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 I PAPI DELLA PRIMA META' DEL 2° SECOLO

 Sant’Evaristo (97-105)


Nella serie dei Papi, dopo San Clemente, troviamo, ai tempi dell’Imperatore Traiano, San Evaristo nativo di Betlemme.

A lui spetta il merito di aver attuato la prima organizzazione della Chiesa di Roma assegnando ai Presbiteri i rispettivi Titoli e di aver ordinato sette Diaconi con il compito di coadiuvare il vescovo nella predicazione.

Muore martire ed è sepolto in Vaticano presso il corpo di San Pietro.

La sua festa è fissata dal Martirologio romano il 29 ottobre.

Sant’Alessandro I (105-115)


Poche sono le notizie che lo riguardano. È detto di nazionalità romana: «natione romana, ex patre Alexandro, de regione caput Tauri» che corrisponde alla V regione Augustea.

Muore martire, insieme al Presbitero Evenzio ed il Diacono Teodulo, ed è sepolto sulla via Nomentana, al settimo milio, non lontano dalla città.

San Sisto I (115-125)


Romano di nascita, figlio di un certo Pastore della regione di via Lata.

A lui sono attribuite alcune norme liturgiche: solo i chierici possono toccare i vasi sacri, il popolo si unisca al sacerdote nel canto del Sanctus prima del Canone.

Il Martirologio Romano lo ricorda come martire il 6 aprile, ma nell’edizione del 1922 il suo nome è trasferito al 3 aprile. Recenti e accurati studi archeologici suppongono il suo sepolcro nella cattedrale di Alatri.

San Telesforo (125-136)


Di origine greca, o quanto meno nativo della Magna Grecia, succede a Papa Sisto nella cattedra di Roma per undici anni, tre mesi e venti giorni. Muore martire.

A lui è attribuita l’istituzione della Messa di mezzanotte di Natale, il digiuno della Quaresima, il famoso canto Gloria in excelsis Deo ed altre norme liturgiche.

La sua festa è ricordata il 5 gennaio.

Sant’Igino (136-140)


A causa del nome grecizzante, fu ritenuto di origine greca, figlio di un filosofo di Atene.

Durante il suo pontificato si trasferirono a Roma dall’Oriente alcuni filosofi gnostici che suscitarono vivaci reazioni da parte del clero romano, che li costrinse a lasciare la città.

Sembra che abbia istituito gli Ordini minori, nella ordinazione dei Sacerdoti. Muore martire e la sua festa ricorre l’11 gennaio.

San Pio I (140-155)


Italiano originario di Aquileia, figlio di Ruffino, lotta e condanna contro gli eretici Valentino e Marcione che hanno scelto Roma, come centro per la propaganda delle loro dottrine gnostiche.

Sostiene invece l’apologista e filosofo cristiano San Giustino che in quegli anni insegna in Roma.

Fissa la celebrazione della Risurrezione del Signore, la Pasqua, in giorno di Domenica.

Nella casa delle matrone romane Prassede e Pudenziana, erige un battistero assai frequentato dai romani.

È condannato a morte insieme ad altri cristiani durante la persecuzione dell’imperatore Antonino. La sua festa è ricordata l’11 gennaio.

                                                                     
Don Mario Morra sdb



IMMAGINI:

1-4 Le cartoline raffiguranti i Papi sono state stampate a Genova dalla ditta Saiga Armanino. Il lavoro venne offerto a Pio X perché lo benedicesse.

  RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2008 - 7
 
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