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VALDOCCO |
Pensieri
* Dove cè ordine cè
anche unintelligenza.
Platone, filosofo
* Se gli uomini dicessero
con verità a Dio «Padre Nostro» la terra cambierebbe
volto.
Dietrich Bonhoeffer, teologo
* Al di là del
mare qualcuno sta nascendo, qualcuno sta morendo, ma il gioco
della vita lo dobbiamo preparare, altrimenti ci sfugge fra le
dita come sabbia in riva al mare.
Lucio Dalla, cantautore
* Le buone maniere sono
mezza santità.
San Francesco di Sales
* Se non fossi tuo,
o mio Cristo, mi sentirei una creatura finita.
San Gregorio Nazianzeno, Dottore della Chiesa
* La preghiera, che
è un dialogo con Dio, è un bene sommo.
San
Giovanni Crisostomo, Dottore della Chiesa
* Potrei solo credere
in un Dio che sappia danzare.
Friedrich
Nietzsche, filosofo
* Le uniche ricchezze
che avrai per sempre saranno quelle che hai donato.
Marziale,
poeta latino
* Solo diventando pazzi
si è cristiani.
San
Francesco dAssisi
* I Francesi si autoincensano,
noi Italiani ci deprimiamo in partenza.
Paolo
Conte, musicista cantautore
Conversione
istantanea
Narciso Yepes
(1927-1997),
grande chitarrista spagnolo, membro dellAccademia reale
di Belle Arti, visse la sua gioventù nellateismo
più convinto. Dopo il Battesimo, ricevuto da piccolo,
si dimenticò di Dio, della Chiesa e di ogni altro tema
a carattere religioso.
Il 18 maggio 1951, a Parigi, mentre stava con i gomiti appoggiati
su un ponte della Senna, sentì il sorgere imperioso dentro
di sé della domanda di senso: che cosa sto facendo? Per
cosa sto vivendo e soprattutto per chi?
Si rispose
semplicemente entrando in una chiesa (essendo a digiuno di temi
religiosi, non si accorse che era una chiesa ortodossa), alla
ricerca di istruzione religiosa.
Convertitosi al cattolicesimo, a venticinque anni fece la prima
Comunione. Era solito dire: «Quando do un concerto, sia
in teatro sia in un auditorium principesco o in un monastero
o suonando solo per il Papa, come feci una volta a Roma davanti
a Giovanni Paolo Il, io suono per Dio».
Da
Il Timone, 2008
Cè
il Santissimo...
Un giorno il
maestro Giuseppe Verdi entrava in una cappella con Arrigo Boito,
il celebre autore di Nerone e di Mefistofele.
Boito, un po distratto, non vide la lampada che ardeva
davanti al Tabernacolo, sicché passò senza fare
alcun segno di adorazione; ma Giuseppe Verdi lo avvertì:
Arrigo, togliti il cappello: cè il Santissimo.
Incarnazione
e diritti delluomo
Lidea
cristiana di incarnazione, del Dio che diviene corpo
umano generico, costituisce un ostacolo insuperabile
vuoi per ogni riduzionismo biologistico razziale o eugenetico
che sia, vuoi per lidea che sia solo una cittadinanza o
un qualunque altro patto politico, o una qualunque sovranità,
a conferire a un essere umano dei diritti. Se nella nostra cultura
(e solo in essa) cè lidea dei diritti umani,
lidea di un diritto universale oltre gli Stati e oltre
le culture della terra, a che cosaltro mai si deve?
Ernesto Galli della Loggia,
da il Corriere della sera La scuola vera è esigente
Ero a Roma
martedì 28, con la città bloccata da una pioggia
torrenziale e da un minuscolo gruppo di studenti che manifestava
davanti al Senato contro la riforma Gelmini. Prima di entrare
nel merito, vorrei farmi una domanda: come sia possibile che
in una Repubblica organizzata e moderna come lItalia, un
minuscolo gruppo di ragazzi blocchi lintera capitale creando
disguidi enormi con costi sociali, economici e strutturali. Le
Forze dellordine
che si spaventano e sbarrano i ponti sul Tevere come se ci fosse
un esercito di guerriglieri, mi fanno un po pena. Non pensate
che tali modalità offrano ai quattro facinorosi propaganda
impensata e gratuita?
Detto questo, vorrei soffermarmi su due impressioni. La prima:
nonostante sia da sempre dalla parte dei giovani, quando trattasi
di scuola divento sgradito proprio ai giovani che amo. Una scuola
che si rispetti devessere esigente, non può soggiacere
a umori ideologici ed egoistici, orientati più al disimpegno
che allimpegno. La scuola italiana, se continua così,
ritarderà la presa di coscienza e la maturità dei
giovani e si ridurrà a luogo di apprendimenti passivi,
ripetizioni quadrimestrali e castighi facili.
I malesseri profondi che di volta in volta escono dagli istituti
scolastici non possono ricadere solo su politici e ministri passati,
presenti e futuri dellIstruzione. Anche docenti e genitori
hanno responsabilità da cui non si devono chiamar fuori.
LItalia vuoI camminare con due gambe rotte: famiglia e
scuola. Per compensare le gambe rotte, regaliamo al 98% dei nostri
figli il telefonino. La seconda impressione mi preoccupa ancora
di più. La sfacciataggine sotto la quale abbiamo nascosto
le poche cose buone che la riforma proponeva, usandole solo per
far rientrare con tagli insensati gli sbilanci economici, ci
fanno capire che a questo Governo i giovani interessano ben poco.
Nel frattempo continueranno i disordini. Gli studenti che hanno
voglia di studiare saranno penalizzati, i cafoncelli ai quali
non interessa studiare bloccheranno le aule, la fatica di una
riforma finirà nelle botte tra giovani di diverse ispirazioni
politiche, con i poliziotti che tentano limpossibile perché
il disordine sia minimo.
Don Antonio Mazzi, da Famiglia cristiana, n. 45, 2008
Concordo pienamente.
Anche se i nostri politici si riempiono la bocca con lo slogan
Tolleranza zero (importato come tante mode dagli
USA) non è proprio così. La legalità può
aspettare. Non si possono perdere consensi elettorali per intervenire
a ristabilirla. E a pagare sono i poveri, gli innocenti e i deboli (Mario Scudu).
Destabilizzare
la Chiesa
Attacchi orchestrati
e diffusi per destabilizzare la presenza della Chiesa in India:
potrebbe essere questo il piano occulto di alcuni gruppi radicali
induisti secondo il Card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbay.
La campagna mira a creare difficoltà alla Chiesa in India,
a emarginarla sempre di più, a ridurne la sua influenza
nella società.
Il cardinale
ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione in seguito agli
attacchi subìti dai fedeli cattolici in Orissa (India
centro-orientale), che hanno lasciato traumi e ferite profonde,
dolore e disagi nelle comunità cattoliche locali, con
morti, feriti e migliaia di sfollati.
Il cardinale
ha anche notato la responsabilità di gruppi e movimenti
come il Baratiya Janata Party, che
soffiano sul fuoco dellideologia, costruendo il tappeto
di azione dei fondamentalisti violenti.
Il pericolo
è, insomma, il diffondersi del virus della cristianofobia,
soprattutto in un contesto di generale deteriorarsi dei rapporti
interreligiosi, anche a causa di nuovi provvedimenti legislativi
che, in alcuni stati indiani proibiscono le conversioni.
Fides
La
crisi della sete
Il Forum mondiale
dellacqua si dà appuntamento in Turchia, allinizio
del 2009, per discutere della crisi globale prossima ventura:
quella idrica.
E mentre nel
nostro Paese gli acquedotti vengono privatizzati per decreto,
lassociazione WaterFootprint.org ci rende consapevoli delle
diseguaglianze planetarie nei consumi: un italiano fa scendere
dai rubinetti 138 metri cubi dacqua lanno, uno statunitense
217, un cinese 26, un somalo 2.
Un miliardo
di persone è ancora privo di acqua potabile: realtà
drammatica che il concorso MINI Design Award 2008 ha riassunto
nel concept Il valore dellacqua, (vedi foto)
sviluppato da Marco Vaona con la sua opera Sete.
E. L., da il Corriere della sera, 2008
La filosofia
di vita che ci guida
Amare
con il cuore Dio
Ricambiare il male con il bene
La bontà che disarma
Limprevisto accolto
Il diverso capito
Liberi di dire sì e di stare insieme
La gioia della restituzione
Le gocce che diventano mare
Una famiglia che accoglie
Il silenzio che parla
Limpossibile cancellato nella fede
Lumiltà che costruisce
Il problema dellaltro che diventa mio
Lio che e già noi
Condividere la gioia e il dolore
Portare i pesi gli uni degli altri
Il bene fatto bene
Il valore di un minuto
Limpegno per la pace
La certezza della speranza
Amare la vita
I piccoli che fanno cose piccole
I piccoli che fanno cose grandi
Poveri, ma ricchi di Dio
Da
Sermig,
Arsenale della Pace, Torino
A cura di MARIO SCUDU - scudum@tiscali.it
A cura del
Gruppo di Filatelia Religiosa
Don Pietro Ceresa
Filatelia religiosa
Il Santo Padre Benedetto XVI
ha elogiato la figura e le doti di umiltà di Giovanni Paolo I, il
Papa del sorriso, che
morì solo dopo un mese di pontificato, stroncato da un
infarto il 28 settembre 1978. ...
Lumiltà può
essere considerata il suo testamento spirituale, ha quindi
affermato Benedetto XVI. Grazie
proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché
Papa Luciani entrasse nel cuore della gente.
Ricordando come nei suoi discorsi
Papa Luciani usasse spesso esempi tratti da fatti di vita
concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare.
La sua semplicità
era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che,
grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura,
egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici
e profani.
Richiamandone poi le doti di
impareggiabile catechista e gli insegnamenti da cui
traspare tutto lo spessore della sua fede, il Papa
ha ricordato linvito di Giovanni Paolo I a «sentirci
piccoli davanti a Dio»:
«Non
mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si
crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha
rivelato».
Mentre ringraziamo Dio
per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del
suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà,
che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli
e ai cosiddetti lontani (da Zenit).
Angelo Siro IMMAGINI: 1 Una stella_ Dove cè ordine cè anche
unintelligenza. Platone, filosofo 2
Ragazze
al computer, Foto dal Bollettino Salesiano 3 Gruppo di donne cristiane
indiane 4 Grafico
del consumo d'acqua nel mondo 5-8 Francobolli e immagini
di Papa Luciani (Giovanni Paolo I)
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2009-3 | HOME PAGE | HOME PAGE - ITA |
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