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    ATTUALITA' SALESIANA :
   IL SOGNO DELLE DUE COLONNE

Le due colonne: Eucaristia e Maria

La Chiesa procede sicura quando è saldamente ancorata alle "due colonne" dell'Eucaristia e di Maria. Insieme rappresentano un'unità d'amore concreta: insieme realizzano la totalità di Cristo, che non esiste senza la sua Chiesa.

Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di "Sogno delle due colonne". Lui lo raccontò la sera del 30 maggio 1862 (si può leggere l'intero racconto nelle pagine dell'inserto centrale).
Sappiamo che intorno al 1860, spinto dal suo intuito del cambiamento sociale e culturale, e dal suo vivo senso di Chiesa, don Bosco intensificò la sua devozione a Maria in quanto "Ausiliatrice": "È la stessa Chiesa cattolica che è assalita - scriveva -. È assalita nelle sue funzioni, nelle sue sacre istituzioni, nel suo capo, nella sua dottrina, nella sua disciplina; è assalita come Chiesa Cattolica, come centro della verità, come maestra di tutti i fedeli". In questa lotta don Bosco vede la Madonna quale Madre della Chiesa preoccupata, in particolare, di soccorrere e proteggere l'indispensabile ministero del Papa e dei Vescovi. La storia ne documenta gli innumerevoli interventi.

Il Venerdì Santo e la Pasqua esistono sempre insieme

Se il papa beato Giovanni Paolo II ha guidato la barca della Chiesa ancorandola alle due colonne, in particolare con l'anno del Rosario e l'anno eucaristico durante il quale ha chiuso la sua grande missione, il papa Benedetto XVI ammonisce e guida con la forza della verità la barca della chiesa in questi tempi di prova e di persecuzione. Alla vigilia della sua elezione affermava: "Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo ad un vago misticismo religioso; dall'agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull'inganno degli uomini, sull'astuzia che tende a trarre nell'errore (cf Ef 4,14).
Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare "qua e là da qualsiasi vento di dottrina", appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie" (Card. Ratzinger, Missa pro romano pontifice eligendo, 18 aprile 2005).
Consapevole delle prove interne ed esterne che accompagnano la navigazione della chiesa tra i flutti del mondo ci ricorda: "Per la Chiesa il Venerdì Santo e la Pasqua esistono sempre insieme. La Chiesa - ed in essa Cristo - soffre anche oggi. In essa Cristo viene sempre di nuovo schernito e colpito; sempre di nuovo si cerca di spingerlo fuori del mondo. Sempre di nuovo la piccola barca della Chiesa è squassata dal vento delle ideologie, che con le loro acque penetrano in essa e sembrano condannarla all'affondamento. E tuttavia, proprio nella Chiesa sofferente Cristo è vittorioso. Nonostante tutto, la fede in Lui riprende forza sempre di nuovo" (omelia del 29 giugno 2006).

Gesù e Maria sono vivi e presenti nella storia

La nave è - fin dagli inizi del cristianesimo - immagine della Chiesa. Ebbene, non c'è dubbio: per don Bosco, l'Eucaristia e Maria Ausiliatrice sono le due grandi devozioni che sostengono la Chiesa nella sua missione e la difendono dai pericoli.
Il sogno ha una valenza ecclesiale di perenne attualità. In successione, Cristo Risorto, presente nell'Eucaristia, Maria assunta nella Gloria e a Lui associata nell'opera della salvezza, e il Papa pastore e centro visibile di unità nella fede, sono gli intramontabili punti di riferimento per la Chiesa di tutti i tempi. Lo sono oggi per l'educazione dei giovani nella fede, per una vita spirituale viva, per l'efficacia della nuova evangelizzazione, per l'autenticità del nostro senso di Chiesa.
Don Bosco, sulla scia di numerosi santi, ci ha insegnato che la Chiesa procede sicura quando è saldamente ancorata alle "due colonne" dell'Eucaristia e di Maria. Insieme rappresentano un'unità d'amore concreta: insieme realizzano la totalità di Cristo, che non esiste senza la sua Chiesa; insieme realizzano la pienezza della Chiesa, che non esiste senza il suo Signore; insieme sono il corpo di Cristo, perché la Chiesa è generata dal Corpo eucaristico del Signore, ma questo è il corpo che Maria ha generato e sacrificato.
Per don Bosco sono i due risorti che intervengono potentemente a favore della Chiesa. La Madonna porta a Gesù. Ma il modo di presenza reale di Gesù, a cui conduce Maria, è quello del mistero eucaristico.

Pier Luigi CAMERONI


       RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2012 - 3  
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