Voglio
confessarmi
4 domande a padre Michele Giansiracusa,
rettore del santuario della Madonna delle Lacrime.
Ho sentito dire che il presidente della Commissione scientifica,
il dottor Cassola, fosse ateo. È vero?
Sì. Lo dichiarava lui stesso.
Se non credeva, come ha fatto ad approvare il miracolo
delle lacrime?
Per sé, non ha riconosciuto levento come miracolo.
Ai colleghi soleva dire con tutta schiettezza e rispetto: Voi
avete il dono della fede. Io, non ce lho. Tuttavia,
nel porre la firma al documento finale, tenne a precisare: Per
me il fenomeno della lacrimazione è qualcosa che non riesco
a spiegare scientificamente.
Il dottor Cassola si è poi convertito?
Qualche mese prima di morire nel 1973 ricevette un vero miracolo.
Stava nel suo letto. Allimprovviso ordinò che gli
fosse portato il reliquiario con
le lacrime della Madonna. Quando lebbe in mano se lo strinse
al petto e disse ai circostanti:
Adesso per favore, lasciatemi solo. Dopo circa mezzora,
i parenti lo sentirono singhiozzare. Entrarono: Ti senti
male? Hai bisogno di qualcosa? e lui: Sì,
fate venire qui un sacerdote, perché voglio confessarmi!.
A chi gli chiedeva il motivo di questo cambiamento, rispondeva:
Prima, vedevo davanti a
me come una muraglia invalicabile. Ora quella muraglia, grazie
al pianto della Madonna, è crollata.
Da Il Messaggero della Santa Casa, 2002
Prima cè lAntico
Testamento, poi il Nuovo...
Quandera Nunzio in Francia, in un pubblico ricevimento
gli fu presentato il Rabbino Capo di Parigi, con il quale Monsignor
Roncalli cominciò a conversare amabilmente.
Ad un dato momento gli ospiti si mossero per andare nel salone.
Il Rabbino invitò cortesemente il Nunzio a precederlo,
cui il Roncalli: Prego, prima lAntico Testamento....
Da
Anonimus
Jean
Quarantuno anni, vedova di
Frank (46 anni), uno dei pompieri che hanno perso la vita nel
crollo delle Twin Towers in quel maledetto 11 settembre 2001.
Gli ha lasciato 10 figli, il più grande ha 15 anni, la
più piccola soltanto uno. Frank faceva parte del Movimento
Neocatecumenale della parrocchia di San Colombano di New York.
Dopo il disastro, Jean, sperò sempre che Frank, chiamato
urgentemente al lavoro dal terribile attentato, potesse tornare
a casa. Il 2 ottobre le comunicarono che il suo eroico marito
aveva perduto la vita per soccorrere chi era rimasto sotto le
macerie. Tornò a casa e lo comunicò ai figli: Il
Signore ce lha dato il Signore ce lha tolto; sia
benedetto il Signore. So che Dio lavora per il bene di quanti
lo amano. Ai terroristi che hanno tolto la vita del nostro Frank
non posso che dire: Padre, perdonali perché non sanno
quello che hanno fatto! Il Signore ci aiuterà.
Da
Il Bollettino
Salesiano
A cura di MARIO SCUDU
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2002-6
VISITA Nr.