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   PROBLEMI EDUCATIVI        ..............................................................................     Lettere a Suor Manu
   DIRE SI'... DIRE NO


"... ma le mamme degli altri glielo lasciano fare» è uno dei ritornelli più frequenti che esce dalla bocca di mia figlia, 17 anni. Mi pare una ragazza con la testa sul collo, lei... le sue amiche invece un po’ meno. Anzi, per la verità è sulle mamme delle sue amiche che avrei alquanto da ridire: possibile che non dicano mai un «no» alle loro figlie? "


Una volta una pecora scoprì un buco nel recinto dove era rinchiusa e scivolò fuori. Era così felice di andarsene! Finalmente si sentiva libera! Ma, senza accorgersene, si allontanò molto e alla fine si perse.

Si accorse allora d’essere seguita da un lupo feroce. Corse e corse, ma il lupo continuò ad inseguirla. Maledisse il momento in cui decise di uscire dal recinto! Impaurita e disperata si sentì persa. Finché fortunatamente arrivò il pastore e la salvò, riportandola amorevolmente nell’ovile. Allora, per evitare situazioni simili, tutti lo incitavano a riparare il buco nel recinto, ma il pastore per nessuna ragione lo volle riparare...

In educazione vince chi “convince”. Non c’è una legge per regolare i “sì” e i “no” da dire ai propri figli, se non la legge del buon senso. Conosco una mamma che dice a sua figlia: a me hanno sempre detto “no” quindi io non voglio che tu debba passare quello che ho passato io, per cui fai quello che vuoi... ecco il recinto sempre aperto...

È necessario avere il coraggio del dialogo. Non basta dire “no”. Molti di noi sono stati abituati a obbedire senza “se” e senza “ma”, in nome di un rispetto naturale per l’autorità che a nessuno veniva in mente di mettere in discussione.

Oggi non è più così. Quando un figlio ti chiede un permesso, qualunque sia la risposta che senti di dover dare come genitore, non puoi sbrigartela con un monosillabo e l’arte della negoziazione è quella che “paga” di più. Così figli e genitori crescono contemporaneamente.

Mi pare che ciò che caratterizza l’essere adulti sia la capacità di discernere sulle cose, la pazienza di ascoltare e di rispondere motivando le proprie affermazioni. Allora se ci sono queste premesse, i figli riusciranno anche a comprendere quella volta in cui dirai: “Questa cosa non me la sento di concedertela, anche se non ho il tempo di parlarne”.

Non c’è una legge per comprendere quando dire “sì” o “no”. Ma è importante che ci preoccupiamo che i nostri “sì” e soprattutto i nostri “no” facciano percepire tutto l’amore che li motiva. Parafrasando Don Bosco: “Non basta amare i figli, bisogna che essi sentano che li amiamo!”.

                                                Manuela ROBAZZA fma


IMMAGINE:
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       RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2010 - 7  
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