IL TEMPO DI PASQUA
Pasqua è una
delle feste più importanti non solo per i Cristiani ma
anche per gli Ebrei, pur con motivazioni profondamente
diverse. La Pasqua ebraica, infatti, ovviamente più antica
che quella cristiana, ricorda la liberazione del popolo ebraico
dalla cattività in Egitto e linizio del cammino
verso la Terra Promessa mentre quella cristiana celebra la Risurrezione
di Cristo. In entrambi i casi, però, si richiama il tema
della libertà delluomo e al tempo stesso una profonda
esigenza di rinnovamento e purificazione.
Il problema della data
Può tuttavia apparire curioso come nel mondo contemporaneo
questa festa si celebri, non come i primi tempi, nello stesso
giorno ma in date diverse: Pasqua raramente coincide per ebrei
e cristiani e soprattutto è altrettanto raro che cada
lo stesso giorno per i cristiani Ortodossi e Cattolici che risultano
così divisi nella celebrazione della Risurrezione di Cristo,
punto essenziale e basilare della fede cristiana.
La differenza di date nasce da un computo diverso del tempo.
La pasqua ebraica ha una data fissa che dipende dal calendario
lunare (è il XIV giorno della luna di marzo qualunque
sia il giorno della settimana), mentre quella cristiana è
legata al calendario ecclesiastico che è in parte solare
e in parte lunare: è solare dalla prima domenica dAvvento
alla nona domenica prima di Pasqua con alcune feste fisse come
Natale, ed è lunare durante laltra parte dellanno,
con delle feste mobili che dipendono dalla determinazione della
data di Pasqua. La Chiesa ha stabilito che la Pasqua sia celebrata
la prima domenica che segue il plenilunio dopo il 21 marzo, quindi
non può cadere prima del 22 marzo, né dopo il 25
aprile, tranne che per poche eccezioni.
La differenza di date che si verifica fra la Chiesa Ortodossa
e quella Cattolica è portata dal fatto che la prima ha
continuato a calcolare il tempo sulla base del calendario giuliano
mentre la seconda ha adottato il calendario gregoriano fissato
appunto da Gregorio XIII nel 1582, calendario adottato dai Paesi
cattolici in Europa ed un secolo più tardi anche da quelli
protestanti. Ed è certamente deplorevole che i cristiani
non celebrino tutti
lo stesso giorno la festa più importante della loro fede:
più articoli sono stati scritti in proposito nel corso
degli ultimi anni.
In ogni caso, qualunque giorno la si celebri, Pasqua cade nel
periodo in cui la natura si rinnova e la primavera era accolta
anche in epoca pagana da celebrazioni di vario tipo atte a porre
in evidenza la rinascita della terra. In alcune chiese
è possibile osservare come nella settimana santa si ponga
accanto al sepolcro di Cristo il grano fatto germogliare
in piccoli vasi: il grano è la pianta che simbolicamente
rappresenta lEucaristia e quindi la vita che viene da Cristo
stesso, tuttavia le autorità ecclesiastiche vedono talora
con sospetto questa forma di religiosità popolare in quanto
fin dai tempi più antichi si usavano rituali di questo
tipo: presso gli Egizi, ad esempio, esistevano statue lignee
di Osiride in cui si piantava del grano, in segno di rinascita
continua del dio.
Il simbolo della Pasqua
Indipendentemente dalle questioni di date o dal significato profondo
della celebrazione della Pasqua se voi chiedete ad un bambino
qual è il simbolo della Pasqua, vi risponderà facilmente
luovo.
In realtà è assai difficile sapere quando si sia
stabilito luso di donare, o meglio, far trovare ai bambini
nei prati uova colorate o decorate, uova che per lo più
sono portate da lepri, galli o conigli, da animali cioè
che non possono per natura fare le uova. Le prime documentazioni
in proposito sembrano risalire al XVI secolo e riportano ad alcune
aree della Francia. È anche documentato un uso, presso
la corte di Parigi, dove si regalavano delle uova; queste erano
poi destinate a diventare rapidamente veri e propri oggetti di
oreficeria, come del resto accadrà in Russia.
Luso del cioccolato per la fabbricazione delle uova è
inoltre recente, sicuramente si è affermato ed è
divenuto comune solo nel corso del XX secolo.
Di solito le uova erano sodate e decorate in vario modo: o venivano
dipinte con colori naturali, oppure
ricoperte da pittura, inizialmente rossa, e poi lavorate a graffito,
oppure potevano anche essere decorate con paglia o in molti altri
modi; si tratta di una tradizione comune a livello europeo che
varia secondo le zone: particolarmente belle a livello decorativo
sono quelle prodotte nella zona dellUcraina.
Il dono delle uova ha come elemento simbolico di riferimento
il tema della fecondità e la prolificità caratterizza
gli animali che innaturalmente (lepri, galli, conigli) le portano,
sta di fatto che non si sa come si sia affermata questa tradizione
e se luovo è alla base di numerose cosmogonie e
si riallaccia per molti alla nascita stessa del mondo, è
pur vero che in alcuni casi, come nelle celebrazioni della Pasqua
ebraica, il valore che assume è negativo, di dolore, in
quanto nel pasto cè un uovo duro che
rappresenta in un certo senso una vita abortita, che non è
portata a compimento, significato ben diverso rispetto a quello
delluovo sodo presente in numerosi dolci pasquali delle
nostre regioni meridionali che, fra laltro, talora assumono
la forma di colombe, altro simbolo religioso legato alla Pasqua.
Il duplice significato di vita e di morte forse è già
presente nelle uova collocate presso le tombe paleolitiche.
Non può stupire che un simbolo quale luovo, universalmente
presente nella cultura umana, abbia un valore ambivalente: è
una caratteristica propria e tipica dei simboli e anche luovo
non sfugge a questa regola.
Laura Borello
IMMAGINI:
1 Acquaforte su rame incisa da Walker raffigurante
lincoronazione di spine, stazione della Via Crucis, XVIII
secolo.
2
La
decorazione delle uova di Pasqua presente nel libro per bambini
di Nan-
ni Maganza, La lepre pasquale ai bravi bambini, s. d. ca. 1930.
3
Uovo
di pasqua decorato con carta (Polonia). È trasformato
in modo da sembrare unanfora. Tratto da Eduard Polak, Bunte
Eier aus aller Welt, Harenberg, Idea books, 1986.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2004-4
VISITA Nr.