QUARESIMA TEMPO DI FEDELTA'
Fra poco si aprirà un nuovo
tempo dellanno liturgico: la Quaresima. Sono questi i giorni nei
quali il cuore si prepara alla stupenda festa della Risurrezione di
Gesù. Ma prima deve venire il tempo doloroso della Sua passione
e morte, e in questo tempo vogliamo rivedere il cuore e forse, per la
prima volta, ascoltare seriamente le parole dette quando Gesù
scese dal deserto: Convertitevi e credete al Vangelo (Mc
1,15)
Sorvegliando le
stelle
Mio Signore, ogni
anno mi dici nel Vangelo, e la Chiesa mi ripete, le stesse cose; ogni
anno, da tanto tempo, ed io continuo, come una che assiste ad una
rappresentazione teatrale, ad ascoltarti e ascoltare la Chiesa. Queste
parole sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno
di veglia nella notte... la vita continua ed io sono sempre là
con la mia mediocrità, le prediche che ho ascoltato e le raccomandazioni
che ho fatto, gli articoli che ho scritto... e non so se qualche frutto
è stato portato.
Se almeno qualcuno si alzasse e si decidesse con le parole del salmista:
Signore non hai voluto né sacrificio né olocausto,
allora ho detto: vengo Dio a fare la tua volontà (cf
Sal 40,7-8).
È il primo pensiero che mi viene in mente davanti a questa
pagina bianca che devo riempire.
È una specie di scoraggiamento; ho limpressione di perdere
tempo, non quando scrivo, dopo tutto scrivo per obbedire e
per questo sono certa di non perdere tempo , ma per la situazione
generale del mondo in cui viviamo.
Luomo è goloso di novità, avido di occupare il
tempo perché sovente si annoia, e anche la spiritualità
è diventata un mezzo per riempirsi la vita. Il solitario trova
meno solitudine nel pregare e qualcuno, servendo i poveri, trova così
una ragione per vivere; ma cè qualcuno in questi giorni
che ti ama Gesù? Che ti ama e piange perché non sei
amato? Cè qualcuno che crede alla Tua parola oltre ad
insegnarla o commentarla? Cè qualcuno che decide in cuor
suo il santo viaggio? Il viaggio della vita che, si sa, va sempre
a finire su una croce ma che rimane lunico mezzo per salvare
lumanità errabonda.
Considero me stessa e tremo! Gli anni sono passati così in
fretta e che cosa ho fatto delle Tue numerose grazie? Sto qua inerme
e senza virtù, non faccio niente di straordinario. Ogni giorno
si tratta di alzarsi molto presto per ritrovarti nella preghiera silenziosa.
Questo sarebbe forse il momento più bello, non lalzarsi
che chiede sempre più sforzo, specialmente in giornate come
quella di oggi, quando la nebbia ispessisce laria gelata attorno
alla capanna.
Alzarsi richiede sempre una decisione e per questo ti ringrazio, è
il primo atto di coraggio della giornata. Anche il cagnolino che fa
da guardia alla capanna non ama svegliarsi quando tutto è buio
e mi guarda con i suoi occhi piccoli e pieni di domande, poi si decide,
così prima che riordini il letto, viene a posare le sue zampe
vicino a me, per dirmi buon giorno e fare le prime amicizie della
giornata. Poi cè lacqua, fresca e rapida, il caffè,
per essere ben sveglia e la partenza. Di là dalla porta di
vetro cè il giardino, oggi cè un po
di nebbia ma sovente ci sono le stelle e il meraviglioso silenzio
che mormora il tuo nome: IO SONO...
È un momento sempre magico! Cerco Orione, e Sirius, sorveglio
Arcturus, e il mio cuore si gonfia di riconoscenza e sento lamore
per te che minvade! Grazie Amore per la vita, per questa corta
vita che hai condivisa con la tua incarnazione per dirmi che è
la più bella invenzione del Padre.
Grazie per il freddo, la nebbia, o per lo scintillare delle stelle
che sembrano eterne anche se oggi sappiamo che non è così
poiché tutto è promesso alla morte. Grazie perché
con i miei pochissimi anni di vita già pregusto quella vita
eterna che è a me destinata. Ma attendo impaziente come il
capriccio di un bambino il giorno in cui il mio volto vedrà
il Tuo e conoscerò Te in me e me in Te.
Ma poi, quando penetro in cappella e vedo la fioca luce del lumino
sempre acceso davanti a Te, mi prende sempre lo stesso e ripetuto
rapimento:
Tu sei qui, Amore!
Mio pastore, mio tutto,
mia vita, mia gioia, mia causa
di dolori e di letizia,
Tu sei qui
mentre io dormivo in pace
Tu sei qui, piccolo, umile,
dimesso, silenzioso, eterno,
senza apparenza né bellezza,
senza pretesa, senza gusto.
Sei un abisso dinfinito
e deternità.
Sei lunico ad Essere
in questo universo
promesso allassorbimento
nel terribile buco nero
della nostra scomparsa.
La preghiera, questo
pensarti amandoti, non è poi così difficile.
Eppure si scrivono montagne di libri sulla preghiera! La preghiera
è come respirare! Sto qua, Gesù e mi lascio amare da
Te. Con il Tuo amore, poi, potrò anche amare Te. Tutto è
grazia e tutto viene da Te. La mia parte è sceglierti, sapere
trovare il momento, il silenzio, la solitudine, prima di affrontare
la vita quotidiana e il furore delle giornate in un mondo schiavizzato
da orari stressanti e da una tecnologia che ci vuole dominare.
Mio Dio, mio Tutto, è nuovamente tempo di Quaresima e scopro
che per me, è sempre ora di convertirmi e di cercarti e di
amarti con il Tuo amore; è sempre tempo dessere fedele
agli impegni che Tu mi hai dato e mi dai.
Come non essere fedele a te che sei la vita? Meglio non esserci piuttosto
che tradire la Tua fedeltà a me e tradire i fratelli che aspettano
da me la mia fedeltà a Te. Fammi ricordare che chi vuole guadagnare
la sua vita la perderà.
Fa che io possa, come Te, vivere nella volontà del Padre,
che è anche la voce della Chiesa, così come lhai
voluta Tu!
In un mondo impazzito che cambia regole ad ogni momento, seguendo
i capricci intellettuali del momento, concedimi di radicarmi sulla
roccia che Tu sei.
Per questa Quaresima,
Ti prego,
riprendimi con Te,
portami presso di Te,
o gettami là,
dove vuole il Padre,
per amore Tuo,
per amore dei fratelli
per amore della Chiesa
che sei Tu!
Maddalena
di Spello
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2003-3
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