GIULIO
VALOTTI, SALESIANO COADIUTORE
L'ARCHITETTO DI MARIA AUSILIATRICE
Sono
iniziati, e proseguono con alacrità, i lavori di restauro
della Basilica di Maria Ausiliatrice. Si prevede che essi dureranno
alcuni anni, divisi in diversi lotti, per consentire il contemporaneo
uso della Basilica per lafflusso dei fedeli alle funzioni
ordinarie.
Il primo lotto di lavori riguarda
la zona del Presbiterio, con la Cupola minore che necessita restauri
profondi, e le due grandi Cappelle laterali del Crocifisso e
di San Pio V. Unimponente fotografia (200 mq) dellAltare
e del quadro di Maria Ausiliatrice, addobbati sontuosamente per
la recente Festa, chiude la zona lavori.
La Basilica
è ritornata così alle dimensioni della chiesa costruita
da Don Bosco ed inaugurata il 9 giugno 1868. I restauri, per
ora, riguardano la parte ampliata negli anni 1935-1938.
I lavori erano iniziati il 29 aprile 1935; e «linaugurazione
dellampliamento, dellaltare monumentale a San Giovanni
Bosco e di parte del rivestimento marmoreo del Santuario, avvenne
tre anni dopo, il 9 giugno del 1938, ricorrendo in quellanno
il cinquantesimo anniversario della morte di Don Bosco e, proprio
in detto giorno, anche lanniversario della traslazione
del suo corpo da Valsalice allOratorio, come pure quello
della consacrazione del Santuario».1
Anima di tutti questi lavori
di ampliamento è stato il Salesiano Coadiutore, Architetto
Giulio Valotti che, «ha fedelmente interpretato il vivo
sentimento dellanimo di tutta la grande famiglia di Don
Bosco, quello cioè di vedere onorata
ed esaltata la cara Madonna Ausiliatrice, in questa sua Chiesa
madre, col massimo splendore. Egli ha qui innalzato un vero monumento
di pietà e di arte... Lo splendore dei marmi e delle decorazioni
non solo non distrae, ma anzi favorisce il raccoglimento e la
pietà. Ne è prova il fatto che da molti, che ritornano
con frequenza al Santuario, si sente ripetere: Oh, come si prega
bene nella Chiesa dellAusiliatrice!».2
È doveroso pertanto un suo riconoscente ricordo.
Preghiere
e lavoro
Il Salesiano Coadiutore Giulio
Valotti, architetto, nasce a Quinzano dOglio (Brescia)
il 30 gennaio 1881, fa la professione religiosa a San Benigno
Canavese il 26 settembre 1900, e conclude la sua vita a Piossasco
(Torino) l11 gennaio 1953.
Inizia il corso ginnasiale nel seminario vescovile di Brescia,
ma ben presto si presenta a Torino, al primo successore di Don
Bosco, Don Michele Rua, come aspirante alla vita salesiana. Giovane
salesiano è addetto allUfficio Tecnico dellEconomato
Generale per le costruzioni e nel frattempo si laurea in architettura.
La sua attività è tutta dedicata alla progettazione
ed alla direzione dei lavori edilizi della Società Salesiana,
e di alcune chiese della Diocesi di Torino. Sono una cinquantina
gli edifici, tra religiosi e scolastici, che sorgono per opera
sua. Possiamo ricordare la chiesa di Gesù Adolescente
con lannesso oratorio San Paolo in Torino; il tempio di
Maria Ausiliatrice con limponente Istituto Pio XI al Tuscolano
in Roma; la chiesa di San Paolo e annesso Istituto salesiano
di Brescia; la chiesa Sacro Cuore e lIstituto salesiano
di Brindisi; i grandiosi Istituti salesiani «Conti Rebaudengo»
di Torino, la Scuola Agraria Missionaria di Cumiana, il «Bernardi
Semeria» di Castelnuovo Don Bosco, l«Edoardo
Agnelli» a Torino Mirafiori e lIstituto San Giovanni
Bosco di Taranto; per le Figlie di Maria Ausiliatrice ha realizzato,
invece, lIstituto Santa Maria Mazzarello a Torino in Borgo
San Paolo e lIstituto Sacro Cuore a Vercelli, ecc. A queste
dobbiamo aggiungere le monumentali costruzioni del Santuario
di Nostra Signora di Lourdes al Selvaggio presso Giaveno, del
Santuario di Santa Rita in Torino, della chiesa parrocchiale
di None, ecc. La sua opera di progettista si estende pure a molte
costruzioni dIstituti salesiani allestero.
Ma il suo più
caro lavoro è certamente lingrandimento e la decorazione
della Basilica di Maria Ausiliatrice e dellOratorio di
Valdocco, culla dellopera salesiana, realizzati dal 1935
al 1952.
Della sua profonda pietà
cristiana e religiosa, e del valore artistico delle sue realizzazioni,
rende preziosa testimonianza Mons. Bovero, primo Rettore del
Santuario di N. S. di Lourdes al Selvaggio: «La presenza
e ledificante contegno dellarchitetto Valotti durante
i brevi soggiorni estivi, nelle visite che faceva per dirigere
i lavori di costruzione e di ampliamento del Santuario, erano
la più bella predicazione per i fedeli che frequentavano
il Santuario... Come oggi ricordiamo con ammirazione il Juvarra,
il Vitozzi, il Tibaldi, il Guarini che hanno lasciato nella nostra
regione meravigliosi esempi del barocco piemontese, così
domani sarà ricordata lopera del Valotti per le
sue geniali concezioni romanico-lombarde».3
Il Presidente Internazionale degli Ex-allievi di Don Bosco, Gr.
Uff. Arturo Poesio, ci tramanda una preziosa testimonianza sulla
personalità dellarchitetto Giulio Valotti. Appresa
la notizia della morte, così scrive, tra laltro,
a Don Fedele Giraudi:
«Giulio Valotti è stato tipicamente
e in grado eminente la personificazione del Salesiano Coadiutore,
quale con intuizione certamente celeste, lo ideò e realizzò
Don Bosco, formandone uno dei capolavori nuovi ed inimitabili
della sua Congregazione. Don Bosco preparò e forgiò
il Coadiutore, quasi sacerdote, senza Messa, nella pietà
e nellapostolato; e, nella vita pratica, proteiforme elemento
di ogni moderna attività: umile cameriere o amministratore
o esperto ragioniere, catechista negli oratori festivi o architetto
nelle molteplici creazioni di nuovi Istituti; linotipista o editore;
capo darte oppure operaio manovale dogni mestiere;
spesso sonatore di ogni strumento o maestro e direttore dartistici
concerti; il buon samaritano nelle infermerie dei collegi, e
nelle missioni anche dottore in medicina e, occorrendo, perfino
pronto e abile chirurgo... La lunga enumerazione che fu fatta
delle opere di cui il Valotti fu progettista e sovente anche
direttore dei lavori, non è in realtà che una piccola
parte della sua multiforme attività. Ma al disopra di
ogni titolo di rinomanza e benemerenza esteriore, il compianto
carissimo Coadiutore Valotti era e rimane per chi lo ha conosciuto
lesempio delle più belle virtù del Religioso
secondo lo spirito di Don Bosco».4
Per la sua proverbiale modestia,
unita ad artistico talento, viene spontaneo il raffronto con
un altro grande Salesiano Coadiutore, formato direttamente da
Don Bosco, il maestro e compositore di musica Giuseppe Dogliani.
Don Mario Morra
SDB
1 Fedele Giraudi, Il Santuario
di Maria SS. Ausiliatrice, Chiesa madre dei Salesiani di Don
Bosco in Torino (Torino, SEI 1948).
2 Idem.
3 Ufficio Stampa Salesiano (a cura), Dizionario biografico
dei Salesiani (Torino SGS 1969).
4 Il Salesiano Coadiutore, marzo-aprile 1953.
IMMAGINI:
1 Il presbiterio rinnovato
dal disengo del Valotti (1935-1938)
2 L'altare
di Don Bosco nella sua sistemazione definitiva
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2004-10
VISITA Nr.