La nostra
vita con i giovani e con il Papa
Valdocco: il Rettor Maggiore e oltre 90 Vescovi salesiani
Un avvenimento
molto importante per la Famiglia Salesiana si è svolto
presso il nostro Santuario a Valdocco, nei giorni a cavallo della
solennità di Maria Ausiliatrice. Da venerdì 21
a martedì 25 maggio, infatti, il Rettor Maggiore don Pascual
Chávez Villanueva e oltre 90 dei 119 Vescovi e Cardinali
Salesiani sono arrivati da tutti i continenti per riflettere
su Carisma salesiano e ministero episcopale. Sfide e cammini
di fede per una nuova evangelizzazione dei giovani di oggi.
Non solo: hanno
venerato la Sindone, esposta in quei giorni nel Duomo cittadino,
e hanno inviato una lettera al Papa per esprimergli la
nostra vicinanza in questora difficile della Chiesa.
A rafforzare il legame tra i Salesiani e la diocesi di Torino,
lArcivescovo Card. Severino Poletto ha concelebrato ed
è intervenuto ad alcune iniziative.
Per don Chávez,
lincontro ha degli antecedenti, ma non di questa
portata e si aggiunge alle molte ricorrenze di questo periodo:
il 150º anniversario della fondazione della Congregazione,
il centenario della morte di Don Rua, il 125º anniversario
della consacrazione del primo vescovo salesiano, mons. Giovanni
Cagliero, e in futuro il bicentenario della nascita di Don Bosco.
Nellomelia
in Duomo, don Chávez ha detto che la venerazione
della Sindone ci porta al nucleo stesso del Mistero Pasquale:
nella morte di Gesù troviamo la rivelazione definitiva
di un Dio che è Amore (1Gv 4,8.16)... Nella morte di Gesù,
di cui la Sindone è testimone silente, incontriamo la
passione di un Dio appassionato per noi... Don Bosco visse in
pienezza la passione dellamore di Dio per i suoi ragazzi,
soprattutto i più poveri, cercando di realizzare la Volontà
di Dio in tutta la sua radicalità, e accettando i dolori
e le sofferenze (non solo fisiche), come conseguenza della sua.
Non a caso,
leducazione dei giovani è stata al centro del saluto
del Rettor Maggiore ai confratelli Vescovi. Anche perché
è stata lanciata una campagna contro il Papa e la
Chiesa, suscitando confusione, indignazione e scoraggiamento.
Si tratta di
una questione molto dolorosa che vede coinvolta anche la vita
consacrata in alcuni dei suoi membri. Per questo, il Rettor
Maggiore e i Vescovi e Cardinali Salesiani hanno firmato una
lettera al Papa, sottoscritta anche dal Segretario di Stato Cardinale
Tarcisio Bertone, durante la Messa concelebrata a Colle Don Bosco,
domenica 23 maggio. Il motivo principale della lettera è
quello di esprimere a Vostra Santità, laffetto,
la vicinanza, la piena disponibilità che Don Bosco ci
ha insegnato a vivere, fin dai primi tempi della sua esperienza
carismatica, nei confronti del Santo Padre e di tutta la Chiesa.
E per assicurargli
la loro preoccupazione per i giovani di oggi, che spesso
appaiono come «pecore senza pastore», i Salesiani
hanno rinnovato limpegno a far propria, come indicato dallo
stesso Pontefice, lemergenza educativa»... Vogliamo
essere apostoli dei giovani.
Lattenzione
ai giovani è stata ribadita dal Cardinale Bertone, nella
sua omelia a Colle Don Bosco. Rivolgendosi in particolare ai
confratelli Vescovi e Cardinali, ha osservato che tutta la vita
di Don Bosco è stata spesa fino in fondo, «fino
allultimo respiro», per il bene dei suoi giovani,
in un servizio continuo e fedele al Santo Padre e alla Chiesa.
Sulla scia del suo luminoso esempio, seguito da tanti Vescovi,
Sacerdoti e laici santi, disponiamoci anche noi, al soffio dello
Spirito Santo, a fare dono alla Chiesa della nostra santità
personale, prima ancora che del nostro servizio ministeriale.
Quando con orgoglio cantiamo Don Bosco ritorna...
quel santo sacerdote, quel padre spirituale dei giovani, quellapostolo
appassionato, quellesempio di fedeltà a tutta prova
alla Chiesa e al Papa, dobbiamo essere noi.
Lorenzo Bortolin
IMMAGINI:
1 Gli oltre
90 Vescovi e Cardinali Salesiani, al termine dellincontro,
nel cortile di Valdocco. Foto Anailug