L'ALTARE
DI DON BOSCO
NELLA BASILICA DI MARIA AUSILIATRICE
I restauri della Basilica di
Maria Ausiliatrice proseguono alacremente, con ottimi risultati;
alla vigilia di Natale abbiamo rivisto, collocata sulla restaurata
Cupola minore, la corona totalmente nuova e dorata.
Ora essi giungono allaltare di Don Bosco, laltare
pensato e voluto perché fosse degno dellamore dei
Salesiani e dei devoti per Don Bosco, proclamato Santo il giorno
di Pasqua, il 1° aprile del 1934.
Dopo settantanni, è più che doverosa una
revisione generale delle strutture ed un rifacimento del maquillage
della Cappella che voleva essere, nellintenzione dei suoi
figli, degna della grandezza di Don Bosco e segno della devozione
che si ha per Lui nel mondo.1
Il 9 giugno
1938, anno cinquantenario della morte di Don Bosco, con linaugurazione
dellampliamento della Basilica, è pure inaugurato
il nuovo altare a Lui dedicato.
Il mattino
del 7 giugno, con una cerimonia privata, alla presenza del Card.
Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino, di parecchi
Arcivescovi e Vescovi, del Rettore Maggiore dei Salesiani, della
Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice con i rispettivi
Consigli Generalizi, degli Ispettori e dei Delegati del XV Capitolo
Generale Salesiano, il corpo di Don Bosco che da nove anni era
custodito in unUrna provvisoria, è deposto nellartistica
e ricca Urna che noi possiamo ancora ammirare.
Dopo le solenni
feste dellinaugurazione, lUrna è definitivamente
collocata sul nuovo altare che sorge dove prima si trovava laltare
di San Pietro, al quale Don Bosco era solito celebrare la Santa
Messa, e che ha trovato definitiva sistemazione nella apposita
Cappella collocata sotto la nuova sacrestia.
Laltare è
stato pensato dallarchitetto Mario Ceradini col desiderio
e col proposito di ottenere due scopi principali: che lUrna
col corpo del Santo trovasse posto, non sotto la mensa, ma sopra,
in alto, perché fosse così visibile ai vicini e
anche a quelli più discosti dallaltare; che tutti
potessero avvicinarsi allUrna del Santo per parlargli quasi
a tu per tu, per invocarlo con preghiera più intima e
confidente, così come avviene nella grande basilica di
Padova presso lUrna di SantAntonio.
Due grandi statue, artisticamente
modellate, dallo scultore Nori di Verona, sono collocate ai lati
dellaltare e reggono luna il calice con lOstia,
laltra un cuore fiammante. Sono le statue della Fede e
della Carità, che guardano
verso lUrna, quasi in atto di rendere omaggio al Santo,
al quale si possono bene applicare le parole che San Paolo, nella
lettera ai Romani, scrive del patriarca Abramo: Contra spem in spem
credidit, ut fieret pater multarum gentium. Anche Don Bosco, contro ogni umana speranza,
in mezzo a difficoltà, incomprensioni e persecuzioni,
sempre credette e sperò di dover essere padre a molti
fanciulli che avrebbe amato e soccorso con tutti i tesori della
sua carità.2
Nel loculo
aperto sopra la mensa dellaltare e chiuso da finissimi
e robusti cristalli, è collocata la preziosa Urna in argento,
disegnata dal Prof. Giulio Casanova, che racchiude il corpo di
Don Bosco rivestito dei paramenti donati dal Papa Benedetto XV
per il primo Cinquantenario della consacrazione del Santuario
dellAusiliatrice; nel guanciale, racchiuso in un cofano,
è deposto il capo di Don Bosco. Il volto e le mani sono
maschere in cera modellate dallo scultore Gaetano Cellini e dipinte
da Cussetti.
Sopra laltare campeggia
il grande quadro dipinto da P. G. Crida,
il pittore che ha reso popolare la figura del Santo, che rappresenta
Don Bosco attorniato da giovani ai quali indica lAusiliatrice,
assisa in trono che tiene ritto sulle ginocchia il Bambino.
Non si può certo pensare
Don Bosco senza immaginarlo circondato da giovani, e preoccupato
della loro educazione
cristiana attraverso la devozione e lamore alla Madonna.
Le due grandi vetrate che circondano
la cappella, rappresentano Don Bosco che giunge a Valdocco con
Mamma Margherita, e lincontro con Bartolomeo Garelli l8
dicembre 1841; esse sostituiscono quelle realizzate su disegni
del Crida, andate distrutte, insieme alle altre della Basilica,
durante il bombardamento del 1942.
Nelle due grandi nicchie a
lato dellAltare sono collocate le statue di San Giovanni Battista
della Salle e di San Filippo Neri, i due maestri delleducazione
cristiana della gioventù ai
quali si è costantemente ispirato Don Bosco.
Il restauro che si sta attuando
non mancherà certo di ridare lantico splendore a
questo angolo della Basilica di Maria Ausiliatrice tanto caro
ai devoti di Don Bosco.
Don Mario Morra
1 Alberto Caviglia, Bollettino
Salesiano, 8 agosto 1938.
2 Fedele Giraudi, Il Santuario di Maria Ausiliatrice, Chiesa
madre dei Salesiani di Don Bosco in Torino, Torino, SEI 1948.
IMMAGINI:
1 Altare di Don Bosco nella Basilica
di Maria Ausiliatrice
2 Rari porfidi attorniano laltare
e sorreggono la sigla di San Giovanni Bosco.
3 Pregevole statuina
che adorna laltare del Santo dei giovani.
4 Il Tabernacolo, di
onice antico, è arricchito da pietre di lapislazzuli,
malachite e pregiati marmi.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2005-3
VISITA Nr.