I DIRITTI DEI BAMBINI (E I DOVERI DEGLI ADULTI)


* 1 Tutti i bambini hanno gli stessi diritti. Nessun bambino deve essere svantaggiato.
* 2 I bambini hanno il diritto di vivere sani, di avere sicurezza e di non soffrire povertà.
* 3 I bambini hanno il diritto di imparare e di avere una formazione che corrisponda ai loro bisogni e alle loro capacità.
* 4 I bambini hanno il diritto di giocare, di fare ricreazione e di essere creativamente occupati.
* 5 I bambini hanno il diritto, davanti alle loro domande, di avere delle risposte soddisfacenti e di poter dire ciò che pensano.
* 6 I bambini hanno il diritto di essere tutelati dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento.
* 7 I bambini hanno il diritto di avere le informazioni di cui hanno bisogno, e di arricchire il loro modo di pensare.
* 8 I bambini hanno il diritto, in guerra e nella fuga dalla guerra, di essere particolarmente protetti.
* 9 I bambini svantaggiati hanno il diritto a particolari cure e incoraggiamento perché possano partecipare alla vita in modo attivo.
                                
(Dalla Conferenza ONU sui diritti dei Bambini, 1989)


                  Ci sarà almeno una persona che mi ascolti?

Fra le novelle di Cechov ce n’è una intitolata “Angoscia”. Il vecchio vetturino Jona Patapov è vedovo, e da poco ha perso anche l’unico figlio. È seduto a cassetta, incurante della neve che cade a larghe falde. Ha il cuore colmo di angoscia, se gli scoppiasse in petto inonderebbe il mondo. A un tratto Jona dice: “Ci sarà pure, tra migliaia di persone, una che mi ascolti”.
Si avvicina un militare, vuole essere trasportato subito a un posto della città. Jona comincia: “Sa, a me in questa settimana è morto mio figlio...”. L’altro non gli dà retta; appena giunto alla meta, paga e se ne va senza dire una parola.
Poi tre giovani si fanno portare dal vetturino. “Sapete – comincia Jona –, a me in questa settimana è morto mio figlio”. “Tutti moriremo, pazienza!”, sentenziano i tre giovani. Il rivolo di angoscia in Jona si gonfia, diventa torrente.
Si appressa a un altro vetturino e gli dice: “Sai, questa settimana ho perduto l’unico figlio”. Il collega risponde con un “Ah, sì!” annoiato e distratto, poi si stiracchia e piomba nel sonno. E il torrente d’angoscia in Jona sta diventando fiume.
Tornato a casa, non può dormire. La pena che ha dentro è tanta. Si alza, scende nella stalla, si avvicina al cavallo, e pian piano lo abbraccia. Piange, e comincia a raccontargli ogni cosa: “Era bello, era buono, forte, paziente... E d’improvviso me l’anno portato via, ora non lo vedrò più...”.
E il cavallo ascolta paziente il lungo soliloquio del suo padrone.


                  Pensieri sull’amore

* L’amore è un movimento intenzionale che partendo da un determinato oggetto raggiunge un valore più alto. (Max Scheler)
* Nell’amore vi è sempre qualcosa della pazzia... e nella pazzia vi è sempre qualcosa di ragione. (F. Nietzsche)
* L’amore e il lavoro sono i due elementi che centrano maggiormente la persona. Sono i due grandi baluardi della felicità. Amare e lavorare con un senso preciso portano alla felicità. ( E. Rojas)
* Ci vuole coraggio a parlare d’amore, perché fa sempre paura. (Roberto Benigni)
* Quattro sono le cose che noi dobbiamo amare: una che sta sopra di noi, un’altra che siamo noi, una terza che sta vicino a noi, una quarta che sta sotto di noi. (Sant’Agostino)
* Cuore senza cervello fanno sangue cattivo. (W. Goethe)
* Bisogna controllare il cuore: perché se lo lasci andare, la testa fa presto ad andarsene via con lui. (F. Nietzsche)
* L’amore chiede l’Infinito e solo Dio può donarlo. Non puoi amare in modo totale senza aprire tutto il tuo cuore a tutto l’Amore di Dio. (Michel Quoist)
* Dove non c’è amore metteteci amore e ci sarà amore. (San Giovanni della Croce)
* Ogni amore seminato presto o tardi fiorirà. (Raoul Follereau)
* Nulla è impossibile a chi crede, nulla è difficile per chi ama. (San Bernardo)



Qualcuno da amare

Una notizia dello scorso maggio ci ha impressionati tutti: una ragazzina di 14 anni si è uccisa per i brutti voti scolastici e per la paura di finire bocciata. Si è buttata da un grande ponte di Chiuro, in provincia di Sondrio. E prima di morire ha lanciato il suo ultimo sms a un’amica: “Ti voglio bene. Sto facendo una grandissima sciocchezza. Saluta tutti gli amici. Ti saluto e abbraccia tutti. Vi mancherò ma dopo un po’ tutto tornerà normale”.

Queste notizie compaiono di regola alla fine dell’anno scolastico, rimangono un paio di giorni sui giornali e poi tutto scompare nel nulla. Ma più impressionante è quanto scriveva La Repubblica commentando la notizia: ogni anno sono un centinaio i giovani dai 14 ai 18 anni che alla fine dell’anno scolastico tentano il suicidio, temendo appunto di essere bocciati.

Jessica, questo il nome della ragazzina di Chiuro, temeva la brutta figura. Ha scritto il giorno prima alla madre, al padre, a un’altra amica. Diceva che aveva troppa paura della bocciatura. Lei, come tutti gli altri, avrà probabilmente lasciato tracce della sua tragica decisione nel diario scolastico, nelle confidenze con gli amici, nei messaggi telefonici. Ma difficilmente si immagina la disperazione che può entrare nel cuore degli adolescenti in certe situazioni. La vita però è una cosa troppo seria e troppo bella per lasciarla sotto un ponte. Vittorio Chiari, un educatore salesiano, ricorda che una ragazza si è presentata a lui per un colloquio personale dopo tre tentativi di suicidio. Si era fatta bella per l’occasione, ma la prima cosa che ha detto è stata questa: Ho tanti motivi per uccidermi, nessuno per vivere! La fatica di vivere quando si è giovani può diventare insopportabile, ma prima di lasciarsi andare bisogna guardarsi attorno e trovare uno scopo nella vita. E fare dono di sé a qualcuno.
                                   
Da Dimensioni Nuove, ottobre 2004


                      PREGHIERA A MARIA

Maria, tu sei l’annuncio,
Maria, tu sei il preludio.
Maria, tu l’aurora,
Maria, tu la vigilia.
Maria, tu la preparazione immediata,
che corona e mette termine
al secolare svolgimento del piano divino
della redenzione;
tu il traguardo della profezia,
tu la chiave dell’intelligenza
dei misteriosi messaggi messianici;
tu il punto d’arrivo del pensiero di Dio,
“termine fisso d’eterno consiglio”.
La tua apparizione, o Maria,
nella storia del mondo
è come una luce del mattino,
ancora pallida e indiretta,
ma soavissima, e bellissima;
la luce del mondo, Cristo, sta per arrivare;
il destino felice dell’umanità,
la sua possibile salvezza, è ormai sicura.
Tu, o Maria, la porti con te.
                                   PAOLO VI


IMMAGINI:
1 Due Bambini (Foto di BARBARINA SCUDU (2004), per gentile concessione).
2 Ragazza (Foto dal Bollettino Salesiano, n.5, 2002) .
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-2
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