MARIA
MADRE DELL'EUROPA

Credo che quasi tutti gli Europei sappiano che cosa è successo: nel preambolo della Costituzione Europea, la maggioranza degli Stati membri ha preferito dimenticare il fatto storico delle radici cristiane dell’Europa.
E a rendere ancor più cocente questo falso storico, si è voluto al contrario ricordare un fatto molto meno importante, sia per quanto riguarda il tempo in cui è avvenuto, sia per quanto riguarda il suo significato umano: l’illuminismo, sorto nel 1700, un movimento che credeva di poter risolvere tutti i problemi dell’uomo con la sola luce della nostra ragione, senza l’aiuto della Fede.

Il cristianesimo, invece, sorto da duemila anni, ha reso possibile all’Europa l’attenzione per ogni uomo: in forma diretta o indiretta, ha eliminato la schiavitù, ha fatto nascere gli ospedali e gli asili dei poveri, dei vecchi e dei bambini, ha promosso la cultura (tramandata soprattutto dai monaci benedettini), ha apprezzato il lavoro umano, ha suscitato le opere artistiche delle cattedrali, di Dante, di Michelangelo, di Bach...


Orbene, il laicismo ideologico di molti Stati europei ha sembrato prevalere di fronte alla verità storica, e quindi di fronte a Cristo, che ha elevato gli uomini del nostro Continente, lungo tanti secoli.
Ma, come sempre, se l’uomo non accoglie Dio (cf Gv 1,10-11), Dio s’intrufola sempre nel mondo, per poterlo salvare!
Nel nostro caso, l’Europa ha voluto escludere Cristo, ma Cristo non ha abbandonato l’Europa al suo destino. Egli è venuto nascostamente, come a Betlemme, attraverso la dolcezza di sua Madre!

 

Ecco allora un fatto che forse pochi conoscono. Maria Santissima è entrata in Europa attraverso la sua bandiera, una bandiera azzurra con una corona di dodici stelle.
Scrive l’Apocalisse 12,1: «Nel cielo apparve un sogno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». E non si pensi ad un caso fortuito.
Queste parole bibliche divennero il modello della medaglia miracolosa, un segno ben noto di devozione per la Madonna Immacolata.

 

Il pittore della bandiera europea, Arsène Heitz, portava al collo questa medaglia e volle ispirarsi ad essa con il suo dipinto, anche se non rivelò la sua fonte, per evidenti motivi.
E poi, Dio stesso completò l’opera: la Costituzione Europea stabilì che il numero di dodici stelle non sarebbe mai stato mutato, qualunque fosse il numero degli Stati dell’Unione.

E quasi non bastasse, l’adozione della bandiera avvenne “casualmente” in una data assai significativa: l’otto dicembre! Festa dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima!
In conclusione, direi proprio che l’Europa ha detto di no a Dio, ma Dio ha detto di sì all’Europa. Attraverso la fede di un pittore e attraverso altri fatti provvidenziali, Egli è penetrato “sottobanco” nel suo Consiglio, con la tenerezza e la forza di sua Madre, che quindi diventa, senza che i figli lo sappiano, Madre dell’Unione Europea.

Del resto, già i Cristiani (cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani), che prendono nome da Cristo, ricordano in modi diversi il suo nome, almeno nell’ordine genealogico.
Ma una mamma non può accontentarsi delle sole genealogie: la presenza affettuosa di Maria Santissima sarà sempre attiva, per il bene di tutti i Cristiani, per il bene di tutta l’Europa!

                                                                                                        Antonio Rudoni

 Dagli Atti Ufficiali della
UNIONE EUROPEA

La bandiera dell’Europa rappresenta non solo il simbolo dell’Unione europea ma anche quello dell’unità e dell’identità dell’Europa in generale.
La corona di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l’armonia tra i popoli d’Europa.
Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri. Le stelle sono dodici in quanto il numero dodici è tradizionalmente simbolo di perfezione, completezza ed unità. La bandiera rimarrà pertanto invariata anche dopo tutti i futuri ampliamenti dell’Unione europea.


RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-5
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