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VALDOCCO | LA SPIRITUALITA' cristiana: LA SPIRITUALITA'CRISTIANA E'.....?
La risposta, per altro non condivisa da tutti ma ormai sembra quella vincente, è che si può parlare anche di una semplice spiritualità umana, perfino di una spiritualità per atei: anche questi infatti, pur non ammettendo lesistenza di Dio, rimangono sempre uomini e qualche volta sono anche più in ricerca di altri credenti, seduti e sazi delle risposte altrui acriticamente sedimentate ormai nel proprio bagaglio culturale ed esistenziale. Il Card. Martini enuclea questo concetto: Possiamo affermare che la spiritualità umana si pone in obbedienza a quattro precetti essenziali: sii attento, sii intelligente, sii responsabile, sii capace di giocarti la vita per quanto appare giusto e vero. Senza questo cammino quadruplice non si ha sforzo di autenticità, non si ha spiritualità; si ha invece approssimatività, o deriva, o degrado. Mentre il teologo Hans U. von Balthasar parlando di spiritualità semplicemente umana la vede come latteggiamento, pratico ed esistenziale di un uomo... come espressione della sua interpretazione eticamente impegnata della vita. E parla poi dellesistenza umana, in generale, che può essere guidata dalla spiritualità dellamore (ecco latteggiamento contemplativo), dalla spiritualità dellazione o della prassi (si mostra nellatteggiamento dinamico fatto di impegno anche rivoluzionario) ed infine dalla spiritualità dellindifferenza o dellimperturbabilità (e si avrà quindi la spiritualità stoica, buddista, induista, di una certa mistica di matrice tedesca, e anche il famoso Nata te turbe di Teresa dAvila). Da che cosa potrebbe essere guidata questa spiritualità umana o laica, per usare una parola molto comune nei dibattiti, che prescinde per definizione dallorizzonte metafisico? Per qualcuno dal concetto di coscienza (intesa secondo il filosofo Immanuel Kant) per cui luomo, nella sua vita etica quotidiana, tratta laltro uomo sempre come fine e mai come mezzo, rimane poi aperto allo stupore della vita e della creazione (il cielo stellato sopra di me). Da questa osservanza della legge morale quotidiana gli deriverà quella serenità, pur in mancanza di certezze metafisiche, anche davanti alla morte. Il termine spiritualità Il largo uso che si fa di questa
parola così importante nella vita delluomo, non
deve far dimenticare che ha avuto origine propriamente in ambito
cristiano e del cristianesimo. Ricevuta la grazia nel battesimo, come dono gratuito da parte di Dio, cè qui una chiara esortazione al neofita o neo cristiano (in genere adulto, in quei primi secoli) a progredire sempre di più e con impegno in questa vita spirituale, nella vita cristiana, lasciandosi guidare nel proprio comportamento dallo Spirito, che è lo stesso Spirito ricevuto nel fonte battesimale. Non era certamente estraneo alleruditissimo Girolamo il passo di San Paolo nella lettera ai Romani (c. 8) quando parla con molta forza della vita nello spirito (luomo nuovo, rinnovato nel battesimo dallo Spirito di Dio) e nella vita della carne (luomo vecchio, che vive in regime di peccato e ignoranza di Dio). Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace (v. 5). E più avanti scrive ancora Paolo: Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio... Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo (vv. 14 e 17). In questo famoso passo di San Paolo troviamo il nucleo centrale di ogni spiritualità cristiana: il riferimento allo Spirito di Gesù che parla e agisce nel cristiano per guidarlo (nella libertà e collaborazione, pensiamo al sì di Maria di Nazaret nellAnnunciazione) e portarlo alla graduale trasformazione della propria esistenza, passando dal dominio della carne (o egoismo peccaminoso) e arrivando gradualmente alla piena configurazione al Cristo, allinterno della Chiesa, che è il Suo corpo. Gesù Cristo: il centro Ancora il teologo Angelo Amato ha scritto: La spiritualità cristiana è quindi lesperienza dellazione salvifica dello Spirito Santo nei cristiani e la loro configurazione a Cristo nella comunità ecclesiale, tempio dello Spirito. Essa è dono e compito, grazie e impegno, esperienza mai compiuta ma sempre aperta al compimento nella storia delle persone e della comunità (in Maria e la Trinità, San Paolo, p. 147). E il Card. Martini, da biblista: Che cosè la spiritualità cristiana? La definizione non cambia: è vita secondo lo Spirito dove però non si intende più lo spirito in senso universale e generico, ma determinato e concreto, cioè lo Spirito di Gesù Cristo. Per il cristiano, vivere secondo lo Spirito significa lasciarsi muovere, ispirare, condurre da quello Spirito che ha mosso, ispirato, condotto Gesù Cristo (in Dizionario Spirituale, Piemme, p. 177). E, aggiungiamo perché ce nè bisogno anche oggi, non un Gesù Cristo di qualche filosofo, o quello descritto in qualche movimento neo spiritualista, o perfino quello creato forse a propria immagine e sensibilità culturale, ma quello concreto, storico, documentato, descritto dai Quattro Vangeli ereditati e custoditi nei secoli fino a noi dalla Chiesa, la Sua comunità riunita nel Suo nome. Ancora A. Amato: La spiritualità
umana diventa cristiana quando si misura con la persona e lopera
di Cristo e da lui attinge ispirazione, forza e armonia. Ed allora la vita secondo lo Spirito si configurerà come sequela ed imitazione di Gesù Cristo, nellaccoglienza delle sue beatitudini, nellascolto della Parola di Dio, nella consapevolezza e attiva partecipazione alla vita liturgica e sacramentale della Chiesa, nella preghiera individuale, familiare, nella fame e nella sete di giustizia, nella pratica del comandamento dellamore in tutte le circostanze della vita e nel servizio ai fratelli specialmente se piccoli e sofferenti (in Christi Fideles Laici, n. 16). Cè molto lavoro da fare per avere una profonda spiritualità cristiana. Ed in questo lavoro abbiamo bisogno degli esempi dei santi, che sono i nostri fratelli e sorelle, ma specialmente del sommo modello ed esempio che è Maria di Nazaret, la Madre di Gesù. Parlare di lei nellambito della spiritualità cristiana (con Gesù Cristo al centro che rimane fondamentale e dà significato a tutto il resto) significa che ci può e (e ci deve) essere anche una spiritualità mariana. MARIO SCUDU Gesù Cristo è
lalfa e lomega, il principio e il fine di tutte le
cose. Noi non lavoriamo, come lApostolo, che per perfezionare
ogni uomo in Gesù Cristo, perché in Lui solo abitano
la pienezza della divinità e tutte le altre pienezze di
grazie, di virtù e di perfezione, perché in Lui
solo siamo stati benedetti con ogni benedizione spirituale; perché
egli è lunico nostro Maestro che deve istruirci,
lunico nostro Signore da cui noi dobbiamo dipendere, lunico
capo al quale noi dobbiamo essere uniti, lunico modello
al quale dobbiamo conformarci, lunico medico che deve guarirci,
lunico pastore che deve nutrirci, lunica Via che
dobbiamo percorrere, lunica Vita che deve vivificarci,
lunico Tutto che deve bastarci in tutte le cose. Non ci
è stato dato altro nome sotto il cielo che il nome di
Gesù, per cui noi dobbiamo salvarci... Guardando a lui, al Crocifisso
e Vivente, luomo è in grado non solo di agire nel
mondo di oggi, ma anche di soffrire, non solo di vivere, ma anche
di morire. Rifulge ai suoi occhi un senso persino là dove
la ragione pura deve capitolare, persino in una condizione di
miseria assurda e nella colpa, perché si sa sostenuto
da Dio nei momenti positivi come in quelli negativi: La fede
nel Cristo Gesù dona pace con Dio e con se stessi, pur
senza scavalcare i problemi del mondo. Questa fede rende luomo
veramente umano, in quanto lo persuade ad aprirsi radicalmente
allaltro, a chi ha bisogno di lui, al prossimo
(...). IMMAGINI: 1 Santa Teresa pone come primo passo verso lascesa a Dio il ritiro dellanima dallesterno e losservanza della passione di Cristo e la penitenza. Nel secondo, la volontà umana è rimessa in quella di Dio, fino a raggiungere una certa quiete. 2 Il primo ad usare il termine spiritualità sarebbe stato Girolamo che in una lettera raccomanda di fare in modo che si progredisca nella spiritualità. HOME PAGE | HOME PAGE - ITA | FORMAZIONE CRISTIANA | FORMAZIONE MARIANA | INFO VALDOCCO | Visita Nr. |