Figlia unica, è assediata
dalle attenzioni di mamma, papà e nonna paterna, con contorno
di badante e colf a tempo pieno, che si sono suddivisi i compiti
di educarla nel solco della tradizione familiare: la nonna nella
religione, il padre nellarte del successo economico nella
vita e la mamma la guida per mano nei meandri del bon-ton dellesclusiva
ed escludente alta borghesia sabauda. Nonostante la sua bellezza,
la sua intelligenza ed il suo eccellere nel tennis e nel nuoto,
la ragazza si sente frustrata e triste. Perché? Perché,
come i giovani di ogni tempo, vorrebbe vivere in pienezza i suoi
sogni nellottica del tutto e subito.
Invece la famiglia, la scuola,
i preti e le suore continuano a ripeterle a raffica tutta una
lunga serie di divieti: no ad innamorarsi; no ad uscire con i
suoi coetanei; no a realizzare i suoi progetti etichettati infantili;
no a truccarsi; no a decidere autonomamente se credere o meno;
no a vestirsi secondo i suoi gusti; no a fare tardi la sera...
Gli adulti proprio non li capisce.
A parole vogliono educarla, ma con i loro comportamenti la deludono
profondamente innestando in lei reazioni di rigetto. La nonna
le sembra piena di contraddizioni. Cooperatrice salesiana, di
messa quotidiana, inappuntabile nellosservanza del precetto
festivo, nonostante questo, è razzista nei suoi pregiudizi,
indisponente nel relazionarsi con le persone di servizio, parsimoniosa
tanto da sfiorare lavarizia. Questo la rende poco credibile
nel suo tentativo di trasmetterle lamore di Dio e del prossimo.
Se questa
è la fede... a che mi serve?
Che senso ha tutto questo?
I dubbi a riguardo della religione aumentano se Jasmine si ferma
un attimo a prendere in considerazione latteggiamento educativo
delle suore e del prete della sua scuola cattolica.
Hanno sempre sulle labbra termini bellissimi che incarnano un
po i suoi ideali, peccato che rimangano termini astratti
avulsi da una condotta concreta. Troppe ipocrisie, gelosie, dogmatismi,
contro testimonianze, falsità... Ed allora che senso ha
il tutto? Se questa è la fede, meglio farne a meno. Anche
il padre lascia perplessa ladolescente in cerca di modelli
esistenziali. Avvocato di fama, iperattivo sul lavoro e completamente
assente in famiglia. Secondo lui, la figlia ha tutto quello che
le serve per sentirsi felice: scuola di gran nome, circoli sportivi
esclusivi, viaggi in tutto il mondo... Deve solo chiedere e tutto
le viene dato.
Deve preoccuparsi di studiare
e di non avere grilli per la testa. Lui la circonda di roba
concreta, spendibile al tavolo della vita e non di favole o smancerie
sentimentali. Non gli passa per lanticamera del cervello
che sua figlia ha bisogno della sua presenza di padre e non del
suo portafoglio, di educazione alla tenerezza e non di cinismo
esistenziale. Che senso ha avere un padre così, anaffettivo
ed interessato solo ad accumulare beni?
Ho bisogno
di affetto!
Resta quella povera sfigata
della mamma narcisista ed autoreferenziale. Secca come unacciuga
alla perenne ricerca di un qualcosa che attenui le sue paure.
Elegantissima, presenzialista nel jet-set torinese, fanatica
seguace di tutte le diete vegetariane, piena di protesi, botulino
e silicone, schiava della sua immagine.
È tuttaltro che
un punto di riferimento educativo. Abortista, ma non mangia carne
per solidarietà contro i poveri animali macellati; non
indossa pellicce perché animalista ma non disdegna i diamanti
che grondano sfruttamento ed ingiustizia umana.
È di sinistra, ma vuole
essere servita a puntino ed è solita rivolgere tutte le
sue attenzioni più a Tigre, magnifico gatto persiano,
che alla figlia. Non ha tempo per riceverne gli sfoghi e le confidenze,
mai un gesto affettuoso, mai una carezza, mai un bacetto di buonanotte.
Una siffatta famiglia è
meglio rimpiazzarla con il gruppo degli amici: così aperto,
solidale, complice e libertario. Lentamente nella mente di Jasmine
si fa strada la convinzione che la religione della nonna, del
prete e delle suore, che lefficientismo pragmatico del
padre e linconsistenza esistenziale materna non meritino
di essere seguiti, ma evitati se vuole essere libera e felice.
E così lentamente, giorno
dopo giorno, la ragazza si convince che tutto quello che sa di
fede, di famiglia e di valori appartiene ad un mondo che non
deve essere il suo... Tutto questo non può essere solo
definito nichilismo da parte degli adulti!
Ermete Tessore sdb
IMMAGINI:
1 Sedici anni: età di domande
e di interrogativi.