CI
FURONO NOZZE
A CANA DI GALILEA
Siamo oramai in Quaresima e la meditazione
si concentra sul Mistero Pasquale al cui centro cè
il racconto del Calvario con Gesù in Croce. Nel prossimo
numero contempleremo Maria ai piedi della Croce.
Ora vogliamo meditare sul racconto delle cosiddette Nozze
di Cana, giudicato uno dei brani più difficili del
Vangelo, ma è quello che più richiama il Calvario.
Chi legge capisce subito che non si tratta di una festa di Nozze.
Non esiste nella letteratura umana un racconto di nozze, come
questo in cui non si parla della sposa e si fa un solo accenno
allo sposo (v. 9). Comunque non dimenticheremo nella spiegazione
il termine Nozze.
Quello che avvenne a Cana è
linizio dei segni compiuti da Gesù.
Ma che cosa significa chiamare segno questo racconto.
Significa che non debbo leggerlo in se stesso, ma cercare quella
verità a cui il segno mi vuole condurre, tanto più
che è linizio dei segni. Ce ne saranno
altri e lultimo sarà la morte di Gesù: Quando
innalzerete il Figlio delluomo allora capirete che Io Sono
(Gv 8,28). Citiamo alcuni testi che ci rimandano a questa verità
e poi passeremo alla spiegazione del testo.
Il racconto inizia dicendo:
Al terzo giorno. Osservo il contesto seguente e in
2,19 leggo che Gesù dice: Distruggete questo tempio
e io in tre giorni
lo ricostruirò. Levangelista commenta: Egli
però parlava del suo corpo, e quando risuscitò,
i discepoli si ricordarono di questo e credettero. Il terzo
giorno richiama quindi la Pasqua del Signore (passione,
morte, Risurrezione). Ma non è lunico testo che
mi richiama questo dato. A Cana, Gesù dice: La mia
ora non è ancora venuta. Nel Vangelo si dice per
tre volte che non è venuta (Gv 2,4; 7,30; 8,20) e per
tre volte che è venuta (12,23; 13,1; 17,1):
è lora del passaggio di Gesù da questo mondo
al Padre. Perciò il racconto di Cana devessere letto
tenendo conto del Calvario e tenendo conto delle Scritture perché
nella lettura della comunità cristiana Gesù è
il compimento delle Scritture. Per esempio è noto che
il terzo giorno Dio dà a Mosé la Legge, simbolo
dellordinamento antico, come ce lo ricordano le sei
giare di pietra che servivano per la purificazione dei giudei.
Erano vuote, cioè quellordinamento era incapace
di dare la vera purificazione.
La darà Gesù
morendo sul Calvario. A questo punto non possiamo tralasciare
Maria, che nel racconto apparirà come parte integrante
del mondo antico; sarà Gesù che la farà
entrare come Donna nel suo mondo nuovo, nella sua missione. La
Madre infatti che appare solo nella prima parte del racconto
è qui il rappresentante di quel mondo che ha bisogno di
essere portato a compimento, rappresenta Israele, chiamata tante
volte Figlia di Sion, Madre di numerosi figli. Qui ora invita
i figli a fare quanto dice Gesù. Ancor più: Israele
come era chiamato e considerato? Come la sposa di Dio e i tempi
messianici erano considerati come il tempo delle definitive nozze
e Maria è la Donna sposa, lIsraele, la Chiesa antica,
sposa di Dio.
E chi è lo sposo di
queste nozze messianiche? È Gesù, e questo lo affermiamo
non soltanto perché il Nuovo Testamento varie volte afferma
che Gesù è lo sposo e perché cè
una parabola che parla delle nozze messianiche, ma anche perché
questa verità sembra suggerita dal nostro racconto. Ci
sarebbe ancora molto da dire, ma penso che già abbiamo
una base per una spiegazione che ci aiuti a guardare oltre il
testo.
Meditando
il testo
Dal contesto remoto so che
il terzo giorno indica il giorno dellAlleanza avvenuta
tra Dio e Israele al monte Sinai. Israele promise di fare quanto
aveva detto il Signore. Ora siamo a Cana di Galilea invitati,
come i discepoli di Gesù, a una festa di nozze, dove ha
inizio nei segni lattività messianica
di Gesù: quando ai segni si sostituirà la realtà,
là sul Calvario, si compirà la nuova Alleanza tra
Dio e il suo popolo.
Alle nozze è presente
la Madre di Gesù, (i discepoli di Gesù e Gesù
stesso sono dei semplici invitati, sono il simbolo del nuovo
popolo di Dio), Maria, invece la Madre, è parte integrante
del mondo antico, è qui
simbolo di Israele, prototipo di un mondo in attesa di un compimento:
manca il vino, le giare sono vuote, i riti di purificazione non
sono più sufficienti... Chi può rimediare a tanta
mancanza?
Ecco che qualcuno, che ancora appartiene a quel mondo, fa sentire
la sua voce. È la Madre di Gesù, che si avvicina
al Figlio e gli dice: Non hanno più vino!.
Non hanno.... Linteresse della Madre va a coloro
che non hanno, sono le persone che contano per la Madre. Non
hanno..., Maria è colei che non si disinteressa
degli altri. Non hanno..., sembra una semplice constatazione:
non chiede nulla, non esige nulla, non si impone. Ma non è
forse questa la vera supplica? Una parola piena di amore per
chi è in difficoltà?
La Madre di Gesù
gli disse. È come Madre che si presenta al Figlio.
E Gesù le risponde: Che cè tra me e
te?. Un esempio ci può aiutare a capire il senso
di questa frase. Una volta la Madre con i parenti andò
a vedere Gesù e la gente fece notare a Gesù che
cera lì sua Madre. Gesù rispose: Mia
madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di
Dio e la mettono in pratica (Lc 8,21). I legami naturali
saltano, la Madre è invitata a diventare Madre per lascolto
della Parola. Così qui a Cana: Che cè
tra me e te: i legami familiari non servono più
nel nuovo mondo in cui si trova Gesù e i suoi discepoli.
E Gesù dopo aver indicato un distacco dalla Madre, aggiunge:
Donna, e poi dice: La mia ora non è
ancora venuta.
Qui si vede Gesù oramai
assorbito dalla sua missione, totalmente teso verso il suo pieno
compimento. Non è ancora giunta quellora. Ciò
non significa che non possa essere anticipata nei segni e che
il compito che sarà della Madre in quellora non
possa qui essere anticipato. La chiama: Donna. Il
cambio
di nome indica cambio di funzione. Maria è chiamata ad
assumere nella nuova realtà in cui si muove il Figlio
il compito di Donna, la missione di Donna che poi
eserciterà pienamente quando sarà giunta lora
di Gesù, che diventa anche lora di Maria.
È come Donna che può diventare Madre di altri.
Maria deve aver capito pienamente
Gesù, perché subito si mette in stato di ubbidienza
a Gesù. È la prima che fa il passo dal mondo antico
a quello nuovo iniziato da Gesù, e lo fa come Donna:
invita altri ad ubbidire a Gesù, come un giorno Mosé
aveva invitato il popolo a ubbidire a Dio. Maria nella sua funzione
di Donna si rivolge ai servi, meglio ai diaconi,
cioè ai potenziali membri del nuovo popolo di Dio e dice
loro: Qualunque cosa vi dica, fatelo. È come
Donna che agisce, e come sposa, e in quanto tale chiede al Figlio,
allo sposo, il compimento della sua missione affinché
come si legge in Gioele 2,24, alla sposa, cioè al nuovo
popolo di Dio, non manchi né grano, né vino,
né olio. Gesù capisce che la richiesta della
Madre investe in pieno la sua missione e a passa allazione.
E Maria si ritira. Il suo compito di portare altri da Gesù
è compiuto. Se essi crederanno in Gesù, Maria sarà
per loro Madre nella fede.
Ora è il Figlio, lo
sposo, che deve agire. Gesù osserva le giare vuote, simbolo
dellordinamento antico e comanda ai servi, ai diaconi:
Riempite dacqua le giare. Lubbidienza
è perfetta, le riempirono fino allorlo. È
il segno dellabbondanza. Per Gesù, il segno che
ha inizio il compimento dellantico. Quella non è
più acqua, è vino eccellente, di qualità;
è il vino delle vere nozze, di quelle messianiche. E Gesù
si rivela come il vero sposo. Alle nozze di Cana era sufficiente
un vino qualsiasi, quello offerto da Gesù è eccellente,
non fatto per soddisfare la sete, ma per essere assaggiato, gustato.
È un vino che supera lantico. Lo costata subito
il maestro di tavola che di fronte ai fatti si sente spiazzato
e protesta con lo
sposo di quelle nozze: Tutti servono da principio il vino
buono, poi quello meno buono. Tu invece hai conservato fino ad
ora il vino migliore. Il testo sembra suggerire: Non è
vero quello che dice il maestro di tavola, lui non sa. Chi conosce
i fatti invece sa chi è che ha conservato sino alla fine
il vino migliore: è Gesù, è lui il vero
sposo, che nei segni stabilisce la nuova alleanza del nuovo popolo
di Dio. Quando la sua ora giungerà, il terzo giorno, il
vino è il sangue versato, quel sangue che sgorga dal suo
costato, quando egli è innalzato sulla croce, sarà
per sempre glorificato. Allora il simbolo del vino farà
posto alla nuova realtà, alla legge dellamore vicendevole
che consiste, come ha fatto Gesù, nellamare dimenticando
se stessi sino alla fine.
Sarà lungo anche per
Maria e i discepoli giungere fin là, dove la Madre riceverà
il nome di Donna e assumerà la sua funzione di Madre,
e dove ogni discepolo sarà definito per la sua fedeltà
come il discepolo che Gesù ama. È però
certo che a Cana si è fatto il primo passo: Gesù
manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero
in lui, come il popolo al Sinai credette a Mosé. Dallantico
stanno passando al nuovo.
Dopo Gesù scese a Cafarnao insieme a sua madre, i fratelli
e i discepoli e rimase lì solo pochi giorni, li attende
Gerusalemme, il luogo del compimento.
Come predicare
questo testo
Allinizio della vita
terrena di Gesù cè Maria; allinizio
della vita pubblica di Gesù, secondo Giovanni, cè
Maria; e cè Maria anche allinizio della Chiesa,
secondo Luca. Come dopo lAnnunciazione e lIncarnazione,
Maria, spinta da un sentimento di carità va dalla cugina
Elisabetta, così qui a Cana è mossa dalla compassione
e dalla carità verso due sposi in difficoltà. Questo
la porta da Gesù e appare come Colei che davvero sa pregare:
non chiede nulla, espone, poi lascia che sia Gesù a decidere
e Gesù entra anche nella vita di quei due sposi con labbondanza
dei suoi doni.
Ma Gesù ha pure qualcosa
per la Madre. Non laccetta nel ruolo di Madre, le affida
la funzione di Donna, quella funzione che la renderà
Madre nel compimento dellora di Gesù che diventa
anche la sua ora.
Maria capisce lintenzione del Figlio e si rende subito
disponibile. Accetta il compito di partecipare alla missione
del Figlio; diventa laiuto simile a lui per il compito
che lattende. Si rivolge ai servi, ai diaconi e li invita
ad accogliere la legge nuova. Poi si ritira nellombra,
lasciandoci però una bellissima immagine di sé:
modello di fede e di carità, discepola della Parola, madre
dei fedeli, mediatrice nella rivelazione di Gesù e nellesigere
lubbidienza della fede. A Cana è lei che ha aperto
il cammino dellagire di Gesù.
E Gesù segue la via
indicata dalla Madre. Guida gli invitati da Maria allubbidienza
ed eccolo comandare, e subito gli ubbidiscono. Nei segni ha inizio
il nuovo popolo di Dio, che esiste dove cè gente
che accoglie la Parola di Gesù e la mette in pratica.
E questo popolo gode dellabbondanza dei beni messianici
qui rappresentati dal vino buono che lo sposo, Gesù, ha
conservato sino alla fine.
Il segno di Cana è nei segni rivelazione della gloria
di Gesù, ma questo lo capiranno i discepoli solo il giorno
di Pasqua. Allora vedranno davvero la sua gloria, gloria quale
unigenito del Padre. Vogliamo scoprire chi è davvero Gesù?
Accogliamo linvito di Maria e facciamo qualunque cosa ci
dirà.
Preghiamo
Maria, continui
a presentarti come il nostro vero modello di vita. Sei la persona
che pensa agli altri. Lhai già fatto con Elisabetta
e qui in modo più vistoso. Gli altri contano nella tua
vita e soprattutto chi è in difficoltà. Maria,
insegnaci a tener conto degli altri nella nostra vita, a sentire
tutti fratelli e perciò invitati a costruire con tutti
un mondo fatto di amore. Fa che nelle nostre comunità
cristiane nessuno si senta un abbandonato o emarginato, ma parte
integrante della famiglia cristiana. Per questo aiutaci a vincere
il nostro egoismo e il disinteresse delle sofferenze umane. Rendici
generosi verso tutti, Mamma. Amen!
Mario Galizzi SDB
IMMAGINI:
1 © Elledici / A.
Corbanese / La chiesa odierna di Cana di Galilea. Qui, secondo
il Vangelo di Giovanni, Gesù fece il suo primo miracolo
in cui si presenta come sposo dellumanità accanto
al quale non vi può che essere gioia di vita.
2 © Elledici
/ G. Schnoor - G. B. Conti / La presenza dei Discepoli a Cana,
accanto a Maria, indica la Chiesa che inizia il suo cammino verso
la nuova creazione che si compie con lannuncio del Regno.
3 © Elledici
/ G. Lagna / «Fate tutto quello che vi dirà»
è lindicazione di Maria che mostra Gesù come
unico Maestro di vita per luomo e come guida e pastore
del suo popolo.
4 © Elledici / T. Chiesa / Idria
di pietra, simile a quelle delle nozze di Cana. Le giare di pietra
erano sei, come i giorni della Creazione e ognuna conteneva circa
40 litri di acqua. Una misura considerevole che indica la moltitudine
di persone invitate al banchetto della festa.
5 © Elledici / G. Lagna
/ «Ma i servi sapevano da dove veniva il vino...»
(Gv 2,9).
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
2006
- 3
VISITA Nr.