Beata Madre Teresa:
il
dono della santità
Nuove rivelazioni emergono
dal processo per la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta.
Il postulatore della causa, padre Brian Kolodiejchuk, ha reso
noto particolari inediti della vocazione e della vita della religiosa.
Si tratta
di tre segreti, tre aspetti importanti
spiega della sua relazione con la vita di Gesù. Il primo riguarda un voto privato
straordinario che Madre Teresa fece nel 1942 a 36 anni, di dare
a Dio qualunque cosa le avesse chiesto, senza riserve.
Il secondo segreto concerne, invece, la chiamata
nella chiamata, lispirazione, particolare che la
suora albanese raccontava di aver ricevuto il 10 settembre 1946
su un treno che la portava da Calcutta a Darjeeling. Allepoca
faceva parte della Congregazione di Loreto. In una lettera del
47, così scriveva allallora arcivescovo di
Calcutta Périer: Dallo scorso settembre strani pensieri
e desideri hanno riempito il mio cuore. Madre Teresa racconta
di aver sentito distintamente più volte e
in diversi momenti durante la Comunione una voce che le parlava:
Voglio suore indiane Missionarie della Carità, vittime
del mio amore, che siano come Marta e Maria. La tua vocazione
è amare e soffrire e salvare anime. Vestirai in abiti
indiani, semplici e poveri. Questa voce mi spaventava
scrive Madre Teresa . «Lasciare quello che
amo ed espormi a nuovo lavoro, derisione di molti, soprattutto
religiosi, ignominia, incertezza, come posso? Quello che mi chiedi
va oltre me. Posso capire appena metà delle cose che vuoi...
Sono indegna, peccatrice, debole. Va, Gesù, e trova unanima
più generosa. Se vuoi questo proprio da me, dammene prova.
Confido in te ciecamente». Il terzo segreto
riguarda lesperienza di buio interiore, la
notte dello spirito
nella quale la religiosa fu sostenuta dalla forza della fede
e del voto del 1942.
Maria Chiara Biagioni
da
Città Nuova (2003)
Fede
è...
Fede
viva è quella che si affida alla volontà di Dio,
convinta che, sia che Dio faccia la grazia sia che non la faccia,
ciò che accade è sempre il meglio per noi.
Lascia che il Signore abbia cura di te; Egli sa ciò
che fa, perciò tu non puoi far altro di meglio che lasciarlo
fare.
San Giuseppe
da Copertino
Davanti alla morte:
pregare o far silenzio
Parce sepulto, risparmia chi
è sepolto, ha scritto Virgilio. Ricordo una testimonianza
su Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia nel 1990.
Durante un conflitto a fuoco, un delinquente era rimasto a terra.
A un tale tutto contento accanto a quel corpo senza vita, Livatino
disse:
Di fronte alla morte, chi ha la fede
prega, chi non lha resta in silenzio.
Franca
Zambonini
A cura di MARIO SCUDU
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2003-10
VISITA Nr.