Una Regina
tra i poveri
Trentenne, educata in una rinomata
scuola filippina e poi laureata in economia e commercio, ricca,
nata da immigrati cinesi, Regina Sy ha lasciato tutto per dedicarsi
ai poveri. I genitori lhanno portata davanti ai magistrati,
poi da uno psicanalista: non è normale hanno
detto , ma non è colpa nostra.
Mettendo a frutto la sua specializzazione universitaria sullorganizzazione
economica del riciclaggio, Regina passa gran parte del suo tempo
sulla Smoking Mountain discarica della capitale, riciclando i
rifiuti e insegnando agli altri a fare altrettanto. Con i guadagni
sostiene una fondazione che si occupa dei bambini poveri o abbandonati.
Spesso la ragazza va in giro per le zone sperdute del paese per
istruire i ragazzi indigeni, considerati gli ultimi degli
ultimi. Li aiuta nello studio e a vincere il complesso
dinferiorità sperimentata dalle minoranze emarginate.
Aimis
Tu
mi rappresenti Dio
Mi trovavo alla stazione dei
pullman di Sao Paolo. La stazione mi sembrò un vero formicaio;
dalla medesima partono pullman per quasi tutte le zone del Brasile...
Una signora mi salutò gentilmente chiedendomi il nome
della Congregazione alla quale appartengo. Iniziò ben
presto un dialogo, vivace, sereno e ricco di fede. Seppi che
lei aveva studiato dalle Suore di Maria Ausiliatrice verso le
quali sentiva molta riconoscenza. Mi disse inoltre che era insegnante
in pensione e mamma di due figli. Da quanto mi disse capii che
fu una brava educatrice, avviando i due ragazzi, oggi già
padri di famiglia, in un cammino di fede e di rettitudine. Non
avevamo ancora finito il discorso che si avvicinò un giovane
che, appena mi vide si fece un rispettoso segno della Croce e
accennò ad inginocchiarsi. Subito lo trattenni dicendo
che non ero Dio...
La sua risposta mi colpì: È vero, obiettò,
ma tu me lo rappresenti. Recitò poi il Padre Nostro
e lAve Maria, mentre un gruppetto di persone osservavano
con rispetto e curiosità. Ritorno al mio paese
continuò il giovane perché questa grande
città è piena di pericoli. In quellistante
giunse un altro giovane che mi chiese di custodire le sue valigie.
Perché non dubitassi della sua sincerità mi consegnò
la sua carta di identità in cui scoprii che era seminarista
presso i Padri Carmelitani Scalzi.
Finalmente arrivò latteso pullman. Mi accomodai
e durante tutta la notte un turbinìo di pensieri affollò
la mia mente. Quante cose sono succedute in unora!
Sr.
Pacifica Schiavi,
(da
Andare alle genti 1998)
Sono
un gran teologo...e mi si proponedi dire il Rosario?
La preghiera del Rosario, quindi,
e il culto verso la beata Vergine sono belli perché mentre
è onorata la Madre... il Figlio è debitamente conosciuto,
amato e glorificato. Questo culto diventa via che conduce al
Cristo, fonte e centro della comunione ecclesiale (MC 32).
Giovanni Paolo I, quando era patriarca di Venezia, scriveva:
Naaman Siro, gran generale, disdegnava il semplice bagno
nel Giordano suggerito da Eliseo. Qualcuno fa come Naaman: Sono
un gran teologo, un cristiano maturo che respira Bibbia a pieni
polmoni e suda liturgia da tutti i pori e mi si propone il rosario?.
Eppure i quindici misteri del Rosario sono Bibbia e così
anche il Pater, lAve e il Gloria.
Bibbia unita a preghiera che fa bene allanima. Una Bibbia
studiata per puro amore di ricerca potrebbe gonfiare lanima
di superbia e inaridirla: non è raro il caso di biblisti
che hanno perso la fede.
A cura di MARIO SCUDU
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
1999-2
VISITA Nr.