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     VITA DELLA CHIESA:
     CON L'ISLAM: AMORE E VERITA'

Recentemente, Mons. Maggiolini, vescovo di Como, sempre lucido e corretto, ha indicato come si debba delineare un giusto rapporto fra Cristiani e Musulmani.

Testimoniare la carità

Da una parte, è necessaria la nostra testimonianza, e quindi la nostra carità: la comunità cristiana si prenda cura di ogni fratello, qualunque sia il suo credo, ricordando la parabola del buon Samaritano, il quale fu tanto sollecito per un uomo ferito, anche se questi non faceva parte della sua confessione religiosa.
E in che cosa consiste la carità cristiana? Nel prendersi cura del prossimo, a partire dal suo sostentamento (cibo, vestito, riparo, assistenza), riconoscendogli insieme il diritto alla libertà religiosa, e pregando per lui, come c’insegna il Signore. Spesso al sostentamento pensa l’autorità civile; rimane comunque la necessità di un amore personale e attento, che non si può certo pretendere dallo Stato.

Come scrive Papa Benedetto XVI nell’enciclica Deus caritas est, n. 31, tutti gli uomini hanno bisogno delle attenzioni del cuore: anche quando non è il momento di parlare della nostra fede, parli però l’amore, puro e gratuito; questo amore è la migliore testimonianza del nostro Cristianesimo, perché Cristo è Dio fatto uomo, e Dio è amore (1 Gv 4,8).

E all’amore deve sempre unirsi la preghiera: il Papa ricorda il magnifico esempio della Beata Madre Teresa di Calcutta. La preghiera è la sorgente dell’amore, è partecipazione a Dio-Amore: la familiarità con lui offre il motivo e la forza della nostra azione caritativa.

La pienezza della verità è in Gesù

Questo però non significa favorire la religione musulmana, che, pur avendo vari elementi che il Cristianesimo condivide, ha pure diversi aspetti contrari ad esso. Sarebbe una forma di relativismo inaccettabile pensare che tutte le religioni siano equivalenti!

È vero: Dio è uno solo, anche se il suo nome viene tradotto diversamente (in italiano Dio, in francese Dieu, in tedesco Gott, in arabo Allah): ma quell’unico Dio, adorato dai cristiani e dagli Islamici, viene presentato in forme assai diverse, e questo fatto conduce ad aspetti di fede e di morale che spesso sono in contraddizione fra di loro.

I Musulmani stessi non ritengono che Maometto sia Dio; i Cristiani invece credono fermamente alla divinità di Gesù, e quindi sanno che in lui Dio è diventato uno di noi, ci ha parlato e ci ha insegnato come seguirlo. Per questo la Chiesa Cattolica, fondata da Dio in Cristo, sa di essere l’unica religione voluta da Lui. In tutte le altre vi sono alcuni elementi di verità e di amore, provenienti da Dio e tendenti a Lui, ma solo Gesù è lo stesso Dio, e solo da lui proviene ogni verità e grazia.

La carità nella verità

Perciò occorre distinguere bene tra la carità, che dobbiamo ai Musulmani, e la verità, cioè l’unica strada che porta alla salvezza terrestre e celeste; anche se Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1 Tim 2,4), e per questo fa di tutto per salvarli (cf Lc 14,23): così tutti gli uomini “che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio; e coll’aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna” (Concilio Vaticano II, Lumen Gentium 16).

Ma per chi se ne rende conto, la strada che porta al Padre è solo quella che viene dal Padre (cf Gv 3,13s), e quindi si trova nel Cristo crocifisso e risorto, e non in altre strade, che, sia pure in buona fede, rischiano di allontanarci da Dio.

Per questo, Mons. Maggiolini scrive: “concedere locali o spazi riservati al culto cristiano (...) come luoghi di culto, di propaganda o di elaborazione politica – come spesso avviene – per i Musulmani (...), verrebbe facilmente equivocato non come gesto di cristiana bontà, ma come segno evidente che le religioni sono tutte uguali; se non addirittura come rinuncia dei cristiani” alla loro fede nella pienezza di Gesù, “via, verità e vita” (Gv 14,6).

                                                                      Antonio Rudoni sdb
                                                                          


 IMMAGINI:
© G. Viviani / Uno degli scandali maggiori che gli immigrati provano nei nostri confronti è la freddezza dell’uomo occidentale verso Dio.
Nell’avvicinare i credenti musulmani, il cristiano deve esercitare la carità senza negare la verità di cui la sua fede è portatrice.

           RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2008 - 1  
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