Giovanni VI (701-705)
Due mesi dopo la morte di Sergio I, è eletto alla cattedra
di Pietro, il 30 Ottobre 701, il Vescovo Giovanni VI di origine
greca.
Durante l'assedio
di Roma, da parte delle milizie dell'imperatore d'Oriente Giustiniano
II, il Papa impedisce al generale Teofilatto di usare la violenza
contro i romani, in parte con la persuasione e in parte col ricatto.
Muore l'11
gennaio 705 lasciando un buon ricordo del suo governo giusto,
saggio e pacifico ed è sepolto nel sagrato di San Pietro.
S. Gregorio
II (715-731)
Succede a Papa Costantino e la sua elezione è datata 19
Maggio 715.
E' un grande
Papa missionario. Come il suo predecessore Gregorio Magno, anche
lui promuove e incoraggia l'azione missionaria della Chiesa ed
è assecondato in questa opera da Bonifacio,
un monaco anglosassone, che porta a compimento la conversione
dei Germani.
Il Papa gli
conferisce ampie facoltà per il suo lavoro apostolico.
Bonifacio in
un primo tempo svolge la sua azione missionaria tra i Frisoni,
ma poi si rivolge direttamente ai Germani e le conversioni sono
subito numerose.
Gregorio II
è un uomo riflessivo, fermo nell'approvazione dei principi,
ma accondiscendente verso le persone.
Muore l'11 Febbraio 731, ed è sepolto nella Basilica di
San Pietro.
S. Gregorio
III (731-741)
Siriano di nascita, succede a Gregorio II nel marzo 731. Il suo
pontificato, come quello del predecessore, é turbato dalla
controversia iconoclasta (distruzione delle icone e immagini
sacre) nell'impero Bizantino, nella quale invoca invano l'intervento
di Carlo Martello.
Conferisce il pallio a Bonifacio in Germania, a Wilibaldo in
Boemia, ed a Beda in Inghilterra per la loro importante opera
missionaria.
Eletto per
acclamazione popolare, é l'ultimo Papa a richiedere il
riconoscimento della sua elezione al governatore bizantino.
Gregorio chiede all'Imperatore Bizantino Leone III Isaurico di
revocare l'editto di distruzione delle immagini sacre. Siccome
da parte di Leone non giunge alcuna risposta,
Gregorio, nel Novembre 731, riunisce un Sinodo, e scomunica i
demolitori di icone.
La reazione
dell'imperatore è violenta. Dopo un inutile tentativo
di sottomettere Roma, ricorrendo ad una spedizione navale che
viene travolta da una tempesta, l'imperatore confisca i beni
patrimoniali pontifici nell'Italia Meridionale e nella Sicilia.
Come uomo, Gregorio III é stimato da tutti per le sue
virtú e per la grande scienza; conosce bene il greco e
il latino, recita tutti i salmi a memoria, parla con grande eloquenza
unita all'arte di persuadere, ama la povertà, riscatta
gli schiavi, nutre le vedove e gli orfani, é molto favorevole
alla vita religiosa.
Accoglie con
grande ospitalità molti artisti orientali che fuggono
le persecuzioni iconoclaste. Ricostruisce e restaura molti Monasteri
e molte Chiese a Roma, tra cui la Basilica di S. Crisogono in
Trastevere e la Chiesa di S. Maria in Aquiro in Campo Marzio.
Gregorio III muore il 29 Novembre 741 ed é sepolto nella
Basilica Vaticana nell'oratorio che egli stesso ha eretto per
la custodia ed il culto delle reliquie.
S. Zaccaria
(741-752)
Zaccaria,
di famiglia greca, residente in Calabria, è eletto Papa
nel Dicembre 741, e succede a Gregorio III, senza richiedere
la conferma del governatore imperiale.
Il periodo del suo pontificato, é piuttosto difficile
per la Chiesa, con i Longobardi che premono alle porte di Roma;
per vario tempo é impegnato nel trovare un accordo con
il re longobardo invasore Liutprando.
Uomo mite e
pio, assai amato sia dal clero che dal popolo romano, Papa Zaccaria
convoca due Sinodi per confermare l'insegnamento dei suoi predecessori.
Il suo nome è legato al Monastero di Montecassino che
è da lui ultimato e personalmente consacrato.
Fa restaurare
il palazzo danneggiato del Laterano; abbellisce la Chiesa di
S. Maria Antiqua ai piedi del Palatino, ove ancora si conserva
il suo ritratto, eseguito quando era ancora vivente. Papa Zaccaria,
ultimo Papa greco, é un uomo di grande erudizione; a lui
si deve la traduzione dei 'Dialoghi' di S. Gregorio Magno, eseguita
per i Monasteri greci di Roma e d'Italia. Muore il 15 Marzo 752
a Roma ed è sepolto in S. Pietro.
Don Mario Morra sdb