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VALDOCCO | Centro Salesiano Documentazione Mariana | Torino-Valdocco, Italia SANT'ANICETO (155-166) Nasce ad Emesa, in Siria, figlio di Giovanni. Si impegna a fondo contro leresia degli gnostici Valentino e Marcione, ed è coinvolto nella discussione sulla data della celebrazione della Pasqua che in alcune Chiese dOriente è celebrata il Giovedì Santo, giorno in cui Gesù istituì lEucaristia, mentre nelle Chiese dellOccidente è celebrata la Domenica, giorno della Risurrezione del Signore. Per risolvere la questione, viene a Roma San Policarpo, vescovo di Sirme e discepolo di San Giovanni apostolo. Si accordano su tante questioni, ma non sulla questione della data della Pasqua. Policarpo si rifà alla tradizione ricevuta da San Giovanni, mentre Aniceto si riferisce alle decisioni prese dai suoi predecessori. La questione
non è risolta, ma i due si lasciano in buona amicizia. San Sotero (166-175) Nativo di Fondi, in provincia di Latina, è figlio di Concordio. SantEusebio
di Cesarea riporta un brano di una lettera di San Dionigi, vescovo
di Corinto, che ringrazia Sotero per i doni ricevuti e loda «la
sua carità e la sua benevolenza verso tutti» (Hist.
Eccl. IV, 23). Più tardi le sue reliquie sono trasferite nel Cimitero di San Callisto e quindi nellantichissima chiesa romana dei Santi Silvestro e Martino. SantEleuterio (175-189) Greco di Nicopoli, è figlio di un certo Abbondio o Abbondanzio. Il suo pontificato, al tempo dellImperatore Comodo, può dirsi pacifico per la tregua accordata ai cristiani, dopo tante persecuzioni, da questo imperatore. La pace e la tranquillità vengono però minacciate da un movimento ereticale ad opera di Montano, dal quale prende nome di Montanismo, che inizia in Frigia, per cui è chiamato anche Eresia dei Frigi. È un movimento di riforma spirituale della Chiesa, di natura piuttosto ascetica che dottrinale, che tende a riportare nella Chiesa lo spirito primitivo del cristianesimo. Quando però inizia a diffondersi in Occidente, porta rischi di divisione sempre più gravi. Papa Eleuterio,
dietro consiglio anche di SantIreneo, allora semplice prete
a Lione, assume a questo riguardo un atteggiamento di vigilante
prudenza, che lo porta a non pronunciare alcuna condanna, prima
che sia chiarito il senso ereticale di questa dottrina. San Vittore I (189-199) Nativo dellAfrica, ha un pontificato di circa dieci anni, e precisamente di nove anni, due mesi e dieci giorni. Egli passa alla storia come «il più energico dei papi del II secolo», soprattutto per la questione della celebrazione della Pasqua in giorno di Domenica. La Chiesa fin dagli inizi ha eliminato le feste del calendario giudaico, dedicando come giorno della settimana consacrato a Dio, non il Sabato, ma la Domenica, proprio perché ricorda la passione e la Risurrezione di Cristo. Papa Vittore convoca diversi Sinodi, anche in paesi lontani come la Mesopotamia e la Gallia, per risolvere la questione. La maggior parte delle Chiese accetta lusanza romana di celebrare la Pasqua nel giorno di Domenica, mentre altre, soprattutto in Oriente, sostengono di voler celebrare la Pasqua «secondo la tradizione apostolica, nel decimoquarto giorno della luna di marzo». Il Papa vorrebbe
scomunicare le chiese dissidenti, ma SantIreneo (il suo
nome significa infatti pacifico!) lo esorta alla pacificazione,
ricordandogli che le discordanze, a proposito della celebrazione
della Pasqua, sono state tollerate dai pontefici che lo hanno
preceduto, e non devono determinare lesclusione dalla comunità
cristiana. Vittore è venerato come Martire il 28 luglio.1 1 Battista
Mondin, Nuovo Dizionario Enciclopedico dei Papi, storia e insegnamenti,
Roma, Città Nuova 1995, Nuova Edizione, aprile 2006. RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2009-1 |