Benedetta
anche la malattia
Mi chiamo D.,
ho 46 anni, sono sposata e ho una figlia di 16 anni. Lanno
scorso mi è stato diagnosticato un carcinoma al seno con
grave osteoporosi alle ossa che mi ha obbligato a stare a letto
per cinque mesi.
In quei mesi mi sono chiesta perché proprio a me era capitata
questa brutta cosa, e lo chiedevo proprio a Dio non riuscendo
a pregare, ma forse questa richiesta di risposta era una forma
di preghiera.
Poi a poco a poco sono riuscita a vedere la malattia non come
una barriera al solito tran-tran quotidiano, ma come una possibilità
di vita migliore, perché sì che il mio corpo era
fermo ma la mente e il mio cuore potevano camminare per chilometri
e chilometri.
Allora mi sono accorta di quanto ero amata, non solo dai miei
familiari, ma anche da innumerevoli amici che oltre a venirmi
a trovare a turno, pregavano e pregano tuttora tanto è
vero che le loro preghiere me le sento cucite addosso come una
corazza.
E allora la domanda iniziale si è capovolta ed è
divenuta E perché NON io? se alla fine mi
è stato dimostrato che anche la malattia può avere
un senso.
Ora sto rifacendo un altro ciclo di chemioterapia, però
sto di nuovo bene e sono presente più di prima nella mia
famiglia come moglie e come madre, perché ora ho il tempo
o forse lo sto cercando e allora benedetta anche la malattia
se riesce a tirare fuori il lato più vero di noi.
Da
La Guardia
Piccole
grandi luci
La linfa traboccante
di amore e devozione che Cristo ha portato alla luce non ha potuto
essere contenuta negli argini della religione giudaica.
Così la religione di Cristo cerca continuamente di sciogliere
le catene che legano i popoli ai loro interessi e usa la sua
forza di attrazione per superare gli ostacoli di tutte le superstizioni
e divisioni, per unire luomo alluomo.
Il cristianesimo ha reso grande onore alluomo, perché
Colui che i cristiani adorano si è legato alla condizione
umana facendosi egli stesso uomo.
Per questo noi abbiamo potuto notare che coloro che sono veramente
cristiani hanno fatto conoscere lamore per luomo.
Buddha, quando ha offerto alluomo la sua amicizia incommensurabile,
non ha predicato solo la scrittura, ma ha risvegliato nel cuore
delluomo lamore. E nellamore cè
veramente la redenzione.
Coloro che realmente hanno Cristo, non si sono solo preoccupati
di domare i vizi, ma hanno compiuto cose impossibili: sono andati
lontano, hanno varcato mari e monti per proclamare ovunque lamore
per luomo. Così i grandi uomini accendono la lampada
della vita: non discutono, non esprimono opinioni; si donano
a noi come uomini.
Linvito di Cristo ha acceso nella società umana
tante piccole e grandi luci. Esse hanno riversato sugli uomini
un amore immenso per alleviare le pene degli oppressi e degli
abbandonati. Oggi la terra è avvolta nelle colpe di fatti
mostruosi e questa larga e densa caligine ci impedisce di vedere
coloro che sono una miniera di virtù per la società
umana.
Ma essi esistono davvero, altrimenti il mondo sarebbe maledetto,
tutte le bellezze si spegnerebbero, tutta lumanità
sarebbe coperta dalloscurità.
Tagore
A cura di MARIO SCUDU
RIVISTA
MARIA AUSILIATRICE 2001-6
VISITA Nr.