Suor Lucia di Fatima
e il Rosario
Preghiera potente è il Rosario!
Suor Lucia nelle sue memorie
scrive: «Mia madre si ammalò gravemente ed era agonizzante.
Tutti noi, suoi figli, ci siamo stretti al suo letto per riceverne
lultima benedizione. La mamma nel vedermi si rianimò
alquanto ed abbracciatami esclamò: Povera piccola
mia, che sarà di te senza la mamma? Muoio portandoti nel
cuore. Così dicendo mi teneva stretta stretta, tanto
che mia sorella mi svincolò, proibendomi di avvicinarmi
a quel letto.
Passando per scorciatoie per non essere veduta, mi diressi alla
Cova di Iria, recitando il Rosario. Piansi colà molte
lacrime e promisi di ritornarvi per nove giorni a recitare il
rosario e di dare un pranzo a bambini poveri se la Madonna mi
avesse guarito la mamma. Ritornai a casa fiduciosa di essere
ascoltata. Quando rientrai, la mamma stava meglio. Dopo tre giorni
era guarita. Accompagnata da lei abbiamo adempiuto il voto fatto
alla Mamma del cielo».
Umberto
M. Pasquale SDB
Pregare
per sentirsi grandi
La cantante La Pina (il suo
ultimo album porta il titolo Piovono Angeli) ha detto davanti
a numerose suore salesiane alcuni mesi fa: I miei genitori
si sono sentiti grandi quando hanno smesso di pregare, a me è
successo proprio il contrario.
Una bella testimonianza, specialmente per tutti quelli che pensano
o dicono che pregare è una cosa per bambini.
Mario
Scudu
Sordi: «Ho
sempre pensato che dove non arrivo io, arriva la misericordia
di Dio»
«Non ho mai nascosto
la mia appartenenza alla Chiesa cattolica. Anche nellambiente
dello spettacolo, dove uno che va a messa la domenica è
considerato un sorpassato. Al massimo ti dicono Sì,
qualcosa ci deve essere, qualcuno deve aver creato luniverso...,
ma non posso credere nella Chiesa, in quello che dice.
E io rispondo che invece credo proprio in quelle cose lì,
Gesù, la Madonna, il paradiso e linferno. Quanti
colleghi mi hanno detto: Ancora? Credi ancora nellinferno?.
E io: fate come volete, sta a voi decidere. Ma stateci attenti,
perché se poi è vero...».
«Gli atei non mi hanno mai convinto. Cercano di fare tanti
ragionamenti, ma non occorre ragionare per credere. Si crede
in una cosa che cè, e basta. [...] Io sono cristiano,
la vita mi ha convinto che il cristianesimo è vero: che
bisogno cè di ragionarci su?». Non mi ritengo
un santo, intendiamoci. Ma ho sempre pensato che dove non ci
arrivo io, arriva la misericordia di Dio. Limportante è
chiedere perdono con sincerità».
Parole di Alberto Sordi in una intervista apparsa su Sette del
26 novembre 1998.
Sette
26-11-98
A causa
di MARIO SCUDU
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
1999-6
VISITA Nr.