1 Lamore basta allamore.
La­more ha in sé la sua ricompensa. San Bernardo
di Chiaravalle,
abate
2 La musica è una delle vie per le
quali lanima ritorna in cielo. Torquato Tasso, poeta
3 La libertà: dono funesto e fonte per luomo di
indicibili tormenti. Fiodor Dostoijevski, scrittore
4 Io sono la mia libertà. J. P. Sartre, filosofo
5 La vera povertà del mondo è quando non si sente
più la mancanza di Dio come mancanza. Martin Heidegger,
filosofo
6 Fermati, dove corri? Il cielo è in te. Se cerchi Dio
altrove lo manchi sempre.
Angelus
Silesius, mistico
7 Amate, onorate, servite Maria. Procurate di farla conoscere,
amare e onorare dagli altri.
Don Bosco
8 Manteniamo sempre vivo il desiderio della vita beata che ci
viene dal Signore Dio e non cessiamo mai di pregare, facendo
così eviteremo che il desiderio tendente ad intiepidirsi
si raffreddi del tutto. SantAgostino, vescovo
10 Lo Spirito Santo è la scala della nostra ascesa a Dio.
SantIreneo, vescovo
9 Luomo di oggi ricorda il viaggiatore di cui parla Marco
Aurelio che camminava a grandi passi ma non sapeva dove era diretto,
semplicemente laveva dimenticato.
Sabino
Palumbieri, docente di Antropologia
Il diavolo
e la malinconia
Un giorno il diavolo ebbe fame.
Prese con sé un sacco e decise di andar per anime.
Naturalmente ambiva un bocconcino prelibato. Sacquattò
dunque tra le fronde di un albero di fronte alla finestra di
un santuomo. E aspettò.
La giornata del santuomo trascorreva davvero nitida come
il cristallo, fra preghiere, gesti di bontà e sentimenti
di primordine. Non una sbavatura. Non un cedimento. Tanto
che anche il diavolo lo ammirò.
E il suo appetito crebbe.
Pareva davvero non ci fosse nulla da fare. Ma un giorno, mentre
stava scrutando quellanima tutta bianca, il diavolo notò
che anchessa, come tutte, aveva una piccolissima crepa:
verso il tramonto, il santuomo saffacciava alla finestra
a guardare il sole sparire: e provava un breve attimo di malinconia.
Al diavolo questo bastò. Concentrò tutti i suoi
sforzi verso quellattimo, lo scavò, lo dilatò
e, quando divenne una buca profonda, vi riversò dentro
tutti i suoi intrugli più efficaci: prima langoscia,
poi lamarezza, infine la disperazione.
Così che non ebbe che allungare la mano per fare un ottimo
pranzo.
Dino
Semplici
TI AFFIDIAMO
I NOSTRI AMBINI
Vergine Immacolata, Maria,
Madre di Dio e della Chiesa,
Aiuto dei cristiani,
a te che hai presentato al Padre,
nel Tempio di Gerusalemme,
il tuo bambino Gesù
e, con immenso amore,
lo hai visto crescere,
noi affidiamo i nostri bambini.
Presentali tu al Padre
che nel battesimo ha dato loro
la vita dei figli di Dio.
Prendili
sotto la tua protezione materna,
proteggili dalle insidie del male,
conservali nella salute
e nella pace di famiglie unite.
Aiutaci a farli crescere
nellamore a Dio e al prossimo
perché siano felici in questa vita
e nelleternità. Amen.
Don
Gianni Sangalli (1922-2004
Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice nel 1980, quando
fece ri-nascere la Rivista Maria Ausiliatrice, riprendendo il
precedente progetto (1928) del Beato Filippo Rinaldi (1856-1931).