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  Centro Salesiano Documentazione Mariana   |  Torino-Valdocco, Italia
 I PAPI DELLA SECONDA META' DEL 4° SECOLO

San Liberio (352-366)

Liberio, diacono romano, è chiamato a succedere a Papa Giulio il 17 maggio del 352. Il suo pontificato è gravemente turbato dalla eresia ariana che diventa sempre più grave a causa dell’ingerenza negli affari della Chiesa dell’imperatore Costanzo che sostiene gli Ariani e cerca di imporre la loro dottrina sia in Oriente che in Occidente attraverso concili e sinodi.
Nel 353 Papa Liberio convoca un sinodo in cui prende apertamente le difese di Atanasio, Vescovo di Alessandria. L’imperatore però, abusando del suo potere e del suo prestigio, impone la condanna di Atanasio sottoscritta purtroppo anche dai legati del Papa. Seppe opporsi solo Paolino Vescovo di Treviri che fu mandato in esilio in Frigia dove muore.
Per aver rifiutato di condannare Atanasio, Papa Liberio è inviato in esilio in Tracia dove viene affidato ad un Vescovo ariano. Intanto a Roma l’imperatore autorizza l’elezione del suo sostituto l’arcidiacono Felice che diventa così il terzo antipapa.
Nonostante le controversie, l’esilio e le aspre lotte, Papa Liberio lascia alla storia la costruzione della Basilica Liberiana oggi conosciuta come Basilica di Santa Maria Maggiore, la prima dedicata alla Madre del Salvatore a ricordo del Concilio di Efeso del 431.
Liberio muore il 24 settembre 366 ed è sepolto nel Cimitero di Priscilla.

San Damaso (366-384)

Nel momento in cui Papa Liberio è cacciato in esilio dall’imperatore Costanzo, Damaso resta fedele al Papa legittimo ricusando la validità della elezione dell’antipapa Felice II.
Alla morte di Liberio, l’elezione di Damaso a Vescovo di Roma è duramente avversata, anche con l’uso delle armi, dal presbitero Ursino.
Inoltre il suo pontificato è assai travagliato dal propagarsi dell’eresia ariana. Sua preoccupazione è soprattutto quella di affermare la fede del Concilio di Nicea anche in Oriente. Per questo cerca di far destinare alla cattedra di Costantinopoli il Vescovo Gregorio di Nazianzo, dalla dottrina sicura.
Buon cultore delle scienze e delle lettere Papa Damaso è un valente scrittore, autore di molte iscrizioni in versi per le Catacombe, tra le quali il carme in onore di Sant’Agnese.
Alla sua grande sensibilità per il mondo della cultura si deve l’incarico da lui affidato a San Girolamo, che fu per qualche anno suo segretario personale, di curare la revisione delle traduzioni latine della Bibbia.
Damaso muore all’età veneranda di 80 anni ed è sepolto nella Basilica di San Lorenzo detta poi “in Damaso” da lui stesso fatta costruire.

San Siricio (384-399)

Alla morte di Papa Damaso è eletto all’unanimità Vescovo di Roma Siricio, romano di nascita, dai tempi di Liberio a servizio della Chiesa romana. L’imperatore Valente II ratifica la sua elezione con un rescritto.
Durante il pontificato di Damaso si attenua la diffusione dell’eresia ariana, e si afferma la spiccata personalità di Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano, che tiene le relazioni con i Vescovi d’Oriente e convoca importanti sinodi interregionali.
Nella storia della Chiesa il nome di Papa Siricio è legato in modo particolare alla prassi giuridica: è lui infatti che inizia il grande sistema delle decretali.
Durante il suo pontificato a Roma vengono eseguiti importanti lavori: le Chiese di San Clemente e di Santa Pudenziana sono ampliate e trasformate in Basiliche a tre navate; a San Paolo fuori le mura viene abbattuta la primitiva Chiesa costantiniana e ne viene costruita una nuova imponente a cinque navate, invertendone l’orientamento.
Papa Siricio muore il 26 novembre 399 ed è sepolto nella Basilica di San Silvestro.

Sant’Anastasio I (399-401)

Romano di origine, è chiamato a reggere la Chiesa di Roma dopo la morte di Papa Siricio. Il suo breve pontificato è ricordato in modo particolare per la condanna di Origene (185-254), massimo luminare della teologia greca.
Papa Anastasio combatte con energia anche la dottrina donatista nelle province settentrionali dell’Africa e ratifica le decisioni del Concilio di Toledo del 400, restituendo alle loro sedi diversi Vescovi.
Muore il 19 dicembre 401 ed è sepolto sulla via Portuense.
                                                                                         
Don Mario Morra sdb

     RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2009 - 10
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