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PENSIERI......

1. Che lo sappiamo o no, la preghiera è l’incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di Lui.
                                                    Sant’Agostino, dottore della Chiesa
2. Dio non guarda ciò che
si dona, ma ciò che si tiene per sé.
                                                    Sant’Ambrogio vescovo e dottore della Chiesa
3. Il lavoro che Dio fa in noi, raramente è ciò che ci aspettiamo. Quasi sempre lo Spirito Santo sembra agire alla rovescia, sembra perdere tempo. Se il pezzo di ferro potesse concepire la lima che lo sgrossa lentamente, quale rabbia e quale noia! In questo modo Dio ci modella.                                          Bernanos, scrittore
4. Questo va verso Dio e quello ne torna, perché ha le mani ingombre e non può prendere ciò che Dio gli vuole donare.
                                     San Giovanni della Croce carmelitano e dottore della Chiesa
5. Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione.
Giobbe 33,14
6. Vuoi essere perdonato? All’ora ama. L’amore copre la moltitudine dei peccati.
                                          San Giovanni Crisostomo vescovo e dottore della Chiesa
7. Con Dio nel cuore tutto si soffre, nulla si teme, tutto si spera.
                                             Beato Francesco Faà di Bruno scienziato e sacerdote,                                                Fondatore delle Suore Minime, Torino


Calmare le acque

San Francesco di Sales, famoso vescovo di Ginevra, incontrò un giorno un ragazzo. Portava un secchio pieno d’acqua, su cui galleggiava un pezzo di legno.

Chiese: «Ragazzo mio, a che serve quel pezzo di legno sull’acqua del secchio?». Rispose il ragazzo: «Con quel pezzo di legno, l’acqua non si agita troppo mentre cammino, e quindi non esce dal secchio».

Questo fatto suggerì al santo dottore un’utile considerazione sulla vita dell’uomo: «Sulle onde dei tuoi dubbi e dolori, o uomo, metti la croce di Cristo. Essa ti darà tranquillità e non perderai la pazienza nel tuo soffrire».
                                Da «Jesus salvator»


Don Bosco: per essere felici...

«Essere felici, far del bene e lasciar cantare i passeri», consigliava Don Bosco.
Questo Santo aveva capito la forza contagiosa della gioia. Il cristiano è una persona che suscita serenità, buon umore.
Non si tratta di un comportamento sciocco e vuoto, ma del frutto di un’anima in grazia ed amica del Signore; possedendo ciò che conta, sa collocare tutto il resto al posto dovuto, anche le malinconie e i dispiaceri che possiamo incontrare nella giornata.



Sii umile

Una confidenza di Papa Angelo Roncalli, cioè Giovanni XXIII: «Quando fui eletto Papa, fui invitato a dare la prima benedizione papale ai fedeli in Piazza San Pietro. Dovetti salire sulla sedia gestatoria per recarmi nell’Aula delle benedizioni.

Che pena per me! Chiusi gli occhi e chinai il capo affidandomi a Dio.
Mentre attraversavo l’Aula gremita di gente che acclamava, fra tante grida mi pareva di sentire una voce interiore e distinta bene, conosciuta e suadente che mi diceva:

“Angelo mio, sii umile, sii umile, sii umile!”. Ne sono sicuro: quella voce ripeté tre volte “Sii umile”.

E sapete di chi era quella voce? Di mia mamma!».


                                                                                                                                                                     A cura di MARIO SCUDU
 IMMAGINI:
Don Bosco
2 Beato Papa Givovanni XXIII

                     RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2008 - 2
                
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