Il miglior modo di
vivere
Papa Giovanni, che non era persona ingenua, come sè,
purtroppo, da alcuni scritto, satteneva nel suo agire a
questo detto di San Bernardo: Omnia videre, multa dissimulare, pauca
corrigere (Veder
tutto, passar sopra a molte cose e correggerne poche).
Lasciò scritto: Questo è il miglior modo
di vivere: fidarci del Signore, conservare la pace del cuore,
prender tutto in buona pace, portar pazienza e far del bene a
tutti, mai del male.
Da
Anonimus
CARD. CARDJIN:
Figlio
di operai
Io sono un figlio della classe
operaia. Se ho potuto diventare prete, lo devo a mio padre. Mio
padre era un povero operaio, non sapeva leggere, non sapeva scrivere.
A undici anni era dovuto andare a lavorare; aveva tribolato per
allevare i suoi figli, dei quali andava fiero.
Ricordo ancora quando a tredici anni, una sera, mentre i miei
fratelli e le mie sorelle erano già a dormire, io scesi
in cucina. Mi avvicinai a mio padre, che fumava la pipa e alla
mamma che cuciva le nostre calze.
Papà gli dissi potrei continuare a
studiare?.
Mi rispose: Figlio mio, alla tua età io ero già
a lavorare. Io divento vecchio e le forze mi vengono meno.
Per deciderlo, osai allora
dirgli: Papà, credo che il buon Dio mi chiami: vorrei
diventare prete!.
Mio padre, che pure era un uomo impassibile, impallidì
e grosse lacrime gli rigarono le guance, scavate dalla fatica.
Le mani di mia mamma si misero a tremare.
Mio padre poi riuscì a dire: Ebbene, moglie mia,
noi abbiamo già lavorato tanto, ma per lonore di
avere un figlio prete lavoreremo ancor di più.
E papà e mamma hanno lavorato ancor di più!
Alla fine del mio corso di liceo, otto giorni prima di ricevere
il primo premio, un telegramma mi annunciò che mio padre
era gravemente ammalato.
Accorsi al suo capezzale, lo trovai moribondo.
Mi guardò, mi sorrise, mi
diede la sua ultima benedizio-
ne: povero papà, rovinato dal lavoro, ucciso dal lavoro
per suo figlio, che stava per diventare prete!
E dopo avergli chiusi gli occhi, io feci il giuramento di sacrificarmi
per la mia vocazione sacerdotale, soprattutto in favore della
classe operaia.
Testimonianza
del Card. G. Cardjin fondatore in Belgio
della
Gioventù Operaia Cattolica (JOC) operante anche in Italia
Come
a Pentecoste
Il Cardinale Maffi, Arcivescovo
di Pisa, che amministrò la Cresima a Giosuè Borsi,
da poco convertito, raccontò: Amen, rispose,
e sulle mani congiunte chinò il capo e stette in preghiera.
Poi si alzò e tenendo al cielo la fronte e le pupille,
disse: Sono soldato di Cristo!... È una data decisiva
nella storia della mia vita mortale, non solo perché mi
ha confermato i doni dello Spirito, ma perché è
stato il centro di un certo numero di avvenimenti decisivi.
Il giorno in cui ricevette la Confermazione, avvenne in Giosuè
qualcosa di simile a quello che avvenne negli Apostoli il giorno
della Pentecoste. E non è questa unesagerazione.
Egli vi si era preparato con un fervore tutto singolare; aveva
pregato e fatto pregare per ricevere bene quel Sacramento, quando
lo ricevette, si sentì come inondato dalla grazia dello
Spirito Paraclito. Lo raccontava agli amici, nelle conversazioni
private, con quella semplicità e spontaneità che
gli era tutta propria, e tutti sanno che Giosuè era di
carattere sincero.
A cura di MARIO SCUDU
RIVISTA MARIA AUSILIATRCE 2002-7
VISITA Nr.