Rosario ed Eucaristia: il Cielo sulla terra!
«Fratelli, nell’amore della benedetta Vergine di Pompei, andiamo dunque spesso, anche tutti i giorni, a quell’altare, che dovrebbe essere la Mensa degli Angioli, e che solo un prodigio della divina carità ha potuto fare la Mensa degli uomini.
Voi che tutti i giorni meditate la vita di Gesù nella recita della corona, andate ad attingere questa vita nella sua sorgente, andate anzi a riviverla insieme con Gesù nelle intime e misteriose effusioni dell’amplesso eucaristico.

Magister adest et vocat! Il Maestro è qui in tutti i tabernacoli del mondo, Egli richiama con tante voci quanti sono i Misteri del Rosario, quante sono le ispirazioni che in ciascun Mistero vi dà Maria. Volete frequenti le grazie? Fate frequente la Comunione; quando Maria avrà posto Gesù nel vostro cuore, quando Egli sarà in voi e con voi, come mai potrebbe non ascoltarvi? Come mai potrebbe non esaudirvi?

Con il Rosario nella mano, con l’Eucaristia nel cuore, voi sarete i cittadini nel Cielo, pur essendo ancora gli abitatori della terra; voi sarete i fratelli degli angioli, pur vivendo ancora con gli uomini; voi, distruggendo i vostri difetti e le vostre passioni, diventerete uomini celesti, uomini divini».
                                                                                     
 Beato Avv. Bartolo Longo


Desiderare Dio come l’aria per respirare


Un discepolo andò, un giorno, a trovare il suo maestro e gli domandò: «Maestro, voglio trovare Dio». Il maestro guardò il giovane senza dire nulla e gli sorrise.
Il giovane ritornò ogni giorno ripetendo che voleva Dio. Ma il maestro sapeva meglio di lui a che cosa attenersi. Un giorno che faceva molto caldo, chiese al giovane di accompagnarlo al fiume per fare una nuotata. Il giovane si tuffò nell’acqua. Il maestro lo seguì e lo tenne sott’acqua con forza. Il giovane si dimenò per un poco poi il maestro lo lasciò e gli chiese di che cosa avesse avuto più voglia quando era sott’acqua:
«Dell’aria» rispose il discepolo.
«Desideri Dio nello stesso modo? – domandò il maestro – Se lo desideri così, lo troverai subito. Se non hai questo desiderio e questa sete, avrai un bel lottare con l’intelletto, le parole e le azioni, ma non potrai trovare Dio. Finché questa sete non è presente in te, non vali più di un ateo. Anzi spesso l’ateo è sincero e tu non lo sei».
                                                                                               Vivekananda


ANTONIO ROSMINI:
SEI MASSIME DI PERFEZIONE CRISTIANA


Circa il fine, il cristiano deve proporsi e meditare continuamente tre massime fondamentali. E altre tre massime deve proporsi e meditare circa i mezzi. In tutto sei massime, che sono le seguenti:

 Desiderare unicamente e infinitamente di piacere a Dio, cioè di essere giusto.
2  Orientare tutti i propri pensieri e le azioni all’incremento e alla gloria della Chiesa di Gesù Cristo.
 Rimanere in perfetta tranquillità circa tutto ciò che avviene per disposizione di Dio riguardo alla Chiesa di Gesù Cristo, lavorando per essa secondo la chiamata di Dio.
4  Abbandonare se stesso nella Provvidenza di Dio.
 Riconoscere intimamente il proprio nulla.
 Disporre tutte le occupazioni della propria vita con uno spirito di intelligenza.
                                                           
Antonio Rosmini (1797-1855)


Spogliarsi della crisalide

«Non è poca cosa mettere al mondo e far nascere alla vita eterna il figlio di Dio! Occorrono molti sforzi, uno sull’altro, e se almeno avessimo una visione chiara! Ma dobbiamo, piangendo, lavorare a pieno ritmo nella notte, contro natura, nella fede pura! Ogni malato è qualcuno, che partorisce sotto il nostro sguardo. Non è poca cosa spogliarsi della crisalide».
                                                                 
  Paul Claudel


A cura di di MARIO SCUDU
IMMAGINE:
1  Antonio Rosminio (1797-1855)
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2005-9
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