Don Bosco e la preghiera

1 Chi prega si occupa della cosa più importante di tutte.
2 La preghiera è una compagna inseparabile della vita cristiana.
3 La preghiera è il primo alimento dello spirito, come il pane è il cibo per il corpo.
4 Chi non prega non può perseverare nella virtù. “Chi impara a ben pregare, impara a ben vivere” (Sant’Agostino)
5 Bisogna pregare con una illimitata speranza di essere esauditi.
6 Quando preghi, osserva un ordine nelle richieste: domanda in primo luogo i beni spirituali, il perdono dei peccati, la luce per conoscere la volontà di Dio, la forza per mantenerti nella sua grazia; poi chiedi la salute fisica, la benedizione sulla tua famiglia, l’allontanamento delle disgrazie e la sicurezza di un lavoro...
                                                     
Dagli scritti di Don Bosco


“Finché non sia formato Cristo in voi” (Gal 4,19)

San Paolino, vescovo di Nola, fu pregato da un carissimo amico di mandargli un suo ritratto. Ma il santo gli rispose:
– Quale mio ritratto devo mandarti, carissimo amico? Quello dell’uomo vecchio, pagano, o quello dell’uomo nuovo, cristiano? Quello dell’uomo vecchio però è troppo brutto e non merita alcuna considerazione. Quello dell’uomo nuovo poi è inutile che te lo mandi, perché è ancora uno sgorbio, non è per niente finito.


Un secondo, figlio mio

In una storiella ebraica, il buon
 ebreo interpella il Signore
 così: “O Signore, quanto sono per te mille anni? – Un secondo, figlio mio. – E quanto sono per te mille dollari? – Un centesimo, figlio mio. – Allora, o mio Signore, dammi un centesimo. – Certo, figlio mio, ma aspetta un secondo”.


Illumina la nostra mente

In Francia, nella piccola parrocchia di Ars, nel secolo XIX, visse un giovane prete di nome Giovanni Maria Vianney. Era povero di cultura, ma in cambio era umile e pio. Il suo Vescovo gli aveva assegnato la parrocchia, perché – diceva – “ai limiti di intelligenza, supplirà la santità della vita”.
All’inizio della settimana, egli preparava la predica per la domenica seguente; si limitava ad una paginetta che imparava a memoria e poi recitava, molte volte sbagliando. Trovandosi in difficoltà chiese aiuto allo Spirito Santo con preghiere e digiuni.
Lo Spirito Santo lo esaudì dandogli non solo il dono della scienza e dell’intelletto ma anche il dono dei miracoli. Quel prete divenne santo ed è conosciuto in tutto il mondo col nome di “Santo Curato d’Ars”.


RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-1
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