LA BIBLIOTECA DEL CENTRO MARIANO
Con un certo coraggio, ed un po’ di incoscienza, alla fine di dicembre 1998 abbiamo iniziato la schedatura e la catalogazione a computer dei numerosi libri della Biblioteca del Centro di Documentazione Mariana che calcolavamo oltre i 15 mila. Dopo quasi tre anni di lavoro, in condizioni precarie di mano d’opera (una signora volontaria, a tempo libero, e per tre mesi due obiettori, a tempo parziale) abbiamo superato la quota di 13 mila volumi schedati, catalogati e sistemati in appositi scaffali “Compact”, acquistati anche con il contributo della Regione Piemonte. Rimangono ancora da sistemare i non pochi libri di pietà e di devozione popolare.
Ora siamo in grado però di dare uno sguardo d’insieme alla mole della Biblioteca ed analizzare i volumi che essa possiede, suddivisi almeno nelle grandi date di edizione.
Il volume più antico, il decano possiamo dire della Biblioteca del Centro, porta la data del 1490. • Summula Ioannis de Monte super Petrum Hispanum, edizione Veneziana a cura di Peregrinus Bononiensis - Anno domini MCCCCXC die vero XX Julii. È un commento di Giovanni da Monte, teologo della famosa scuola parigina, sulla logica di Pietro Hispano, (poi Papa Giovanni XXI) secondo il pensiero del filosofo Giovanni Scoto. Il volume, anche se il suo contenuto molto specifico non è oggi di particolare interesse, è alquanto raro. Non risulta infatti quest’opera nel catalogo del British Museum – che ne cita altre dello stesso stampatore Peregrinus de Pasqualibus bononiensis – né nello Stillwell (incunaboli in USA). Il volume manca della prima pagina e necessita di restauro, pur essendo ancora in discrete condizioni.
Tra le edizioni del 1500 (sono ben 14) ricordiamo: la • Bulla S. D. N. D. Pii Divina Provida Papæ Quinti Extensionis omnium privilegiorum Ordinibus Mendicantium per S. Sanctitatem concessorum cum eorum nova concessione... Romæ MDLXVII, Anno Secundo. È la Bolla con la quale il Papa S. Pio V, il 15 agosto del 1567 estende i Privilegi degli Ordini Mendicanti alla Congregazione Lateranense dei Canonici Regolari di S. Agostino. È un fascicoletto di 18 pagine, con copertina in cartapecora, legate da sigillo, stampate a Roma presso “Eredi di Antonio Bladi, impressore”.
Sette volumi trattano della Madonna: • Lauretanæ Virginis Historia del 1531, una delle più antiche storie della Santa Casa di Loreto (pagg. 22); • Rosario della Sacratissima Vergine Maria madre di Dio, nostra Signora, “dalle opere del R. P. F. Luigi di Granata de l’Ordine de Predicatori, raccolto per il R. P. F. Andrea Gianetti da Salò dello stesso Ordine e Provinciale di Terra Santa, nuovamente ristampato, e di vaghe figure ornato et abbellito, in Venetia appresso Giovanni Varisco, 1582” (pagg. 276); • De vita et laudibus Deiparæ Mariæ Virginis, Meditationes quinquaginta del P. Francisco Costero, stampato “in Venetia presso Io. Bapt. Bonfadino, 1588” (pagg. 446, formato tascabile); • Vita di Maria Vergine e di S. Giovanni Battista, “scritta dal Padre Abate Don Silvano Razzi Camaldolense e da lui di nuovo rivista e ampliata, in Fiorenza per Filippo Giunti, 1590” (pagg. 220 già restaurato); • Vita Beatissimæ Virginis, 16 incisioni di Emilia Orsini, “monaca benedettina del Convento di S. Ambrogio in Roma, 1590”; • Il Rosario, ovvero Salterio della Sacratissima Vergine e Meditazioni dei quattro Novissimi: ogni pagina reca la raffigurazione dell’episodio del singolo Mistero del Rosario con una breve meditazione e l’indicazione di una virtù da praticare. Stampato a Napoli nel 1591 (pagg. 28); • Delle meditazioni sopra le sette festività principali della B. Vergine le quali celebra la Chiesa. Parte quarta, “con le Profezie e Figure del Vecchio Testamento e con i documenti che dall’Evangelo si cavano”, del P. Vincenzo Bruno, editato in Genova per gli Eredi di Girolamo Bartoli nel 1596 (pagg. 148, formato tascabile).
Nel campo biblico, del 1535 è il volume delle • Concordantiæ Maiores Sacræ Bibliæ stampato a Lione presso Seb. Gryphium: volume in 8°, già restaurato, suddiviso in due parti: Concordanze maggiori della S. Bibbia, e Concordanze delle parti e delle espressioni indeclinabili di tutta la Bibbia.
Sulla vita dei Santi: • Legendario delle vite di tutti li Santi approbati da la S. Romana Chiesa, “tradotto in buona lingua vulgare, comune, et toscana dal rev. Don Nicolò Manerbio”; volume in 8°, rovinato, stampato in Venezia presso Girolamo Scotto nel 1562 (pagg. 842): ultimo Santo di cui parla è S. Nicola da Tolentino. • Flos Sanctorum, seconda parte, “scritto da Alfonso di Villegas, e terminato il 1° novembre 1582 a Toledo” (pagg. 676): volume in 8°, incompleto; l’ultima vita scritta è quella di S. Lazaro Mendico (mendicante).
Nell’area della Teologia e Spiritualità, del 1586 è il volume • Aureum Sacræ Theologiæ Rosarium, Tomus tertius, compendio di Teologia tratto dalla dottrina di S. Tommaso, S. Bonaventura e degli altri sacri dottori, utile agli studiosi, ai predicatori ed ai curatori d’anime, dedicato a Papa Sisto V. Volume in 8°, rovinato, stampato a Venezia nella Officina di Damiano Zenario (pag. 248). Imponente come mole, è la • Vita di Giesu Christo nostro Redentore “scritta da Landolfo di Sassonia dell’Ordine Certosino et fatta volgare da M. Francesco Sansovino”. È un volume in 4°, di pagine 496, molto rovinato, suddiviso in due parti, nelle quali “con pia et santa dottrina si espongono con facilità gli Evangelii che corrono tutto l’anno”, utile ai predicatori, ai parrocchiani ed ad ogni cristiano che desideri vivere secondo la santa fede cattolica. È pubblicato “in Vinegia presso Altobello Salicato, 1589 alla Libraria della Fortezza”.
Onora poi la nostra Biblioteca, • Dante con l’espositione di M. Bernardino Daniello da Lucca, “sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio, & del Paradiso; nuovamente stampato, & posto in luce con privilegio dell’Illustrissima Signoria di Venetia per anni XX”. È la Divina Commedia ampiamente commentata ed editata “in Venetia, appresso Pietro da Fino, 1568”. Volume in 8°, restaurato (pagg. 717).
Corona il nostro patrimonio del 1500, una • Pergamena di Carlo V “Divina providentia Imperator Romanorum etc.” che concede potere ed autorità in Bologna a “Petrus de Toledo Marchio Villafranchi”; è datata 20 dicembre 1534 e misura 66u58 cm.
                                                                               Don Mario Morra
                                                                                 (Continua)
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2001-9
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