un ambiente e nel calcolo della superficie radiante per il riscaldamento di un ambiente non avremo un materiale in più da scaldare. In più è fonoassorbente e la sua struttura influisce (non è un conduttore) positivamente nella schermatura di campi elettromagnetici.

Il legno, al contrario del 99% dei materiali usati in edilizia, è un materiale VIVO che resta vivo anche dopo l'applicazione nelle nostre case. Il legno respira e ha una sua gamma di colori che cambiano a seconda della luce o dell'ambiente in cui viene utilizzato. La bellezza del legno sta nel fatto che ogni elemento di questo materiale è unico e irripetibile per forma e per disegno.

Elettrosmog

Muffe e Funghi

Batteri

INDOOR

Radon

Amianto

Formaldeide

 

Elettrosmog 

Le antenne producono campi elettromagnetici ad Alta e Media Frequenza (MF/HF) Il campo magnetico generato dalla telefonia cellulare diminuisce repentinamente con la distanza, mentre il campo elettrico si propaga per decine o centinaia di metri, a seconda della potenza dell'impianto. L'onda emessa serve per dare "segnale" ai nostri telefoni cellulari. Ma proprio quest'onda, che ha una frequenza molto elevata produce elettrosmog. E' importante sapere a che livello di elettrosmog è investita la propria casa, e quindi chi vi abita. E' impossibile stabilire a priori il valore di intensità elettromagnetica ricevuta. Attraverso una misurazione certificata a norma D.M.381, eseguita per almeno 30 minuti consecutivi per stanza, si puo certificare l'appartamento. 

I tralicci producono campi elettromagnetici a Bassa Frequenza (LF) Il problema generato dall'alta e dalla media tensione è dato dal forte campo magnetico prodotto. Ove c'è passaggio di corrente, esiste un campo magnetico che si abbassa con l'aumentare della distanza. Nel caso di alta tensione, il campo magnetico rilevato dalla strumentazione arriva fino a molte decine di metri. Comunque per essere sicuri di rientrare in un campo magnetico nei limiti della legge, conviene sempre effettuare una misurazione dell'elettrosmog, possibilmente per più ore. Questo perchè il campo magnetico varia al variare dell'intensità della corrente passante. Quindi più c'è sovraccarico (ore serali) e più il campo magnetico aumenta. Nel caso di tralicci che servono zone industriali, il sovraccarico ci sarà dalle 08.00 alle 17.00 o nel caso di ferrovie il massimo vi sarà nell'ora del pendolarismo.
Alcune problematiche legati all'inquinamento degli ambienti confinati possono essere associate con i materiali utilizzati per la costruzione e la rifinitura delle pareti, dei pavimenti e del soffitto: problemi relativi all'umidità, all'amianto, all'emissione di sostanze chimiche (formaldeide). 

Quando non possiamo ridurre l'esposizione all'elettrosmog, un altro modo per minimizzare gli effetti sulla nostra salute è quello di adottare adeguate protezioni.
Escludendo per ovvi motivi la possibilità di andare in giro con indumenti protettivi, la cosa migliore che si può fare è quella di proteggere la nostra casa, che è il luogo nel quale trascorriamo più tempo, facendo in modo che le onde elettromagnetiche non penetrino all'interno dei locali o vi arrivino molto smorzate.
La prima cosa che viene in mente al non addetto ai lavori è quella di schermare la casa racchiudendola in una sorta di gabbia metallica, quella che in fisica è nota come gabbia di Faraday, in realtà la gabbia di Faraday protegge dai campi elettrici, ma lascia passare i campi magnetici inoltre, secondo le più recenti teorie della "bioarchitettura", questo rimedio sarebbe peggiore del male poiché in questo modo il corpo umano verrebbe privato dei benefici effetti dei campi elettrici naturali con un conseguente strato di indebolimento generale (sick building sindrome).
Le teorie in materia non sono però tutte concordi.

Una soluzione più semplice per mitigare gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche è quella di utilizzare sulle pareti vernici conduttive a base di rame, argento o altri prodotti di origine naturale queste pitture dette anche "antielettrosmog" hanno un costo piuttosto alto e devono essere applicate con particolari tecniche.

Per quanto riguarda finestre e vetrate, che non si possono proteggere con le vernici antielettrosmog, vi sono diversi tipi di protezione reperibili in commercio:

vetri che schermano le radiazioni elettromagnetiche, realizzati con una doppia lastra riempita nell'intercapedine con uno speciale liquido

pellicole autoadesive metallizzate e trasparenti da applicare sui vetri, inizialmente studiate per la protezione dai raggi UV, ma che si sono rivelate abbastanza efficaci anche per altri tipi di radiazioni elettromagnetiche.

tende realizzate con tessuti che contengono finissimi fili metallici di rame o argento al loro interno.

Un'altra possibilità è quella di utilizzare i tessuti suddetti per realizzare delle specie di zanzariere da mettere intorno al letto per proteggerci almeno nelle ore notturne.
Infine è possibile fare qualcosa con l'impianto elettrico di casa: con una opportuna disposizione dei cavi e con altri accorgimenti è infatti possibile ridurre sensibilmente l'inquinamento elettromagnetico prodotto. Questo metodo tuttavia è utilizzabile solo se studiato già in fase di progetto della casa.
Concludendo, vi sono discrete possibilità di proteggere la nostra casa dall'elettrosmog, i costi sono però piuttosto elevati, e la realizzazione pratica va fatta con precisi criteri.
È pertanto necessario rivolgersi a tecnici specializzati in questo tipo di installazioni e non improvvisare.

 

Problemi relativi all'umidità

L'acqua o in generale l'umidità si viene ad accumulare sul soffitto, sulle pareti o sotto la pavimentazione, gli agenti inquinanti biologici quali muffe e batteri e virus, possono iniziare a crescere e proliferare.

 

Muffe e Funghi 

Le muffe sono funghi microscopici che durante la loro crescita producono particelle di forma sferica di piccole dimensioni (spore) che si disperdono nell'aria principalmente in estate e in autunno.
Le condizioni di sviluppo delle muffe sono determinate dall'umidità dell'ambiente e dalla temperatura. La temperatura ottimale per la crescita è tra i 18-32°C e l'umidità relativa si calcola tra il 75 ed il 90%.
Possono crescere sia all'interno che all'esterno delle abitazioni. All'interno si trova principalmente la specie "miceti" che si sviluppa sulle pareti e pavimenti umidi, su carte da parati, nel materasso, nei divani, tappezzerie, nei sistemi di condizionamento d'aria, negli umidificatori, cioè in tutti quegli ambienti dove si crea un alto tasso di umidità come cucine, stanze da bagno, ripostigli; alcune specie come Cladiosporium crescono bene perfino nei refrigeratori, (in particolare intorno alle guarnizioni dello sportello), altre come Aspergillus sono tolleranti a temperature che sfiorano i 70°C. infine si trovano altre che crescono sul terriccio e sulle foglie di piante ornamentali.
Le spore fungine hanno dimensioni medie intorno a 10 micron e possono perciò raggiungere grandi distanze con le correnti aeree e alcune specie come l'Alternaria, Cladiosporium, Rhizopus hanno cadenza stagionale, mentre Aspergillus e Penicillum sono presenti durante tutto l'anno.
La presenza di condensa sui vetri delle finestre e sullo specchio del bagno è indice di inadeguata ventilazione.

 

Muffe e Funghi  - Quali sono gli effetti sulla salute?  

I funghi liberano delle micotossine, sostanze che provocano irritazione ad occhi, naso, faringe, e sono causa frequente di cefalea, astenia, tosse secca, prurito, asma e altre acute difficoltà nella respirazione; inoltre producono altre sostanze volatili responsabili del caratteristico odore di muffa.
 Normalmente le muffe possono essere riconosciute visivamente attraverso le macchie di colore grigio, verde, bianco o colori rossa che si formano nelle superficie umide. Esistono però delle muffe nascoste che crescono nelle pareti, sotto le carte da parati, ecc, che non sono riconoscibili facilmente, per cui esiste un kit "fai da te" (Mold Check Test Kit) che consiste in pellicole che evidenziano la quantità di muffa in ogni stanza. Basta aprire la pellicola e lasciarla in ogni stanza per un'ora, spruzzare del liquido reagente, chiudere e lasciare agire, al 3°, 4° e 5° giorno si vedrà la colonia di muffe in una grandezza visibile.

 

Muffe e Funghi  - Come ridurre la esposizione?

Cercare di mantenere un basso livello di umidità ambientale con i seguenti accorgimenti:

Favorire sempre la ventilazione e il ricambio di aria

Non tenere locali senza riscaldamento durante l'inverno

Non utilizzare mai gli umidificatori

Non asciugare indumenti e biancheria all'interno degli ambienti già umidi

Riparare tutti i difetti di isolamento dell'abitazione eliminando le infiltrazioni d'acqua

In bagno attivare la ventola aspirante o aprire la finestra

Asciugare immediatamente tutto il materiale umido

Pulire regolarmente le guarnizioni dei frigoriferi, vuotare e pulire frequentemente le vaschette dell'acqua nei frigoriferi autosbrinanti

Lavare regolarmente le tende della doccia, i lavandini, la vasca e le pareti di bagno e cucina con candeggina

Limitare il numero delle piante ornamentali (le muffe possono essere aerodisperse quando le piante sono rinvasate, spostate o innaffiate, e comunque aumentano l'umidità ambientale)

I depuratori di aria muniti di filtri adeguati possono essere efficaci nel rimuovere le spore fungine

Deumidificare se necessario per mantenere una umidità relativa tra il 30-40%

I mobili dovrebbero essere posti a distanza dalle pareti, così l'aria può circolare

Eliminare le macchie di muffa con l'imbiancatura o con lavaggi con candeggina

E' molto importante porre attenzione ai condizionatori che spesso vengono colonizzati da miceti le cui spore vengono disperse.

 

I batteri 

I batteri detti anche "germi" sono microrganismi (molti dei quali responsabili di malattie) che albergano comunemente nel terreno, nell'acqua e sullo stesso corpo dell'uomo o degli animali, spesso senza provocare malattia (portatori sani). Penetrano nel corpo umano principalmente per via aerea.
La presenza di batteri in ambienti indoor riguarda essenzialmente le condizioni che favoriscono la loro diffusione. Sorgenti in aria di batteri sono l'uomo e gli animali, ma anche la polvere risollevata. Negli ambienti indoor le condizioni per la proliferazione dei batteri sono gli impianti di riscaldamento, di umidificazione e di condizionamento.
 

I batteri  - Quali sono gli effetti sulla salute?

La legionella è un batterio molto diffuso in natura, ha bisogno di un ambiente umido e caldo, le temperature ideali variano tra i 32-45 °C. Provoca in genere due tipi di infezioni:

Febbre di Pontiac: è la forma più leggera che assomiglia ad un raffreddore

La malattia del legionario, che è la forma più grave, prende il suo nome dalla grave epidemia che provocò negli assistenti della Legione Americana a Filadelfia nel corso di un convegno nel 1976; batterio cresciuto nell'impianto difettoso d'aria condizionata. Si tratta di germi inalati attraverso goccioline di liquido e vapore che si trasmettono soprattutto attraverso condizionatori e umidificatori. Il tempo di incubazione della malattia varia da due a dieci giorni, e le conseguenze possono essere diverse, a seconda dello stato di salute delle persone.

 

I batteri  - Come ridurre la esposizione?

-Installazione di appropriati aspiratori nelle cucine e nei bagni per impedire la crescita dell'umidità, utile per diminuire anche la concentrazione di composti organici.

-Ventilare le soffitte e gli scantinati in modo da ridurre l'umidità relativa al di sotto del 50% (per prevenire fenomeni di condensa.

-In caso di uso di umidificatori operare nel modo indicato dal produttore e soprattutto effettuare una frequente pulizia e la sostituzione giornaliera dell'acqua utilizzata.

-Pulire accuratamente, e soprattutto asciugare, tappeti, moquette, e materiali che possono trattenere umidità.

-Un'accurata pulizia della casa: lavaggi con acqua calda o vapore delle superficie.

-In caso di individui allergici allontanarsi durante l'uso dell'aspirapolvere che in parte risospende in aria queste sostanze.

-Un sistema di ventilazione che aspira aria verso l'esterno riduce la presenza degli agenti biologici.

-Frequente pulizia degli animali domestici.

 

INDOOR 

Viene chiamato inquinamento indoor (“interno”) per distinguerlo dall’outdoor (“esterno”). Un tempo non esisteva perché tra l’in e l’out circolava tanta aria. I problemi hanno cominciato a farsi sentire negli anni ’70, con l’avvio delle prime misure per il risparmio energetico negli edifici, la diffusione dell’uso di serramenti sigillati e degli impianti di condizionamento.
Alcuni inquinanti indoor vengono emessi dagli edifici stessi per via dei materiali impiegati nella costruzione. Altri vengono prodotti dalle nostre attività quotidiane: il riscaldamento domestico, ad esempio, utilizza combustibili che emettono fumi e particelle nocive, ma anche i detergenti chimici che usiamo per pulire vetri e piastrelle lasciano delle tracce non proprio innocue.
Gli studiosi ritengono che l’esposizione agli inquinanti negli ambienti chiusi (abitazioni, luoghi di lavoro) risulti più importante rispetto a quella nell’ambiente esterno poiché la maggior parte delle persone vi trascorre oltre l’80 % del proprio tempo. E la questione riguarda più gente (e più case) di quanto si potrebbe pensare. Recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che il 30 % degli edifici nei Paesi industrializzati risulta affetto da problemi tali da causare disturbi e/o malattie negli occupanti. Questi sintomi contribuiscono a comporre quel malessere che è stato definito come Sick Building Syndrome, ovvero “sindrome da casa malata”, e che si manifesta quasi sempre in edifici non dotati, o solo parzialmente dotati, di aerazione e illuminazione naturale.

 

INDOOR  - Quali sono gli effetti sulla salute?

Il risultato è una struttura sana,con naturale traspirazione,sono totalmente assenti le esalazioni di gas radon, non si sviluppano condense e tutti i cosiddetti inquinanti "indoor" tipici delle case tradizionali (sostanze volatili tossiche emesse dai composti del cemento: formaldeide, amianto, schiume all'urea). Inoltre i campi magnetici,come già accennato prima, naturali all'interno dell'abitazione,solitamente alterati dalle gabbie metalliche di rinforzo del calcestruzzo (effetto gabbia-Faraday), non vengono intaccati nel loro equilibrio.

 

INDOOR - Radon 

Il radon viene liberato continuamente da alcune rocce della crosta terrestre; in particolare da lave, tufi e alcuni tipi di granito. In tal modo, è responsabile della maggior parte della radioattività naturale di fondo. Come gas disciolto, viene trasportato anche a notevole distanza attraverso le acque di falda. Presente anche in alcuni materiali da costruzione, può infiltrarsi attraverso fessure e pori dei muri. L'ipotesi di un legame tra alte concentrazioni di radon e cancro ai polmoni fu avanzata già all’inizio del XX secolo, ma rilievi volti a dimostrare tale possibilità furono condotti effettivamente solo nell’ultimo decennio. Gli studi condotti hanno evidenziato che in alcune zone non si può escludere l’esposizione degli abitanti a dosi elevate di radon, comprese tra 100 e 400 Bq/m3 (bequerel per metro cubo). Tale valore risulta particolarmente elevato se si considera che una dose di 50 Bq/m3 corrisponde a una dose di radiazioni circa tre volte superiore a quella che in media si assorbe nel corso della propria vita a causa di esami radiologici medici. Per tale motivo, con la direttiva 106/89, l’Unione Europea ha fissato particolari parametri per l’impiego dei materiali da costruzione. 

INDOOR - Radon 

Il Radon e' un gas inodore e invisibile, originato dal decadimento di  Uranio 238 ,Thorio 232 e Uranio 235, che filtra dal terreno, dalle fondamenta e da alcuni materiali da costruzione. Il Lazio e' una delle Regioni a maggior concentrazione. Tufo, pozzolana, granito usati nelle costruzioni emettono per anni questo gas.

Nelle cantine, nei box e negli scantinati degli edifici può accumularsi una sostanza radioattiva prodotta naturalmente dalla materia di cui è fatta la crosta terrestre. Si chiama radon, è un gas molto pesante, e tende a raccogliersi in luoghi bassi e poco ventilati: per questo nelle abitazioni raggiunge concentrazioni molto superiori che all’aria aperta.
Il radon può derivare dal sottosuolo attraverso scantinati male isolati oppure dai materiali da costruzione che provengono da suoli radioattivi, magari di origine vulcanica (tufo, pozzolana, graniti, scisti). I suoi effetti sulla salute dell’uomo sono stati chiariti negli ultimi anni, quando vari studi epidemiologici condotti sui minatori delle miniere d’uranio in USA e Cecoslovacchia hanno dimostrato con buona attendibilità la correlazione fra esposizione a radon e insorgenza di tumori al polmone (oggi il radon e il fumo sono considerati i principali fattori di rischio per l’induzione dei tumori polmonari). Ma non è il caso di allarmarsi: il radon non è presente sempre e dappertutto in quantità massicce, inoltre la sua concentrazione nelle abitazioni può essere ridotta sostanzialmente mediante adeguata ventilazione dei locali e accurata sigillatura delle possibili vie d’ingresso a contatto con il terreno.

 

INDOOR - L'Amianto   

L’amianto è un altro micidiale inquinante indoor, divenuto tristemente celebre proprio per la sua pericolosità e la sua enorme diffusione (veniva utilizzato in edilizia soprattutto come materiale di riempimento). Dalla metà dagli anni ’80 l’amianto - il termine indica un particolare tipo di silicati fibrosi - è vietato e va rimosso perché ha effetti cancerogeni accertati (asbestosi polmonare, cancro polmonare, tumori pleurici e peritoneali). Per eliminare dalle case le fibre di amianto bisogna chiamare degli specialisti provvisti di tute protettive che provvederanno a stoccare i rifiuti in discariche speciali. Può costare un po’ ma ne vale senz’altro la pena: secondo uno dei più recenti studi condotto in sei nazioni europee, il numero dei morti per mesotelioma (tumore ai polmoni) da amianto raddoppierà fra il 1998 e il 2018, passando da 5000 a 9000 all’anno.

Può essere trovato in alcune tipologie di materiali di rifinitura del pavimento, delle pareti e anche del soffitto. Infatti (l'amianto) veniva usato come isolante nei pannelli per l'isolamento acustico, in alcuni tipi di pavimentazioni e, a volte, veniva spruzzato sulle pareti e sui soffitti come materiale di rifinitura. L'unico modo di sapere se l'amianto è presente in queste tipologie di materiali, è farlo esaminare. Se avete amianto nel vostro soffitto, questo può non essere considerato come un problema finché esso è in buone condizioni. Tuttavia, il materiale degradato, friabile, o danneggiato dell'acqua può liberare fibre altamente dannose per la salute. E' dunque obbligatorio non smerigliare, perforare o raschiare i materiali contenenti amianto.


INDOOR  - Emissione di sostanze chimiche 

Alcuni materiali per pareti, pavimenti e soffitti possono contenere sostanze chimiche ( ad esempio formaldeide) ed, una volta installati, possono riemettere tali sostanze con un contributo negativo sulla qualità dell'aria indoor. Inoltre alcuni di questi materiali sono porosi ed assorbenti e possono intrappolare sia gli odori che i prodotti chimici derivati da altre attività e materiali di costruzione. Una volta intrappolati, questi odori e prodotti chimici possono venire re-emessi. Per risolvere questo problema nel caso di nuove costruzioni o di ristrutturazione, sarebbe buona norma applicare i materiali porosi dopo che processi quali tinteggiatura, applicazione di materiale adesivo o solventi e pavimentazioni siano già stati eseguiti e non ci siano più vapori dispersi.
Per la pavimentazione le rifiniture sono in genere rappresentate da ceramica, parquet, moquette e rivestimenti resilienti (gomma, PVC, vinile, linoleum).
Rivestimenti resilienti (gomma, PVC, vinile, linoleum) - Materiali resilienti per la pavimentazione, come la maggior parte di nuovi materiali di rifinitura interna, sono considerati fonti di emissione dei VOC (Composti Organici Volatili) per un certo periodo di tempo dopo l'installazione. Gli adesivi usati per l'installazione ed i materiali utilizzati per il mantenimento della pavimentazione resiliente (pulitori, lucidanti,rivestimenti, ecc.), possono essere una fonte delle emissioni di VOC, anche se sono disponibili adesivi e materiali di manutenzione a bassa emissione. Queste emanazioni possono essere ridotte significativamente, anche se non completamente eliminate, nelle prime 72 ore con l'uso delle tecniche adeguate di ventilazione.


Formaldeide  - Cos'è?

Formaldeide Composto chimico di formula HCHO o CH2O, contenente ossigeno, idrogeno e carbonio. Scoperta nel 1867 dal chimico tedesco August Wilhelm von Hofmann, la formaldeide (metanale, secondo la nomenclatura ufficiale) è il primo termine della classe delle aldeidi alifatiche. A temperatura ambiente è un gas dall'odore pungente e penetrante che può essere liquefatto per compressione; il liquido bolle a circa -21 °C. Viene preparata per usi industriali scaldando aria priva di umidità e vapori di alcol metilico in presenza di un catalizzatore come il rame o l'argento. Sono stati di recente sviluppati metodi più diretti, basati sulla sintesi da monossido di carbonio e idrogeno. In uno di questi processi, una determinata quantità di vapore acqueo viene fatta passare su un catalizzatore a temperature comprese fra i 200 °C e i 300 °C, e alla pressione di circa 10 atmosfere. La formaldeide pura è molto reattiva e polimerizza facilmente. Una soluzione che contiene il 40% di formaldeide e il 60% di acqua o acqua e alcol metilico è in commercio con il nome di formalina; viene usata come disinfettante, insetticida, fungicida e deodorante. La formaldeide è usata nell'industria chimica per la sintesi di composti organici, ma il suo impiego principale riguarda la produzione di resine sintetiche (vedi Materie plastiche). E' un composto organico appartenente alla famiglia delle aldeide e dei Composti Organici Volatili. A temperatura ambiente è incolore, ma ha un forte e pungente odore. E' un composto ampiamente utilizzato nella produzione di numerosi prodotti per l'edilizia.
Le principali fonti di provenienza sono i materiali di costruzione, le schiume isolanti e il fumo di sigaretta. Può provocare irritazione delle mucose oculari e delle prime vie aeree, iperattività bronchiale e asma. Da alcuni studi sono emersi disturbi psicologici e neurologici quali perdita della memoria a breve termine e ansia. E' sospettato anche l'effetto cancerogeno. La formaldeide viene utilizzata nella produzione di resine che sono impiegate per la preparazione di vernici, adesivi e carte impregnate per la nobilitazione. L'utilizzo principale di queste resine si ha comunque nella produzione di legno lamellare e pannelli per mobili. Anche in questo caso il consumatore può tutelare la sua salute esigendo prodotti con il marchio CQA-Formaldehyde E1, che contraddistingue le produzioni di pannelli a bassa emissione di formaldeide, rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia.
La principale fonte di formaldeide indoor è data dalla presenza di legname di tipo Lamellare, pressato per il quale sono impiegate resine urea-formaldeide e fenolo-formaldeide che rilasciano nel tempo questa sostanza, quindi nei mobili in truciolato e compensato (sopratutto quando sono nuovi). Anche l'abbigliamento e i tessuti per l'arredamento sono sorgenti di formaldeide.
Dagli anni 70 molti proprietari di case, per scopi legati al risparmio energetico, hanno isolato le intercapedini delle loro abitazioni insufflando schiume a base di urea-formaldei 

 

Formaldeide 

E' un gas di odore fortemente irritante (presenta una soglia olfattiva molto bassa, pari a 0,13 ppm).
Può essere assorbita per via respiratoria e in minima quantità anche per via cutanea ed è in grado di determinare irritazioni a carico delle mucose, dermatiti da contatto (irritative e allergiche) e asma bronchiale. La formaldeide inoltre possiede potere mutageno e cancerogeno (è classificata come sostanza con "sufficiente evidenza" di cancerogenicità per l'animale e "limitata" per l'uomo dall' International Agency for Research on Cancer.
La formaldeide è una sostanza chimica che è impiegata nella produzione delle resine.
Le resine a base di formaldeide trovano impiego nelle schiume isolanti, come adesivi, e nel tessile.
La forma più comune di esposizione alla formaldeide è quella inalatoria. Ma l'assorbimento può avvenire anche tramite la pelle. Sono a rischio di esposizione alla formaldeide gli operai addetti alla produzione della formaldeide , delle resine o al trattamento dei materiali, il personale sanitario, i tecnici di istologia e di patologia.
La formaldeide, è presente nei materiali da costruzione , nell'arredamento domestico, nei vestiti e nei cosmetici. L'esposizione ad alti livelli di formaldeide anche di breve durata può risultare mortale. Nella maggior parte dei casi l'irritazione agli occhi e alle mucose evita il raggiungimento della soglia di concentrazione letale. L'esposizione prolungata a bassi livelli di formaldeide può causare difficoltà respiratorie e comparsa di eczemi. La formaldeide è classificata come agente cancerogeno per l'uomo. Sembra essere responsabile di tumori polmonari e nasali , di leucemia e di tumori a livello cerebrale. La formaldeide, e' un composto cancerogeno per l'animale, e con forti sospetti anche per l'uomo, benché non si sia ancora giunti ad una sperimentazione definitiva. Anche in scuole e asili, si sono riscontrate, in parecchi casi, situazioni a rischio per la presenza di numerosi pannelli in truciolare. Alcune scuole sono state chiuse per poter procedere all'eliminazione dei materiali impregnati. Da notare come calore e umidità aumentino l'emissione e di conseguenza i disturbi.

 

Formaldeide  - Quali sono gli effetti sulla salute?

La formaldeide essendo molto solubile in acqua provoca facilmente irritazione alle mucose con cui viene a contatto. Sono così interessati naso, gola e vie respiratorie. Gli occhi sono immediatamente colpiti con arrossamenti, congiuntivite e tumefazione delle palpebre. Nelle vie respiratorie può provocare oltre a l'irritazione anche iperattività bronchiale e asma. L'intossicazione acuta è nota per ingestione accidentale. Da alcuni studi sono emersi disturbi psicologici e neurologici quali perdita della memoria a breve termine e ansia. Inoltre può provocare dermatite da contatto. E'un composto cancerogeno per l'animale, e con forti sospetti per l'uomo benché non si sia ancora giunti ad una sperimentazione definitiva. La formaldeide è una sostanza molto usata in ambiente ospedaliero come sterilizzante e disinfettante sia di materiale sanitario e biancheria (materassi) sia di ambienti, oltre che nei reparti di emodialisi e in anatomia patologica per la fissazione e la conservazione dei tessuti.

Due studi clinici, uno statunitense e l'altro inglese, sono stati pubblicati sul Journal of National Cancer Institute.

In uno studio ( 1 ) i Ricercatori del National Cancer Institute hanno esaminato le cartelle cliniche di 25.619 lavoratori impiegati nella produzione della formaldeide prima del 1966.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è durato fino al 1994. In questi soggetti , esposti ad alti livelli di formaldeide, il rischio di leucemia era 3,5 volte maggiore rispetto a coloro che erano esposti a bassi livelli della sostanza.
Un totale di 69 lavoratori è morto a causa della leucemia. Negli Stati Uniti si stima che nel periodo tra il 1981 ed il 1983 1,5 milioni di lavoratori siano venuti in contatto con la formaldeide.

Nell'altro studio ( 2 ) Ricercatori inglesi hanno preso in esame una coorte di 14.014 persone che erano state esposte alla formaldeide dopo il 1937. In questo campione la probabilità di morire per tumore del polmone è risultata essere 1,6 volte maggiore . ( Xagena_2003 )

Fonte:
(1) Hauptmann M et al, J Natl Cancer Inst 2003; 95:1615-1623
(2) Coggon D et al, J Natl Cancer Inst 2003; 95:1608-1615

 
Formaldeide  - Cosa fare

La formaldeide, come la maggior parte delle sostanze responsabili dell'inquinamento indoor, si può combattere cercando di non usare o di eliminare i prodotti che la contengono. Inoltre una migliore ventilazione dei locali ed un maggior numero di ricambi d'aria possono ridurre fortemente i livelli di concentrazione. Infine l'utilizzo di determinate piante può contribuire sensibilmente alla neutralizzazione di questa sostanza. E' ovvio che nei mesi invernali, per ragioni climatiche, si hanno le situazioni più a rischio.

Visti i materiali usati a tutt'oggi in uffici e abitazioni, si può dire che la quasi totalità delle persone corra potenzialmente un rischio, almeno per le basse dosi e a lungo termine. Occorre sempre tener presente che le aggressioni dell'ambiente sono innumerevoli, ed esistono dei complessi effetti sinergici che possono sfociare in patologie, quando l'accumulo di varie sostanze tossiche fa "traboccare il vaso". Nei casi in cui si sospetti, in base ai sintomi o ai materiali presenti nei luoghi di vita e di lavoro, la presenza di formaldeide, o di altri specifici inquinanti, e' indispensabile procedere ad una misura. Questa può anche essere una prova per verificare le caratteristiche del proprio ambiente o l'effettiva biocompatibilità dei prodotti acquistati. Per fare una misura della formaldeide era necessario, fino a poco tempo fa, effettuare un adeguato campionamento dell'aria interna attraverso apposite pompe e relativi filtri che venivano in seguito analizzati in laboratorio mediante gascromatografia o spettrometria di massa. E' facilmente comprensibile come questo metodo richieda dei tempi e dei costi relativamente elevati.
Oggi e' invece disponibile un sistema di estrema semplicità ed elevata selettività in grado di misurare in due ore la concentrazione di formaldeide presente nell'ambiente. Il Bio-check F, infatti permette di fare in modo pratico e veloce la misura direttamente a casa propria, nell'ufficio o nella scuola, verificando, a fine esposizione, la colorazione assunta dall'indicatore con una scala colorimetrica di riferimento. Il sistema utilizzato e' un biosensore specifico per la misura della formaldeide tramite una reazione enzimatica. Poco ingombrante, può essere esposto in un qualsiasi punto della casa, o, con l'apposita clip, agganciato ad un indumento (es. taschino della giacca) al fine di poter valutare l'esposizione della persona al suddetto inquinante.

 

 

 
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