S. Innocenzo
I (401-417)
Nato
ad Albano, é eletto Pontefice nel 401 ed é consacrato
il 22 Dicembre dello stesso anno. Nel suo pontificato si intrecciano
vicende drammatiche sul piano politico, come il sacco di Roma
da parte dei barbari, e sul piano teologico, come il confronto
con l'eresia pelagiana. Papa Innocenzo si rivela in ogni caso
con fermezza e cosciente decisione secondo la concezione del
primato del Vescovo di Roma.
Sul piano politico l'impero di occidente sta franando sotto l'urto
impetuoso delle popolazioni barbariche che rompono le barriere
occidentali e settentrionali. I Vandali invadono la Gallia, la
Spagna e successivamente l'Africa. I Visigoti invadono l'Italia
e giungono fino a Roma che stringono di assedio per vari mesi.
Il Papa riesce a concludere con il loro capo Alarico una tregua,
accettando la condizione di recarsi in ambasciata a Ravenna presso
l'imperatore Onorio, per ottenere terre ai Goti e poteri al loro
Re.
Mentre il Papa si trova a Ravenna, il 24 Agosto 410 Alarico conquista
Roma e la saccheggia orrendamente per tre giorni.
Papa Innocenzo muore il 12 Marzo 417 ed é sepolto con
Anastasio sulla via Portuense.
S. Zosimo
(417-418)
Greco
di nascita, è eletto successore di Innocenzo I ed é
consacrato il 18 Marzo 417. Il suo pontificato, di breve durata,
è profondamente turbato dalla eresia pelagiana che continua
a persistere nonostante le ripetute condanne del Concilio di
Cartagine (411) e di Milevi (416).
Muore il 26 Dicembre 418 ed é sepolto nella Basilica di
San Lorenzo sulla via Tiburtina.
S. Bonifacio
I (418-422)
Alla
morte di Papa Zosimo, il clero romano profondamente diviso chiama
a succedergli l'arcidiacono Eulalio, ma il giorno successivo
la maggioranza del clero, con l'approvazione del popolo, nomina
Vescovo di Roma Bonifacio I.
Confermato dall'imperatore Onorio, Papa Bonifacio in tutto il
suo operato dà prova di un alto senso di responsabilità
e di grande prudenza, rimediando prontamente ad alcuni errori
commessi nel passato.
Bonifacio muore a Roma il 4 Settembre 422 ed é sepolto
nel cimitero di Massimo sulla via Salaria, vicino alla tomba
di Santa Felicita, in onore della quale aveva eretto un oratorio
sul cimitero che porta il suo nome.
S. Celestino
I (422-432)
La sua elezione alla cattedra di Pietro non incontra ostacoli
e difficoltà. Il popolo ed il clero lo proclamano Papa
il 10 Settembre 422.
Celestino si dimostra profondo conoscitore dei problemi della
Chiesa ed attende con fermezza e saggezza alla riforma disciplinare
e dottrinale della comunità cristiana.
E' il primo Papa che agisce
fermamente contro il pelagianesimo.
Sotto il suo pontificato però
sorge l'eresia di Nestorio, patriarca di Costantinopoli, che
sostiene esserci in Gesù Cristo due persone, quella umana
e quella divina.
A dirimere la questione viene
convocato il Concilio di Efeso (431) che dichiara con precisione:
in Gesù Cristo vi sono due nature (umana e divina), una
sola persona (quella divina), la Madonna é Madre di Dio.
Celestino muore il 27 Luglio 432 ed é sepolto nel cimitero
di Priscilla.
S. Sisto
III (432-440)
Romano,
é eletto all'unanimità come successore di Papa
Celestino il 27 Luglio 432. Suo impegno primario é quello
di garantire la pacifica accettazione delle conclusioni del Concilio
di Efeso da parte
di tutta la Chiesa, sia in Oriente che in Occidente.
Il Concilio di Efeso aveva segnato una grande conquista teologica
con la duplice definizione della persona di Cristo e della maternità
divina della Vergine Maria, ma aveva prodotto una perdita sul
fronte dell'unità della Chiesa.
Papa Sisto, dopo la sua elezione,
si mette al lavoro per ristabilire la pace e la riunione nella
Chiesa Orientale tra il Patriarca di Alessandria ed il Patriarca
di Antiochia.
Il nome di Papa Sisto é
legato a due splendidi monumenti religiosi da lui eretti alla
memoria delle due definizioni teologiche del suo tempo: la Basilica
di Santa Maria Maggiore e il Battistero di San Giovanni in Laterano.
Muore il 29 Agosto 440 ed é sepolto in San Lorenzo sulla
via Tiburtina.
Don Mario Morra sdb