MESSINA:
DEVOZIONE
ALLA MADONNA DELLA LETTERA
La devozione alla Madonna
della Lettera è caratteristica della Città di Messina,
ed è avvalorata da una antichissima tradizione. Avendo
accolto con grande entusiasmo lannuncio del Vangelo predicato
da S. Paolo nei suoi viaggi apostolici, gli abitanti di Messina
ardono dal desiderio di conoscere personalmente la Gran Madre
di Dio, e mettersi sotto la sua protezione. Pensano quindi di
inviare una loro delegazione a Gerusalemme con una lettera, nella
quale professano la loro fede e chiedono la protezione di Maria.
Nellanno 42, S. Paolo in persona accompagna la delegazione
e la presenta alla Madonna, la quale laccoglie con materna
bontà ed, in risposta della missiva, invia ai Messinesi
una sua Lettera, scritta in ebraico. In essa Maria loda la loro
fede,
gradisce la loro devozione, ed assicura loro la sua perpetua
protezione. Così termina la Lettera: Benediciamo
voi e tutta la cittadinanza ed assicuriamo la nostra perpetua
protezione. Da allora cresce grandemente la devozione dei
Messinesi verso la Madonna; è eretta una chiesa, poi ampliata,
sulla porta della quale viene scritta in lettere greche la frase:
Velox ad audiendum (Pronta ad ascoltare) a significare
come nel corso dei secoli Maria sia stata maternamente presente
non solo nellaccogliere le domande degli abitanti di Messina,
ma molte volte anche nel prevenirle.1
Nella ricostruzione del vecchio Campanile, dopo il terremoto
del 1908, la scena è riprodotta in modo spettacolare.
Al suono delle campane a mezzogiorno nella loggia del quarto
piano si animano personaggi alti due metri. Davanti al trono,
sul quale siede la Madonna con il Bambino, appare dapprima un
Angelo con una palma nella sinistra e nella destra una lettera
che porge alla Madonna; quindi viene S. Paolo che si china davanti
al trono ed introduce lambasceria; il primo Ambasciatore
si china come S. Paolo, viene benedetto e consegna la lettera;
quindi sfilano tutti gli altri Ambasciatori che si chinano davanti
al trono e sono a loro volta benedetti. Al termine della sfilata
la Madonna benedice la Città ed il Popolo di Messina.
È interessante scoprire le tante raffigurazioni della
Madonna della Lettera, riportate nel volume del Rev. Padre Placido
Samperi, messinese, della Compagnia di Gesù, Iconologia
della gloriosa Vergine Madre di Dio Maria Protettrice di Messina
divisa in cinque Libri ove si ragiona delle Immagini di
Nostra Signora che si riveriscono nei Templi, e Cappelle più
famose della Città di Messina, edito in Messina, appresso
Giacomo Mattei, stampatore camerale, 1644, anteriore di
molti secoli al terribile terremoto del 1908, che si trova nella
Biblioteca del nostro Centro di Documentazione.
La
prima la troviamo nella Cappella del Palazzo del Senato, opera
del pittore messinese Antonino Barbalonga, nella quale la Madonna,
circondata da Angeli, è rappresentata mentre con la mano
destra alzata benedice gli Ambasciatori, presentati da S. Paolo,
e con la sinistra consegna loro la lettera. Un altro quadro si
trova nella chiesa del Monastero di S. Paolo, dove è custodita
con grande devozione. La Madonna vi è raffigurata non
seduta in trono, ma in piedi mentre viene incontro agli Ambasciatori
per consegnare loro la lettera. Un quadro simile lo troviamo
anche nella chiesa de Fanciulli dispersi cioè
abbandonati, anchessi raffigurati nel dipinto.
Più interessante ed originale è limmagine
della Madonna della lettera nella chiesa di S. Nicolò
de Greci. Tra tanti quadri raffiguranti la Madonna, tutti
antichi e bisognosi di restauro, ve nè uno al quale
nessuno dà importanza. Il pittore Paolo Savola,
che già ha restaurato gli altri quadri, per la devozione
che porta alla Madonna, chiede di poter restaurare anche quella
tavola con la pittura antichissima, tutta tarlata e in parte
scorticata nei colori, e la porta a casa sua. È unimmagine
dipinta allantica, con un manto come usano le donne egiziane,
con un Bambino in braccio che sta rimirando la madre. Ripulito
il dipinto, si scoprì nelle mani del Puttino un
foglio sul quale si vedono scritte alcune lettere greche. ...
Il Cappellano, vedendo quello scritto non si cura di leggerlo,
pensando sia una sentenza del Santo Vangelo, secondo luso
della Chiesa greca. Ma osservandolo bene, il dottor D. Leonardo
Parè, professore di lingua greca, legge con attenzione
quei caratteri e si accorge che sono il principio della Lettera
della Beata Vergine scritta ai Messinesi: La vergine Maria, figlia
di Gioacchino, umile Ancella di Dio, Madre di Gesù Cristo,
della tribù di Giuda, della famiglia di Davide, a quanti
sono in Messina salute e benedizione di Dio Onnipotente. Questo
avviene nel giorno appunto di S. Caterina Alessandrina 25 di
novembre 1643.2 La felice scoperta provoca il pianto del
professore Parè e suscita lentusiasmo dei devoti.
Don
Mario Morra SDB
1 Francesco Rozzi
in Giardinetto di Maria, serie 1a, volume V, pag. 224, Bologna,
Libreria dellImmacolata 1864.
2 Padre Placido Samperi, Iconologia della gloriosa Vergine
Madre di Dio Maria Protettrice di Messina, Messina, Giacomo Mattei
1644.
IMMAGINI:
1
Santa Maria della Lettera, Cappella del Senato /
2
Santa Maria della Lettera nella chiesa di san Niccolò
dei Greci
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2003-1
VISITA Nr.