TUTTO PER DON
BOSCO
IL CAV. COMM. PROF. GIOVANNI GARBELLONE
SALESIANO COADIUTORE
Tra i personaggi che
emergono dallArchivio del Centro di Documentazione vi è
Giovanni Garbellone, figura gigantesca e caratteristica di uno
dei primi Salesiani Coadiutori, formati alla scuola di Don Bosco
e secondo il suo spirito. Forse sono più pochi ormai gli
Ex allievi del Primo Oratorio festivo di Valdocco che lo ricordano,
ma parecchi certo ne hanno sentito parlare e tutti ne conservano
un grato ricordo. La Rivista Il Salesiano Coadiutore nel numero
del Maggio-Giugno 1951 ne traccia un simpatico profilo, dal quale
attingiamo per non lasciare cadere in dimenticanza una figura
tanto simpatica e caratteristica, da Fioretti dellOratorio
di Valdocco.
Originale
per Don Bosco
Capitava, anni fa, che antichi
allievi del primo Oratorio di Valdocco, al visitatore che si
intratteneva con loro per la prima volta, mostrando in una sala
di raduno i due ritratti che adornavano le pareti, dicessero:
Ecco qui: Don Pavia e Garbellone. Che uomini erano quelli;
brutti, eh! Ma buoni! Che bravi! Che tipi!. E il volto
di quegli uomini maturi si illuminava dei ricordi dellinfanzia.
Garbellone è un personaggio da Fioretti. Fra
qualche decina danni si crederanno inventate le cose che
si raccontano di lui. Talune sono appena credibili. Eppure Don
Bosco seppe fare di questo curioso e strano tipo uno degli uomini
più utili alla Congregazione Salesiana.
Ad onta delle sue naturali inclinazioni che tendevano alleccentrico
e che altrove lavrebbero fatto essere zimbello altrui e
uomo di poco o nessun conto, passando per le mani di Don Bosco
uscì plasmato in guisa, che utilizzando perfino i difetti
del suo temperamento, operò in cinquantanni un bene
incalcolabile nellOratorio Festivo di San Francesco di
Sales e rese alla Congregazione numerosi e talora segnalati servigi.
Così Don Eugenio Ceria nel XII volume delle Memorie Biografiche
del Beato Don Bosco a pag. 390.
Don Bosco, lo sappiamo, non ha standardizzato i suoi ragazzi,
non ha voluto cioè che fossero tutti formati su di un
unico stampo amorfo, privi di una personalità propria;
ha saputo invece, nella varietà di tipi più disparati,
servirsi di un Garbellone, come di un Giovanni Cagliero che diventerà
primo Vescovo e primo Cardinale Salesiano, di un Francesia come
di un Cerruti, studiosi laureati. Erano uno diverso dallaltro,
ma tutti ugualmente e profondamente salesiani.
Garbellone frequenta lOratorio Festivo dal 1870 al 1873
e ha occasione di incontrarsi con Don Bosco che nel 1873 lo accoglie
fra i giovani artigiani. Mentre frequenta la scuola, inizia a
fare piccoli servizi nel così detto magazzino somministranze,
e quando, con due altri compagni artigiani, manifesta il desiderio
di partecipare alle meditazioni e alle letture spirituali che
fanno i novizi, Don Bosco volentieri accondiscende. Ed è
così che nel 1876 Garbellone è invitato a fare
gli Esercizi Spirituali a Lanzo al termine dei quali entra in
Noviziato, e nel 1877 fa la sua professione religiosa e diventa
Salesiano Coadiutore.
Da allora, la sua è una vita attivissima di Salesiano
Coadiutore: 32 anni nel magazzino somministranze,
incaricato delle spedizioni ai missionari, direttore di banda,
Catechista dei fanciulli in preparazione alla prima Comunione,
è lanima dellOratorio Festivo. Visita, in
qualità di incaricato delle spedizioni missionarie, Francia,
Svizzera, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Egitto e Palestina.
È conosciutissimo negli uffici pubblici, alle dogane,
ai porti, nei consolati, ovunque.
La sua attività principale però, o almeno quella
nella quale effonde il meglio delle sue strane e simpatiche iniziative,
è lOratorio Festivo di Valdocco.
La Banda che egli dirige dal 1884 ha una storia incredibile.
Basta dire che nelle feste di paese o di parrocchia ci sarà
la banda di Garbellone, per vedere accorrere gente anche da lontano:
Garbellone è un po come certi richiami da fiera!
E per i ragazzi interni di Valdocco, dire che negli intervalli
del teatro ci sarà la banda di Garbellone è annunziare
la più grata delle sorprese!
Anima di
tutto
In un registro raccoglie ben tremila
nomi, a testimoniare quanti giovani bandisti ha formati, in tanti
anni. E nel 1922 presenta al Papa Pio XI un volume nel quale,
con le fotografie, ci sono i nomi di seimila bimbi, da lui preparati
alla prima Comunione. Il Papa benedice di cuore questo originale
tipo, così bravo! Anzi sembra che Pio XI, con la sua acuta
penetrazione, ricordasse anche in seguito Garbellone, dimostrando
con sorrisi di riconoscerlo e di ricordarsi di lui, nel 1925
dopo aver visitato lEsposizione Missionaria di cui Garbellone
è stato anima di tutto.
Se ne raccontano di curiose. Si presenta con titoli di Cavaliere,
Commendatore, Professore, Direttore... A chi non lo conosce può
sembrare un megalomane, ma non è così. TUT
PËR DON BÒSC!. È solito dire: Tutto
per Don Bosco!. Vuole solo far onore a Don Bosco, ecco
tutto.
Figura geniale, curiosa, strana, semplice e furba ad un tempo.
Lultima stranezza la fa prima di morire: lascia un annuncio
di sua morte, autografo, da inviare ai suoi più cari amici.
Il 26 maggio 1928 Giovanni Garbellone muore; aveva 69 anni.
Don Ceria nel I vol. degli Annali della Società Salesiana
dice che le sue benemerenze sorpassano quasi i limiti del credibile.
Il tipo più rappresentativo di questa categoria
(Salesiano Coadiutore) fu senza dubbio il notissimo Garbellone,
le cui molteplici benemerenze, specialmente nellOratorio
Festivo di Valdocco, sorpassano quasi i limiti del credibile,
come sanno ancora molti Salesiani e non Salesiani. Eppure in
ambiente diverso e con Superiori daltro genere sarebbe
stato considerato quale uomo di poco o niun conto (pag.
710).
Incredibili le sue stranezze, come quella di far suonare nella
banda le ocarine, i flauti di canna, le trombette ad acqua...!
Incredibili le onorificenze che elargisce con solennità
ai benefattori; spesso non sono altro che il diploma di Cooperatore,
che egli regala al patrono della festa, alla quale è stato
invitato con la banda, facendolo piovere dallalto come
se si trattasse di una commenda pontificia, e magari fregiando
il petto del neo-eletto con una medaglia, una semplice medaglia
di Maria Ausiliatrice! Incredibile nei titoli di cui si fregia
e delle mirabolanti cose che racconta di sé; ma incredibile
anche nel salvare situazioni insperate e nelladoperarsi
per compiere fedelmente doveri difficili e complicati...
A tanti anni di distanza, ci sembra una figura da leggenda, da
fioretti, e le cose narrate di lui ci sembrano inventate.
Invece egli è stato un uomo semplice e buono, nel cui
cuore balzàno e bizzarro Don Bosco ha saputo scoprire
una gemma tanto preziosa! Se qualcosa spicca di più nella
sua molteplice attività e interessante figura è
certo lardore di unanima tutta dedicata allapostolato
dellOratorio Festivo e allinsegnamento del Catechismo.1
Don Mario Morra
1 Libera rielaborazione
da Il Salesiano Coadiutore, maggio-giugno 1951.
IMMAGINI:
1 Giovanni GArbellone, salesiano coadiutore
2 Garbellone con alcuni ex allievi dell0Oratorio
Festivo di Don Bosco
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2004-8
VISITA Nr.