LA CONFESSIONE:
RICONCILIAZIONE ED
EUCARESTIA
Abitudini e mentalità
Nella mentalità corrente,
e anche nellinsegnamento e nella prassi della Chiesa, cè
uno stretto legame tra il sacramento della Riconciliazione e
lEucaristia.
In un passato non troppo lontano e in buona parte anche nel presente,
non tutti quelli che partecipano allEucaristia si accostano
alla santa Comunione. Il motivo è che non si sono accostati
da tempo al sacramento della Riconciliazione; taluni si sentono
in peccato mortale (non è detto che per il fatto che si
sentono, lo siano; ma succede pure che taluni siano incorsi in
colpa grave e non se ne rendano conto), mentre altri è
da molto che non si sono più confessati.
Andare a Messa e non fare la Comunione è come andare a
pranzo e non mangiare. Vista la delicatezza del problema, non
è bene insistere perché tutti e sempre facciano
la Comunione; potrebbe derivarne la mancanza di rispetto al Santissimo
Sacramento (per chi vi si accosta indegnamente) e il pericolo
di giudicare chi non fa la Comunione.
Queste piccole, e talvolta grandi, incongruenze derivano dal
fatto che il cristianesimo è stato per tanti secoli, tra
di noi, la religione della quasi totalità delle persone;
si sono create abitudini molto belle, che però, a poco
a poco, sono rimaste solo più abitudini: come una facciata,
dietro la quale sia poco per volta crollato ledificio che
la sosteneva.
Nel giro di poche generazioni abbiamo assistito a un vero e proprio
rivolgimento culturale: la nuova cultura da una parte e laccresciuta
ricchezza dallaltra hanno indotto nella gente anche
solo attraverso radio, giornali e televisione un modello
di vita per nulla ispirato al Vangelo; ma si conservano le tradizioni
e i genitori, vedendo i figli non andare più a Messa e
a confessarsi, credono di far bene ad insistere perché
ci vadano, mentre prima di tutto occorre aiutarli e qui
è necessaria la testimonianza dei genitori! a riscoprire
il posto che ha Gesù Cristo nella vita, nella storia e
in tutta la Creazione. Purtroppo lignoranza religiosa oggi
è molto diffusa!
Perché
lEucaristia?
Molti cristiani partecipano
allEucaristia della domenica vedendo in questo la semplice
osservanza di un precetto. È vero, ed è bene, che
la partecipazione allEucaristia domenicale sia richiesta
dalla Chiesa a tutti i fedeli, come precetto, data limmensa
importanza del fare memoria della morte e Risurrezione
del Signore. Lobbligo fa non solo sentire limportanza,
ma in qualche modo tiene più legati alla vita cristiana
molti fedeli un po tiepidi; se non ci fosse lobbligo,
non andrebbero a Messa e si priverebbero anche dellascolto
della Parola di Dio. Tuttavia, lobbligatorietà finisce
per molti con il far dimenticare il primo scopo
della partecipazione eucaristica, che è appunto quello
di unirci a Cristo nel Suo dono al Padre e a noi!
Ma anche per coloro che vanno a Messa per devozione, cè
da domandarsi: che cosa vedi, che cosa cerchi nellEucaristia?
Molti probabilmente metterebbero in prima posizione il bisogno
di aiuto, di grazie e non di certo la partecipazione al mistero
pasquale di Cristo. Ma anche questa terminologia
mistero pasquale che cosa dice alla gente? Cè
stata, sì, una riforma liturgica dopo il Concilio, ma
a quanti essa è giunta nella sua realtà più
genuina? Quanti lhanno compresa? A giudicare dalla prassi
attuale dei Battesimi, Prime Comunioni e Cresime, sembra dover
dire che siamo ancora molto lontani dallideale.
Se poi pensiamo che lEucaristia è la Mensa di un
popolo santo che si stringe attorno al Signore risorto, dobbiamo
riconoscere con tristezza che la coscienza di unità
e fraternità di questo popolo santo lascia molto a desiderare:
si va a Messa per motivo personale e non per motivo comunitario,
per una festa di famiglia.
Perché
la Riconciliazione?
Ci sono molte persone che legano
il sacramento della Riconciliazione a motivi secondari, sia pure
importanti: «vado a confessarmi per fare la comunione»
- «vado a confessarmi perché è Pasqua»
- «vado a confessarmi perché è il primo venerdì
del mese e ci tengo a confessarmi una volta al mese» -
«vado a confessarmi per fare la comunione, perché
si sposa mio fratello» e via di seguito (vi abbiamo già
riflettuto negli articoli precedenti).
Il cammino verso la Riconciliazione è questo: mi
sento peccatore, peccatrice, e voglio incontrarmi con il Signore
misericordioso - sento il bisogno dellabbraccio
del Padre - voglio iniziare un cammino di conversione
e di vita nuova - mi accorgo di amare poco il Signore
e ho deciso di avvicinarmi di più a Lui, di amarlo più
e meglio.
Il motivo del pentimento per i peccati e del proposito di condurre
una vita più buona è certamente molto buono e valido;
però dobbiamo andare più in profondità:
perché pentirci, perché cominciare una vita
nuova, se non per avvicinarci di più a Dio, per avere
labbraccio del Padre, per entrare anche noi nellAmore
stesso che è Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo?.
Dio ci ha creati perché entrassimo nella Sua Vita, il
peccato ce lo impedisce. Dunque, la Riconciliazione consiste
nel ritornare nel Cuore di Dio! Non è stupendo
tutto questo?
Alcuni propositi
Terminiamo questo articolo
e ne concludiamo la serie, con alcuni propositi che ci aiutano
a trarne un profitto speriamo! duraturo.
Cerco innanzitutto Gesù, il Padre, lo Spirito
Santo. Il sacramento della Riconciliazione è prima
di tutto un incontro con le Divine Persone. Noi cerchiamo Dio,
ma ricordiamo che prima di tutto è Dio che cerca noi!
Il mio cammino di conversione sia soprattutto un
cammino di umiltà e di amore. Non mi lego ad altri
motivi, pur buoni e giusti. Il motivo fondamentale è entrare
nellAmore stesso di Dio.
Ogni volta che mi confesso, voglio che tutto respiri
aria di festa: di festa con Dio. È Gesù che
ci ha rivelato questa festa di Dio con la parabola del figlio
prodigo e del padre misericordioso, e invitandosi a pranzo a
casa di Zaccheo.
La festa del perdono e della riconciliazione voglio
che sia festa di tutti. Per questo,voglio sentirmi in pace
non solo con il Signore, ma anche con il mio prossimo. Cerco
di farmi apostolo, presso i miei parenti e amici, perché
tutti sentano il bisogno e la gioia di fare la festa del perdono.
Con la confessione voglio mirare alla santità,
ad ogni costo. Non è un mio capriccio, è
il desiderio di Dio!
Don
Rodolfo Reviglio
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2003-2
VISITA Nr.