ICONOLOGIA DELLA VERGINE PROTETTRICE DI MESSINA Tra i volumi antichi, che si trovano nella Biblioteca
del Centro Salesiano di Documentazione Storica e Popolare Mariana,
troviamo un libro sicuramente prezioso, in quanto riporta liconografia
delle tante Chiese dedicate alla Madonna nella Città di
Messina, prima della catastrofe del terremoto del 1908. Porta
il titolo: Iconologia della gloriosa Vergine Madre di Dio Maria
Protettrice di Messina divisa in cinque Libri ove si ragiona
delle Immagini di Nostra Signora che si riveriscono nei Templi,
e Cappelle più famose della Città di Messina; delle
loro Origini, Fondazioni e singolari avvenimenti; con alcune
digressioni delle persone segnalate nelle virtù, appartenenti
a quel luogo, di cui si fa menzione. Del Rev. Padre Placido Samperi
Messinese, della Compagnia di Gesù. È un
volume in 4°, molto rovinato, edito in Messina, appresso
Giacomo Mattei, stampatore camerale, 1644 di pagine 640.
Può essere interessante sfogliarlo e riportarne le descrizioni
ed i commenti, resi ovviamente in linguaggio accessibile, di
alcune Immagini della Madonna particolarmente venerate in Messina.
Dopo unampia dedica Agli Illustrissimi Senatori della
Città di Messina, lautore in Avvisi
al pio lettore puntualizza la motivazione dellopera
e ne indica gli scopi. La riconoscenza dei ricevuti benefici
suol essere un acuto sprone agli animi generosi dei benefattori
per più benignamente dispensare
degli altri, come allincontro la dimenticanza di quelli,
è a guisa del sale, che rende sterile il campo, fecondo
per altro, dopportuni favori. Ha la Città di Messina
in ogni secolo, in ogni età dalla Gran Madre di Dio Maria,
Unica sua Protettrice, di grazie singolari copiosissimi frutti
ricevuti, onde di tempo in tempo, li ha in mille tributi di lode,
con mille ringraziamenti riconosciuti: ora rizzando Templi, ora
consacrando Altari... con dedicare sotto diversi titoli antiche
e moderne Immagini al Santissimo Nome di lei. Passa quindi
a dare al pio lettore alcuni avvisi per ben approfittare dellopera:
è scritta in lingua italiana, e non in latino, perché
sia più facile leggerla; di fronte ad Immagini circondate
da tante targhe votive, occorre considerare labbondanza
delle grazie concesse dalla Vergine, ecc.
Il primo libro introduce largomento del culto antico delle
Immagini, nella Chiesa primitiva, e quindi si ferma a considerare
il culto della Madonna in Messina: Come per singolare favore
della B. Vergine, sia stata arricchita la Città di Messina
di alcune Immagini di lei antichissime di quella prima antichità,
La santissima Vergine è universale benefattrice
di tutti i Fedeli, ma in particolare della Città di Messina.
Dopo un breve prospetto della storia civile e cristiana di Messina,
e lindicazione di alcuni personaggi illustri messinesi,
passa alla descrizione del Duomo consacrato alla Vergine
Assunta, detto anticamente S. Maria la Nuova e Dellantica
Immagine della Madonna Assunta, titolo del Duomo, e delle solennità
che ad essa si fanno.
Nella processione del pomeriggio del 15 agosto, viene portata
con grande solennità la Bara, una grandiosa
macchina a piramide costruita dal Maestro detto Radese,
abbellita ed accresciuta nel corso degli anni, che nel 1535 attira
lammirazione di Carlo V, accolto solennemente in Messina.
Appena la Bara appare sulla pubblica via, si
scarica una buona quantità di mortaretti a significare
le schiere degli Angeli che accompagnano quellanima
fortunatissima della Beata Vergine, quando uscita dal santissimo
Corpo, accolta nel beato seno del suo dilettissimo Figlio, se
ne saliva in Cielo. La piramide poggia su un basamento
ciclopico, tutto costruito su robuste travature di legno e di
ferro, che scivola sul terreno grazie a due enormi slitte. Nel
suo interno parte il movimento del meccanismo della prima metà
della piramide, regolato da quattro uomini che girano la manovella,
mentre altrettanti sono chiusi tra il sole e la luna e girano
unaltra manovella che dà il movimento al resto della
macchina. Sulla piattaforma rotante lentamente, prende posto
un gruppo di bambini in funzione di angioletti, con in mano candidi
gigli; nel centro vi è il coro degli Apostoli attorno
alla Madonna giacente sul letto di morte. Quindi una serie di
nuvole, Profeti, Patriarchi e Angeli, stanno a simboleggiare
lapoteosi della Madonna Assunta in cielo, raffigurata in
alto, su un globo celeste, da una ragazza di 12 anni, sostenuta
dalla destra del Cristo (un ragazzo di 14 anni),
in paludamento di gloria di un ricchissimo drappo di broccato
doro.
Questa grandiosa macchina è così artificiosamente
fabbricata che, le tante persone che sostiene, oltre 150, stanno
tutte comodamente e senza disagio, sostenute da meccanismi nascosti,
tanto che non vi è persona così erudita e
curiosa che, avendola vista una volta, non desideri vederla ancora,
non saziando mai la curiosità, come infatti piacque moltissimo
allAltezza di Don Giovanni dAustria, nellentrata
nella Città di Messina, nellanno 1571....
Don Mario Morra SDB
(Continua) IMMAGINE: 1 Frontespizio del volume sulle chiese dedicate
alla Vergine nella città di Messina RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2002-10 VISITA Nr.
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