Universo: il Caso o
una Mente Ordinatrice?
Linterrogativo
è vecchio quanto luomo, fin da quando ha cominciato
ad esistere come un essere pensante:
Io chi sono?
E questo universo chi lha fatto? È frutto del Caso
o cè qualcosaltro? O Qualcun Altro?
Furono i primi
grandi interrogativi della incipiente filosofia greca, ma non
solo. Innumerevoli le risposte.
Negli ultimi secoli, anche
tra una parte della comunità scientifica, è sembrata
prevalere la risposta mutuata direttamente dai postulati dellEvoluzionismo
di Charles Darwin:
tutto è frutto della evoluzione incessante della materia,
attraverso il principio di adattamento allambiente e della
lotta per la sopravvivenza.
Lipotesi di un qualche
intervento trascendente sembrava ormai tramontata dietro le spinte
poderose dei progressi della Scienza. Ormai un dogma scientifico
cioè materia non più discutibile.
E invece
se ne discute di nuovo, specialmente in America.
Cresce sempre di più
nel mondo il numero di fisici, biologi, astronomi e filosofi
che si dichiarano convinti del Disegno Intelligente
che sottostà allintero Universo. Per loro non è
il Caso o la forza dellEvoluzione a ordinare e spiegare
tutto, ma dietro il Tutto Ordinato (cioè il Cosmo, secondo
letimologia greca) cè un Progetto Globale
o una Mente Ordinatrice.
A questa conclusione è
giunto anche Anthony
Flew, filosofo analitico
per 25 anni professore allUniversità di Reading,
uno dei più conosciuti teorici dellateismo. Riscrivendo
la prefazione ad un suo libro
di anni fa ha affermato che largomento secondo il quale
Dio è lOrdinatore Intelligente dellUniverso
«diventa
progressivamente più potente man mano che avanza la conoscenza
e si scopre la complessità integrata di ciò che
prima si chiamava il sistema della natura».
A questa conclusione il Flew
sarebbe arrivato, tra laltro, analizzando la complessità
del DNA. E pensare
che parecchi anni fa aveva scritto che nessuna persona ragionevole
potrebbe accettare lidea che esista un Essere Supremo,
tanto meno un dio Creatore come quello rivelato dalla Bibbia.
Come si vede una vera conversione,
che sinserisce in un movimento, testimoniato dalluscita
di diversi libri negli USA e che sta intaccando le stesse basi
dellevoluzionismo radicale. Secondo questo tutte le forme
biologiche discendono dalla materia inanimata, attraverso innumerevoli
processi evoluzionistici. Michael J. Behe, professore di Biochimica
dellUniversità della Pennsylvania, sostiene che
gli organismi biologici presentano una complessità
irriducibile in certe strutture necessarie per la vita,
e pertanto non vanno considerati come il risultato dellevoluzione.
Alcuni mesi fa il Consiglio
per lEducazione del Kansas ha chiesto che nei programmi
di studio si tenga conto anche di questo dibattito, senza accettare
acriticamente le conclusioni dellEvoluzionismo radicale.
Come dire: tenete presente anche lipotesi Dio, come Ordinatore
del Cosmo.
A proposito: una soluzione
è già venuta da un certo Anassagora, filosofo greco
(500-427 a.C.). Secondo lui il cosmo che noi ammiriamo è
opera non casuale ma di un intelletto (un Noùs, che però
lui non chiamava Dio), il quale ta pànta diekòsmese
cioè ha ordinato tutte le cose
MARIO SCUDU
La libertà
di Colonia
Benedetto
XVI ai giovani a Colonia
(21 agosto 2005):
Adorazione
significa il gesto della sottomissione, il riconoscimento di
Dio come nostra vera misura, la cui norma accettiamo di seguire.
Significa
che libertà non vuol dire godersi la vita, ritenersi assolutamente
autonomi, ma orientarsi secondo la misura della verità
e del bene, per diventare in tal modo noi stessi veri e buoni.
IMMAGINI:
1 Nebulosa di Orione, fotografata dal
telescopio spaziale Hubble.
2 Proiezione digitale della catena del
DNA.
3 Il logo della GMG 2005
a Colonia.
RIVISTA
MARIA AUSILIATRICE 2006 - 2
VISITA Nr.