S. Leone
III (795-816)
A Papa Adriano I, il 27 Dicembre 795, succede Leone III, prete
romano.
In segno di omaggio invia a Carlo Magno il decreto della sua
elezione, le chiavi della Confessione di San Pietro ed il vessillo
della città di Roma.
Nella sua risposta Carlo enuncia alcuni principi fondamentali
sui compiti del potere sacerdotale e del potere regale: "è
nostro compito con l'aiuto di Dio difendere all'esterno la Chiesa
di Cristo; il vostro compito, Padre santo, è quello di
Mosé, di alzare le braccia in preghiera e aiutare così
il nostro esercito".
L'elezione di Leone è aspramente contestata specialmente
dai parenti del defunto Pontefice che preparano contro di lui
un attentato. Sfuggito alla morte, deve difendersi da pesanti
accuse dei suoi nemici. Carlo alla fine di Novembre dell'800
viene a Roma, convoca un Concilio che si dichiara incompetente
a giudicare il Papa. In seguito a ciò Leone si dichiara
disposto a "purificarsi davanti all'assemblea dalle false
accuse".
La notte di Natale, durante la celebrazione della terza Messa,
Leone pone sul capo di Carlo, inginocchiato davanti all'altare
di San Pietro, una preziosa corona come simbolo della dignità
imperiale, tra le acclamazioni del clero e del popolo romano.
Leone III fonda la Scuola Palatina da cui deriverà in
seguito l'Università di Parigi.
Muore il 12 Giugno 816 ed è sepolto nella Basilica di
San Pietro.
Stefano
V (816-817)
Dopo la morte di Leone III sale alla Cattedra di Pietro con voti
unanimi Stefano V, il quale riceve la consacrazione episcopale
la domenica 24 Giugno 816.
Romano di famiglia
patrizia, è il primo Papa la cui elezione avviene dopo
la fondazione del Sacro Romano Impero.
Si reca in
Francia e, con la stessa corona usata per Costantino, incorona
nella Cattedrale di Reims, l'imperatore Ludovico e l'imperatrice
Ermengarda.
Rientrato a Roma in Ottobre, muore il 24 Gennaio 817 ed è
sepolto nella Basilica di San Pietro.
S. Pasquale
I (817-824)
Con elezione fulminea, lo stesso giorno della morte di Papa Stefano,
per evitare introduzioni esterne, viene elevato al soglio pontificio
Papa Pasquale I.
Durante il suo pontificato prosegue l'espansione della Chiesa
nei paesi del Nord Europa. Nell'822, di comune accordo con l'imperatore
Ludovico il Pio, invia un gruppo di monaci per l'evangelizzazione
della Danimarca e l'anno dopo della Svezia.
Fa restaurare la Chiesa di Santa Cecilia in Trastevere, costruire
quella di Santa Maria in Domnica e quella di Santa Prassede.
Muore l'11 Febbraio 824 ed è sepolto nella Chiesa di Santa
Prassede.
Eugenio
II (824-827)
Dopo non poche difficoltà, alla morte di Pasquale I, viene
eletto Eugenio II, Arciprete di Santa Sabina.
Ribadisce la validità delle decisioni del secondo Concilio
di Nicea che raccomanda la devozione verso le Immagini sacre
di Cristo, della Vergine e dei Santi.
Promuove l'attività missionaria nella Scandinavia, raccomandando
a tutti i figli della Chiesa Cattolica la missione in quella
regione di Anscario e dei suoi compagni.
Contribuisce notevolmente allo sviluppo della cultura del tempo
ordinando che nelle scuole dei vescovadi e delle parrocchie si
insegnassero con la fede anche le lettere e le arti liberali.
Eugenio adotta diverse misure per la cura dei poveri, delle vedove
e degli orfani, e in base a ciò riceve il soprannome di
"padre del popolo". Muore nell'Agosto del 827 ed è
sepolto nella Basilica di San Pietro.
Gregorio
IV (827-844)
Di nobile famiglia romana, già Cardinale in San Marco,
Gregorio IV viene eletto alla morte del suo predecessore Valentino,
il cui pontificato è durato solo quaranta giorni.
Di lui la storia ricorda soprattutto i suoi numerosi tentativi
di mediazione e di pacificazione tra l'anziano imperatore Ludovico
il Pio e i suoi figli Lotario, Ludovico e Pipino, ambiziosi e
ribelli.
Suoi meriti particolari sono l'appoggio alla missione in Scandinavia
del monaco Anscario al quale invia il pallio e gli importanti
restauri ed abbellimenti degli edifici sacri tra i quali alcuni
mosaici della Basilica del Laterano.
Per difendere Roma dagli assalti dei Saraceni fa fortificare
Ostia con il suo porto e costruisce la fortezza che dal suo nome
si chiama "Gregoriopoli".
Muore nel Gennaio 844 ed è sepolto nella Basilica di San
Pietro.
Sergio II
(844-847)
Alla morte di Gregorio IV, viene eletto, per acclamazione del
clero, popolo e nobiltà, Papa Sergio II.
Rimasto presto orfano, è educato da Leone III nella Scuola
del Laterano e sotto il pontificato di Gregorio IV giunge alla
carica di Arciprete della Chiesa romana.
La sua elezione è contestata dall'Arcidiacono Giovanni
che in seguito viene mandato in esilio.
Il pontificato di Sergio II passa alla storia per il terribile
sacco di Roma dell'846. I Saraceni, sbarcati ad Ostia, con un
imponente esercito di ben diecimila unità, riescono ad
impadronirsi agevolmente della capitale. La Basilica di San Pietro
e la Basilica di San Paolo fuori le mura sono selvaggiamente
saccheggiate: distrutte le Immagini sacre, trafitte con lance
le figure di Cristo, della Vergine Maria e degli Apostoli, rovinato
il bellissimo pavimento di San Pietro, strappate le lamine d'oro
e d'argento delle porte. Durante però il viaggio di ritorno
la loro flotta si imbatte in una violentissima tempesta e tutte
le navi colano a picco con i loro tesori. La triste sorte dei
predatori è attribuita alla mano vendicatrice di Dio.
Per il grande dolore e con animo esacerbato, Sergio muore il
27 Gennaio 847 ed è sepolto nella Basilica di San Pietro.
Don Mario Morra sdb
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