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   ATTUALITA' SALESIANA 2012:
   Antonino BAGLIERI: un Volontario con Don Bosco da imitare


A cinque anni esatti dalla morte, sabato 3 marzo nella Diocesi di Noto (Siracusa), è stata presentata al Vescovo mons. Antonio Staglianò l'istanza di avvio della causa di beatificazione di Antonino Baglieri, Volontario con Don Bosco.

Nino, com'era chiamato da tutti, era nato a Modica (Ragusa) nel 1951. Dopo aver frequentato le scuole elementari, come tanti altri coetanei intraprende il mestiere di muratore. A diciassette anni, il 6 maggio 1968, precipita da un'impalcatura. Ricoverato d'urgenza, Nino rimane completamente paralizzato. Inizia così il suo cammino di sofferenza, passando da un centro ospedaliero all'altro, ma senza miglioramento. Tornato nel 1970 a Modica, Nino vive dieci lunghi anni oscuri, senza uscire di casa, in solitudine, sofferenza e tanta disperazione.
Il 24 marzo 1978, Venerdì santo, alcune persone del Rinnovamento nello Spirito pregano per lui. Nino sente in sé una trasformazione. Da quel momento accetta la Croce e dice il suo "sì" al Signore. Incomincia a leggere la Bibbia e riscopre la fede. Nello stesso mese, aiutando alcuni ragazzi a fare i compiti, impara a scrivere con la bocca e a comporre i numeri telefonici aiutandosi con una asticella. Inizia quel flusso di relazioni che lo porterà, gradualmente, a testimoniare, nella sua condizione, il vangelo della gioia e della speranza.

Correre incontro a Dio

Scrive lettere, personalizza immagini-ricordo che regala a quanti vanno a visitarlo. I suoi scritti ricevono attenzione dagli editori e la Setim gli pubblica "Dalla sofferenza alla gioia".
Dal 6 maggio 1982, Nino festeggia l'Anniversario della Croce e lo stesso anno entra a far parte della Famiglia Salesiana come Cooperatore. Il 31 agosto 2004 emette la professione perpetua tra i Volontari con Don Bosco (CDB). Il 19 gennaio 2007, a Roma, partecipa alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana: affronta il gravoso viaggio in auto, per dare la sua ultima testimonianza pubblica. Neppure due mesi dopo, il 2 marzo, Nino muore. E come aveva richiesto, lo vestono con la tuta e le scarpe da ginnastica, perché "nel mio ultimo viaggio verso Dio, potrò corrergli incontro".
Il card. Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, che incontrò Nino Baglieri, ha detto: "Dava la sensazione che fosse abitato dallo Spirito Santo. Celebrava l'anniversario della sua chiamata alla croce come gli altri celebrano l'anniversario del matrimonio o dell'ordinazione religiosa. Nino Baglieri è diventato un apostolo instancabile, una calamita di bontà, che ha attirato tantissimi giovani all'amore di Dio".

Una vita che parla

Il giorno 4 marzo, a Modica, sotto lo slogan "Corro verso la santità, come Nino, l'atleta di Dio", si è svolta la "Festa Giovani 2012", alla quale hanno partecipato circa tremila giovani.
"Oggi Nino è più vivo di cinque anni fa - ha detto Don Pascual Chávez-. Lui è stato un innamorato della vita, diventando un testimone di serenità e felicità. È la terza "Festa Giovani" a cui partecipo in Sicilia, ma questa ha un significato straordinario". E ha aggiunto: "Qui è una vita che parla, la vita di Nino Baglieri, uno dei vostri conterranei, uno dei nostri della Famiglia Salesiana". Il Rettor Maggiore ha invitato i giovani a "prendere sul serio la vita, anche nella sua durezza. Perché senza croce non c'è santità. La vita va affrontata. Non è determinante il punto di partenza, ma quello di arrivo. L'importante è arrivare al traguardo, ed il nostro traguardo è Dio".
Don Chávez ha indicato ai giovani tre sfide, La prima: "Sono pochi quelli che lasciano orme; Nino ha lasciato delle orme, e così fate pure voi perché altri vi possano seguire". La seconda: "Alzate lo sguardo, coltivando i desideri; i vostri desideri, i vostri sogni più alti e nobili sono gli stessi sogni e desideri di Dio". Infine, la terza: "Imparate ad andare controcorrente, come i salmoni: siate i protagonisti della storia".
Anche il Vescovo di Noto, mons. Staglianò, ha invitato i giovani "a scoprire e vivere l'amore autentico". E il sindaco di Modica, Antonello Buscema, intervenendo alla festa ha sottolineato: "È stata una grande gioia accogliere questo evento a Modica e condividere un momento così intenso con tanti giovani provenienti da tutta la Sicilia. I Salesiani hanno sempre svolto, anche nella nostra città, un ruolo importantissimo nella formazione dei giovani, i quali, nel contesto di questa comunità, hanno assunto modelli positivi e sono cresciuti con sani valori di relazione e solidarietà".
Liborio Scibetta, Responsabile Mondiale dei Volontari con Don Bosco, ha osservato: "Ora chiediamo alla Chiesa di studiare, verificare, indagare, su questo testimone della sofferenza e della gioia vissuta nel Signore. Il popolo di Dio che negli ultimi cinque anni ne ha coltivato la memoria e il ricordo in vari modi e con varie manifestazioni, la Famiglia Salesiana che considera questo suo membro testimone da additare, in particolare ai giovani, i vari esponenti del clero, degli ordini religiosi, della società civile, che si uniscono a noi e ci sostengono in questo sentire, incoraggiano ad andare avanti e perseguire il proposito".

Lorenzo BORTOLIN


Chi desidera sapere chi sono i "Volontari con Don Bosco" (uno dei 30 gruppi della Famiglia Salesiana), o conoscere meglio la figura di Antonino Baglieri, e chi ritiene di aver ricevuto qualche grazia per intercessione del Servo di Dio, può rivolgersi a:

www.volontaricdb.altervista.org/
www.ninobaglieri.altervista.org/
cdb.segreteria@gmail.com
postulazione@sdb.org
g.buccellato@tin.it (vice-postulatore)


       RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2012 - 3  
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