MARIA NEL MISTERO DEL NATALE
nella MESSINA 1600

Nel prezioso libro, presente nella Biblioteca del Centro di Documentazione, del Rev. Padre Placido Samperi Messinese, della Compagnia di Gesù, intitolato Iconologia della gloriosa Vergine Madre di Dio Maria Protettrice di Messina “divisa in cinque Libri ove si ragiona delle Immagini di Nostra Signora che si riveriscono nei Tempii, e Cappelle più famose della Città di Messina, edito in Messina, appresso Giacomo Mattei, stampatore camerale, 1644”, troviamo la Beata Vergine onorata in due quadri riguardanti il mistero del Natale: La Madonna del Parto, nel Convento dei Cappuccini, e Santa Maria dell’Epifania, nella Chiesa di San Nicolò, della Casa professa della Compagnia di Gesù.
Interessante la storia delle origini, riportata dall’Autore. Sette anni appena dalla fondazione dell’Ordine dei Cappuccini, uno dei primi religiosi del nuovo Ordine, Fra Ludovico da Reggio, “uomo di grandissimo zelo, diligente nella primitiva e rigorosa osservanza”, nel 1531 manda Fra Bernardino Giorgio, famoso predicatore, a Messina. La calda parola dello zelante frate è accolta dalla popolazione con grande devozione ed entusiasmo; molte sono le conversioni in ogni ceto di persone, tanto che la Città richiede ed ottiene alcuni frati per la fondazione di un Convento, in luogo ameno a due miglia dalla Città. Le vicende dei primi tempi dell’Ordine dei Cappuccini sono assai tormentate, e quando, due anni dopo, Fra Bernardino Giorgio ritorna a Messina e bussa alla porta del Convento, si vede arrestare e rinchiudere in una cella prigione. La cella però ha una finestrella che permette di vedere, in lontananza, il Convento di Santa Maria di Gesù, “detto il Superiore” circondato da un ameno bosco. Affacciandosi, un giorno, Fra Bernardino vede un bellissimo ragazzino che, armato di arco e frecce, va cacciando uccellini. Il prigioniero gli fa cenno di avvicinarsi, e lo prega di portare una sua lettera al Viceré Ettore Pignatelli, che si trova in Messina. In essa spiega la sua ingiusta reclusione ed invoca aiuto. Il Viceré si trova nel suo studio, ingolfato nei tanti affari, quando si vede cadere sul tavolo, inaspettata la lettera. Meravigliato, considera prodigioso il fatto: apre la lettera, la legge e comprende la gravità del caso. Lascia ogni lavoro, “monta a cavallo e se ne vola al Convento” ed ordina l’immediata liberazione del prigioniero. I Frati del Convento, che hanno tenuto in rigoroso silenzio il fatto, sono spaventosamente meravigliati. Fra Bernardino chiede al Viceré come e da chi abbia ricevuto la sua lettera, ed apprende il fatto straordinario.
“Ora su l’Altare maggiore della divota Chiesa de’ Frati Cappuccini si venera l’artistico quadro della Madonna del Parto, opera dell’eccellente pittore Michel Angiolo da Caravaggio”.
Nella Chiesa della Casa professa della Compagnia di Gesù, dedicata a San Nicolò, si trova poi una copia della Madonna di San Luca, che si venera con grande devozione in Roma, fatta dipingere da “il Beato Francesco Borgia Terzo Generale della Compagnia di Gesù, verso l’anno del Signore 1567, mentre stava propagando, per mezzo dei suoi religiosi, in tutte le parti della cristianità, la gloria di Dio e la devozione di Maria Vergine e il sacro culto dei Santi”.
Sotto l’Immagine di Santa Maria Maggiore è pure collocata “un’antichissima immaginetta di poco meno di due palmi di grandezza col manto pure d’argento, che con un velo di damasco cremisino si copriva”. Questa Immagine della Madonna è ritenuta miracolosa in quanto il 15 di Settembre del 1588 incomincia a lacrimare, nella casa privata di due signore devote. Dato l’afflusso di fedeli che subito si crea, il Vicario del Vescovo, “Don Thomaso Calvo huomo di singolar prudenza e virtù, che poi fu Vescovo di Tropea, ... giudicò che quella Sacra Imagine non doveva rimanere in casa privata” e la consegna ai Gesuiti che la collocano nella cappella predetta.
La Pala dell’Altare Maggiore della Chiesa di San Nicolò è dedicata alla Madonna dell’Epifania. Il quadro rappresenta “la Santissima Vergine col Puttino in braccio da tre Magi adorata, opera di Cesare di Milano, stimata da’ periti la miglior gioia di Europa”.

                                                                                                            Don Mario Morra SDB
IMMAGINI: Immagine miracolosa della Madonna col Bambino, nella chiesa di Santa Maria Maggiore dei Gesuiti a Messina
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2002-11
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