Il contadino re (e la poca umiltà dei politici)
“Semplice e felice” poteva essere la sua caratterizzazione, ma anche “scarpe grosse e cervello fino”. Contadini suo padre, suo nonno, suo bisnonno... Amava i suoi campi e anche la gente della sua contea. Lo conoscevano tutti e ne riconoscevano il bel carattere e le capacità. Quando la gente stanca delle angherie, delle malversazioni a cui andava soggetta ogni giorno volle scegliersi un altro re al posto di quello imbelle che la governva da anni, scelse proprio lui, “Gigino il contadino”.
Si oppose ma non ci fu verso: fu acclamato a furor di popolo e portato trionfalmente alla reggia. Ci andò così com’era con il suo vestito da lavoro e una zappa sulle spalle. Il giorno dopo, quando la gente venne a vederlo era ancora con il vestito da lavoro e la zappa appoggiata al trono.
Gli chiesero perché non si fosse messo il vestito da re e non avesse preso in mano lo scettro. Rispose: “Se la gente dovesse essere scontenta non dovrò nemmeno perdere il tempo per cambiarmi d’abito”.
Non era il vestito che lo rendeva adatto a fare il re, ma la sua grandezza d’animo. Era umile... nel senso vero del termine.


Veglie miracolose

Il sonno, come l’alimentazione, è assolutamente necessario per la conservazione della vita. L’organismo deperisce con l’attività e si ripara col riposo. Quando l’insonnia si prolunga, la sua necessità diventa imperiosa; e nonostante tutta la forza di volontà con cui l’uomo cerca di opporsi ad essa, finisce col soccombere.
Quando, dunque, la veglia si prolunga ininterrottamente per settimane e mesi senza diminuzione del vigore e dell’esercizio della vita corporale, non si può fare a meno di attribuire il fenomeno a qualche cosa che supera la semplice natura umana.
Si può limitare progressivamente l’imperiosa necessità di dormire, ma senza un miracolo non si può dominare completamente.
E di miracolo si dovrà parlare nei casi di San Macario di Alessandria che passò vent’anni di seguito senza dormire; di Santa Coletta che dormiva un’ora la settimana e una volta nella vita rimase un anno intero senza dormire; di Santa Ludovina che in trent’anni dormì solo per un periodo equivalente a tre notti; e, infine, della Beata Agueda de la Cruz che passò gli ultimi otto anni della sua vita in costante veglia.

                                                                                     Da Il Timone, 2004


PENSIERI

L’ora presente è l’ora decisiva e ogni giorno è il giorno del giudizio.
Ralph Waldo Emerson

Non toccare troppo gli idoli, affinché non vi resti sulle mani un po’ della loro doratura.
Gustave Flaubert

Per cambiare qualche cosa fuori di noi, non c’è altra via che cambiare noi stessi.
Primo Mazzolari

Nella dieta dell’anima ci vogliono una tazza di scienza, un barile di prudenza e un oceano di pazienza.
San Francesco di Sales

Nella notte delle prove più dure, la sola luce che ci permette di andare avanti è il saperci attesi da qualcuno che ci ama alla follia.
Art Duchemin

La Risurrezione di Gesù è stata la condizione e la promessa della nostra, poiché la morte fu “inghiottita” dalla vittoria di Cristo risorgente.
Jean Dulemeau


RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2004-9
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