LA MEDAGLIA MIRACOLOSA
NEL MUSEO MARIANO
La devozione allImmacolata
della Medaglia Miracolosa è presente in modo considerevole
nel Museo Mariano. Numerose
sono le Immaginette, italiane ed estere, anche pregiate, che
rappresentano lImmacolata in diverse forme: con i raggi
e la corona, con i raggi senza la corona, circondata da gigli
o da rose, con la Medaglia Miracolosa, ecc.; tutte molto belle
che favoriscono la devozione.
Una statua alta 80 cm (foto
pag. 38), in terracotta colorata, è preziosa non tanto
per la bellezza delle forme, quanto per la sua età che
lavvicina allepoca delle apparizioni. Infatti è
databile nella seconda metà dell800, e le apparizioni
della Madonna a Santa Caterina Labouré sono del 1830.
Caratteristici sono poi due Quadrifondi di dimensioni diverse
(cm 75u105 uno, e cm 60u75 laltro) che rappresentano lImmacolata
nel tipico atteggiamento, con le braccia abbassate e con i raggi
che si dipartono dalle mani; il volto è tratto da una
bella litografia ed il corpo è rivestito di seta bianca
con manto azzurro, ricamata e punteggiata in oro; il capo ricoperto
da un velo di tulle bianco, con
la corona, è circondato dalle 12 stelle; i piedi poggiano
sulla sfera del mondo, sostenuto da nuvole in carta stagnola,
e schiacciano la testa dellinsidioso serpente.
Rose e gigli di seta, in rilievo,
completano la decorazione del quadro, sullo sfondo del quale
campeggia, a caratteri dorati, linvocazione: O Maria
Concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi
(foto pag. 39). Nel quadro più grande sono incastonate,
nellornamentazione, le reliquie di San Benigno, di San
Clemente, di Santa Colomba, di San Bonifacio, di San Massimino
e di San Giusto. Entrambi i quadri sono stati confezionati da
Suor Giuseppa Ceresa (parente di Don Pietro Ceresa?), Figlia
della Carità e donati luno al Dott. Carlo
Rocchietti, presidente, nel 50° di fondazione dellAssociazione
delle Figlie di Maria, il 2 febbraio 1909; laltro
donato al Novello Teologo Don Antonio Minellono, il 15
maggio 1910.
Collegati con la Medaglia Miracolosa sono lo Scapolare Verde
del Cuore Immacolato di Maria, e lo Scapolare Rosso della Passione,
ossia del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore amantissimo
ed addolorato della Beata ed Immacolata Vergine Maria.
L8 settembre del 1840,
a dieci anni dalle apparizioni della Madonna a Santa Caterina
Labouré, suor Giustina Bisqueyburu, giovane novizia delle
Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, in
Rue du Bac, in una visione vede la Madonna con nella mano destra
il suo cuore sormontato da fiamme,
e nellaltra una specie di Scapolare di stoffa verde; su
una parte, lImmagine di Maria che tiene nelle mani il suo
Cuore trafitto e sullaltra parte un cuore trafitto da una
spada tutto acceso di raggi più brillanti del sole e trasparenti
come cristallo.
Il cuore è circondato
dalla scritta: «Cuore Immacolato di Maria, pregate per
noi, adesso e nellora della nostra morte». Una voce
interna le dice che questa immagine dovrà contribuire
alla conversione dei peccatori e procurare loro una buona morte;
la faccia eseguire al più presto e la distribuisca con
fiducia.
Sei anni dopo, il 26 luglio
1846, unaltra Figlia della Carità, suor Luigia Apollina
Andriveau, in visione vede sullaltare Nostro Signore, vestito
di rosso con il manto blu, che tiene nella mano destra uno Scapolare
rosso: su di una facciata è raffigurato Gesù in
croce circondato dagli strumenti della Passione e dalla scritta:
«Santa Passione di Nostro Signor Gesù Cristo, Salvateci!»,
sullaltra è impressa limmagine dei sacri Cuori
di Gesù, incoronato di spine, e di Maria, trapassato dalla
spada; fra i due cuori una croce ed attorno la scritta: «Sacri
Cuori di Gesù e Maria, proteggeteci!» Nel 1847,
il Papa Pio IX approva lo Scapolare, lo arricchisce di indulgenze
ed autorizza i Preti della Missione a benedirlo e diffonderlo.
Don Mario Morra
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2003-10
VISITA Nr.