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MISTICA ED ECOLOGIA


Un binomio azzardato e senza senso? Non mi sembra. Si potrebbe anche dire, per esempio:
mistica e politica, intendendo non la politica dei partiti che tendono a fare e disfare tutto, secondo il proprio interesse, ma nel senso di "polis", di città cioè abitata da uomini, in un ambiente fisico da rispettare.
Tutto acquista significato partendo dall'Incarnazione. Dio stesso, mediante Gesù Cristo, si è fatto presente nella nostra storia. Non ha preso le distanze dal nostro mondo, ma è vissuto in e per esso. Nei mistici dell'occidente cristiano il loro vissuto spirituale fatto di esperienza
unitiva, di dialogo e di contemplazione di Dio, non li ha mai distolti dal loro impegno storico, ma traevano invece proprio da quella fonte la motivazione del proprio agire. Pensiamo ad Agostino e Gregorio di Nissa, Francesco e Caterina; ricordiamo Ignazio che cerca e trova "Dio in tutte le
cose" nella natura e nella storia, Teresa d'Avila nella la riforma del Carmelo, Don Bosco definito
"l'unione con Dio" e "mistico nell'azione". I santi sono tutti vissuti, in modalità diverse, di contemplazione di Dio e di azione per il prossimo.
Anche Ildegarda di Bingen, santa e mistica del Medio Evo e dottore della Chiesa. Dotata di grande intelligenza, fin da piccola ebbe la grazia di esperienze mistiche, che lei poi mise per iscritto. Partecipò concretamente, come poteva in quanto monaca, alle vicende della Chiesa del tempo, rimproverando, per esempio, il Barbarossa per la sua difesa dell'antipapa, e predicando anche al clero di Treviri e Colonia. Questa mistica ci ha lasciato un messaggio non solo teologico, ma… ecologico. Tante volte ci si lamenta dell'inquinamento delle nostre grandi città. La qualità della vita sembra essere sempre più in pericolo (vedi l'effetto serra). Per Ildegarda è l'uomo che non ha rispetto né per Dio né per l'ambiente che causa il lamento terribile della creazione: "E udii - ha scritto - come gli elementi si volsero a quell'uomo con un urlo selvaggio. E gridavano: "Non riusciamo più a correre e a portare a termine la nostra corsa come disposto dal Maestro. Perché
gli uomini con le loro cattive azioni ci rivoltano sottosopra come in una macina. Puzziamo già come peste e ci struggiamo per fame di giustizia"". A tutti Ildegarda raccomanda di rispettare e ascoltare la natura, perché è Dio stesso che ci parla. Anch'essa infatti può diventare una via per conoscere il suo Amore che salva. Ecco il suo messaggio.                                                                                         
MARIO SCUDU sdb


       RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2012 - 5  
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