NOTIZIE SUL
VENERABILE ZEFFIRINO NAMUNCURA'
L11 maggio
2005 si sono compiuti cento anni dalla morte, avvenuta nellOspedale
dei Fatebenefratelli in Roma, del Ven. Zeffirino Namuncurà,
figlio dellultimo Re (Cacico) della Pampa argentina, alunno
dei Missionari Salesiani. Con loccasione si sono intensificati
i lavori degli esperti per portare avanti la Causa della sua
Beatificazione, ormai prossima dato che lesame del miracolo
richiesto, è già stato concluso in modo positivo
nella Diocesi argentina, ed allesame della Commissione
di Roma.
Noi desideriamo portare a conoscenza dei lettori della Rivista
Maria Ausiliatrice alcuni documenti che si trovano nellarchivio
del Centro di Documentazione.
Zeffirino nasce il 26 agosto
1886 a Chimpay, in Patagonia, sesto di dodici figli, da Manuel
Namuncurà, ultimo Re (Cacico) della Pampa, e dallaraucana
Rosaria Burgos. Don Domenico Milanesio, uno dei primi missionari
salesiani nellArgentina, nel 1888 lo battezza con il nome
di Zeffirino.
Della madre conosciamo solo
il nome ed il cognome e che fu una delle mogli del poligamo Cacico;
araucana di nazionalità Cilena, mentre il Cacico
era della razza dominante della Patagonia argentina meridionale.
Noi abbiamo la fortuna di avere
una fotografia della Mamma di Zeffirino, scattata nel 1938 accanto
a Don Pietro Pasino, Procuratore entusiasta della Causa di Beatificazione
sia da Missionario a Fortin Mercedes (Argentina), sia da Borgo
San Martino, suo paese natale.
La fotografia è stata
inviata a Don Lodovico Zanella da Don Pasino, e ritrae lui con
la Mamma di Zeffirino, dai chiari lineamenti indigeni, scattata
sulla Cordigliera delle Ande.
Il 5 maggio del 1884 il Cacico
Namuncurà deve arrendersi allesercito argentino
del Generale Roca ed accontentarsi del territorio di Chimpay
con il grado di Colonnello onorario. Volendo però fare
del figlio prediletto il futuro capo e tutore dei diritti dei
Pampas araucani dellEst, decide di dare a Zeffirino unistruzione
superiore che lo renda alla pari con i bianchi. Per questo nel
1897 lo invia alla Scuola governativa «El Tigre»
di Buenos Aires.
A quella scuola Zeffirino non
si trova, muore di nostalgia; dietro consiglio ed aiuto dellex
Presidente della Repubblica Argentina, Luis Sàenz Peña,
passa al Collegio Salesiano «Pio IX» dove incontra
Mons. Giovanni Cagliero, allora Vicario Apostolico della Patagonia,
ed in seguito Cardinale, il quale nel 1904 lo conduce in Italia,
a Torino e a Roma.
Il 28 settembre Zeffirino ha
la fortuna di essere ricevuto in udienza privata dal Papa San
Pio X. È al colmo della gioia, legge un breve indirizzo
al Santo Padre e gli fa omaggio di un Quillango,
un vestito in pelle di Guanaco, proprio della sua gente.
Nonostante il clima mite di
Frascati Villa Sora, dove riprende gli studi, il suo stato di
salute si aggrava, ed è costretto al ricovero nellospedale
dei Fatebenefratelli dellIsola Tiberina, dove muore la
mattina dell11 maggio 1905. Sepolto nel Cimitero del Verano,
(sez. 38, fila 20) vi rimane fino al 1924 quando la salma viene
riportata in patria a Fortin Mercedes.(nota 1)
Con la imminente beatificazione,
Zeffirino diventa insieme alla Beata Laura Vicuña modello
di santità per la gioventù latino americana, nello
spirito di San Giovanni Bosco.
Don Mario Morra
1 Francesco Tomasetti,
Articoli di prova testimoniale per il processo informativo del
servo di Dio Zeffirino Namuncurà, alunno della Pia società
di San Giovanni Bosco, Roma, Tip. Guerra e Belli, 1944.
IMMAGINI:
1 Rara fotografia di Zeffirino Namuncurà,
modello di santità per la gioventù latino americana.
2 Padre Pedro Pasino,
promotore della causa di beatificazione, accanto alla mamma di
Zeffirino, nel 1938.
3 Zeffirino
Namuncurà in udienza dal Papa Pio X, il 27 settembre 1904,
in cui il Papa, dandogli la sua benedizione gli disse: «Che
il Signore ci aiuti a mettere in pratica ciò che hai chiesto:
convertire a Gesù Cristo tutti i tuoi fratelli della Patagonia».
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2006 - 4
VISITA Nr.