Laudato si, mi
Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messer lo frate sole, lo quale è iorno; et allumini
noi per lui.
Et ellu
è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altisssimo,
porta significatione.
Laudato si, mi
Signore, per sora luna e le stelle: in celu lhai formate
clarite et pretiose et belle.
Laudato si, mi
Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et omne
tempo, per lo quale alle tue creature dai sustentamento.
Laudato si, mi
Signore, per sora acqua, la quale è molto utile et humile
et pretiosa et casta.
Laudato si, mi
Signore, per frate focu, per lo quale enallumini la nocte; et
ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si, mi
Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et
governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et erba.
Ascoltare
la preghiera delle rane
Una sera fratel Bruno era assorto
in preghiera, quando fu disturbato dal gracidare di una rana.
Per quanti sforzi facesse, non gli riuscì di ignorare
quel rumore e allora si sporse dalla finestra e urlò:
Silenzio! Sto pregando.
Poiché egli era un santo, tutti obbedirono al suo ordine
immediatamente. Ogni creatura vivente si zittì in modo
da creare il silenzio necessario alla preghiera.
Ma ecco che Bruno fu di nuovo
interrotto, questa volta da una voce dentro di lui che diceva:
Forse a Dio il gracidare di quella rana era altrettanto
gradito dei salmi che tu stai recitando. Che cosa
possono trovare di bello le «orecchie» di Dio nel
verso di una rana?, replicò Bruno sprezzante. Ma
la voce proseguì: Perché mai allora Dio avrebbe
inventato un simile suono?.
Bruno decise di scoprirlo da
sé. Si sporse dalla finestra e ordinò: Canta!
e laria fu piena del gracidare ritmato della rana, con
laccompagnamento di tutte le raganelle del vicinato. Bruno
si pose in ascolto con attenzione e subito non udì più
alcun frastuono, ma scoprì che, se smetteva di irritarsi,
quelle voci in realtà rendevano più ricco il silenzio
della notte. Grazie a quella scoperta, il cuore di Bruno entrò
in armonia con luniverso intero e, per la prima volta nella
sua vita, egli capì che cosa significa pregare.
A. De Mello
Che Dio mi
conceda di udire sempre e di far udire agli altri, fino allebrezza,
limmensa musica delle cose.
P. Teilhard De Chardin
IMMAGINE:
Alba
su Villagrande (Foto di BARBARINA SCUDU)
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-7
VISITA Nr.