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L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI...


Quando negli incontri di catechesi si parla del Battesimo, i bambini sono invitati a rivivere con le famiglie il momento del primo ingresso ufficiale nella Chiesa, rispolverando album di fotografie, interrogando genitori e padrini sulla festa e soprattutto sui motivi della scelta del nome. La piccola ricerca li rende consapevoli della bellezza del proprio nome di Battesimo ed è per i genitori occasione per riscoprire il valore di una scelta. E forse, il valore della fede.
Svolti i vari compiti, Elena con orgoglio comunica l'importanza del proprio nome: quello della mamma di un grande imperatore, Costantino, il primo che non ha perseguitato i Cristiani. Una santa cui la leggenda attribuisce il merito di avere scoperto la Croce di Cristo. Ha grande effetto sui compagni, subito surclassata da Monica: "La mia santa è più importante: è la mamma di sant'Agostino, uno dei più grandi santi e dei più grandi scrittori della Chiesa." Il papà di Rebecca ha scelto questo nome perché biblico, anche se non ricordava bene le vicende del personaggio di riferimento. Il papà di Lorena, impiegato all'Alitalia, ha chiamato così la figlia in onore della Madonna di Loreto, protettrice degli aviatori. Gian Luca, titolare del nome di due evangelisti, pretenderebbe di essere autore dei due testi evangelici, subito emulato da Marco e Matteo. Ci troviamo dunque in una galleria di personaggi importanti! A parte le battute divertenti, è piacevole constatare con quale fierezza i ragazzi acquistano familiarità con il proprio santo protettore. Impareranno a rivolgergli qualche preghiera nel mese e nel giorno a lui dedicato; troveranno un nuovo amico. Da oggi più nessuno di loro si permetterà di scherzare sul nome dei compagni o di storpiarlo con diminutivi poco appropriati. Simone, solitamente distratto e assente, oggi particolarmente agguerrito, interviene per un finale con effetti speciali: "Dovete stare tutti zitti. Il nome più importante è il mio perché a uno che si chiamava come me Gesù ha dato il comando della sua Chiesa!" "Sì, ma prima gli ha cambiato nome e lo ha chiamato Pie…" vorrebbe protestare Monica. Non conclude la frase, fulminata da un'occhiataccia del sedicente vicario di Cristo. Volevo timidamente aggiungere che ho l'onore di portare il nome della mamma e della nonna di Gesù, ma di fronte a tanta autorità chi osa ancora fiatare?

                                                                                      Anna Maria Musso Freni


       RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2012 - 5  
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