UN ANNO CON MARIA :
LE ORIGINI DI GESU'
Matteo vuole ora parlarci di
Gesù e lo fa dopo uno sguardo panoramico a tutta la storia
ebraica (1,1-17). È una lunga genealogia con un titolo
meraviglioso: Libro delle origini di Gesù Cristo,
figlio di Davide (1,1). Il suo scopo è chiaro: dimostrare
che Gesù, il Messia, è discendente di Davide. Ora,
se leggiamo lintera genealogia sentiremo subito sorgere
un problema molto grosso.
Alla fine, infatti, dopo aver ripetuto per 39 volte il verbo
generò, dice: Giacobbe generò
Giuseppe, lo sposo di Maria dalla quale è stato generato
Gesù chiamato il Cristo.
Di qui il problema:
Gesù,
come può essere il Messia se non discende da Giuseppe
al quale si rapporta tutta la genealogia? La catena delle successioni
da padre in figlio, che con ritmo monotono continuava per 16
versetti si trova improvvisamente spezzata allultimo anello
dove non si tratta più del padre ma della Madre dalla
quale Gesù è nato. Come può Gesù
essere il Messia se non è integrato in questa genealogia?
Ebbene il nostro racconto (1,18-25)
mette in evidenza come Giuseppe diventerà capace di inserire
Gesù nella sua genealogia davidica, come lo afferma linizio
del Vangelo: Libro delle origini di Gesù Cristo,
figlio di Davide. Perché il nostro racconto sia
intelligibile dipende molto dalle traduzioni che si danno ad
alcuni termini e per questo è necessario che il traduttore
faccia buon uso della filologia. Il problema è nei primi
due versetti dove ci sono tre termini che esigono una corretta
traduzione, anche se si tratta della Bibbia CEI.
Maria e
Giuseppe
18 Queste sono le origini di
Gesù Cristo. Maria essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta
per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, poiché
era un uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, decise
di ripudiarla in segreto.
Il versetto 18 rimanda senzaltro al 17: Giuseppe, lo sposo
di Maria dalla quale è stato generato (per opera dello
Spirito Santo), Gesù chiamato il Cristo.
Matteo in questo modo espone
un importante atto di fede. Secondo la genealogia Gesù
appartiene alla stirpe di Davide, ma è nato da una vergine
senza intervento umano. Si annuncia infatti che essendo Maria
sua madre sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme
si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Il prima che andassero a vivere insieme dice che
il concepimento è avvenuto non da sangue, né da
volere di carne, né da volere duomo (Gv 1,13).
Il si
trovò è grammaticalmente esatto e sbalza
le traduzioni che dicono fu trovata incinta, annullando
la domanda oziosa: Da chi fu trovata incinta?. Il
si trovò dice semplicemente la situazione
in cui si sentì Maria dopo lannuncio dellAngelo
(Lc 1,26-28), mentre laggiunta per opera dello Spirito
Santo dice che ci troviamo in un linguaggio di rivelazione.
Qui si rivela che Dio mediante
il suo Spirito ha agito in Maria. Si spiega così lagente
dellespressione è stato generato di 1,16 e
1,20. Ma se tali sono i fatti, in che modo il Figlio di Maria
si aggancia alla stirpe di Davide? Secondo la genealogia per
mezzo di Giuseppe, un fatto che devessere spiegato
e lo si farà presto.
Ma prima dobbiamo
cercare di capire come Giuseppe venne a sapere che Maria era
incinta per opera dello
Spirito Santo. Con diversi Padri della Chiesa riteniamo che Giuseppe
ha saputo fin dallinizio che Maria portava in grembo un
bambino concepito per opera dello Spirito Santo e che questo
labbia saputo direttamente da Maria. Perciò egli
si sente in situazione di tener conto della presenza dellazione
di Dio e sa che deve prendere le sue decisioni in base a questo
dato. Di qui la spiegazione del versetto 19.
Perciò è chiaro
che se era un uomo giusto, non poteva essere tale
secondo la legge; secondo la legge infatti una donna adultera
doveva essere denunciata e subire la condanna che a volte era
la lapidazione. Perciò lespressione non voleva
dice chiaramente che Giuseppe non voleva seguire la legge perché
sapeva quello che era avvenuto in Maria.
Per questo
prendiamo la parola giusto nel senso di rispetto
totale della volontà di Dio, un senso che corrisponde
anche alla parola giustizia nel Vangelo di Matteo.
Si pensi a Gesù che vuole compiere fino in fondo ogni
giustizia, cioè la volontà di Dio (Mt 3,15).
Quindi decise di non accusarla
o denunciarla: sono due termini che ricorrono molto nelle traduzioni,
ma non sono gli unici. Il verbo greco deigmatisai
ha pure il significato di svelare, rivelare.
Di qui alcune nuove traduzioni dicono: Non voleva rivelare
il mistero, cioè capì che non poteva dire
in pubblico, quello che Maria gli aveva rivelato in confidenza,
doveva conservarlo nel suo cuore come un segreto prezioso.
Ma lui cosa doveva fare? Pieno
di timore religioso davanti al mistero, Giuseppe in quel momento
non vede nessunaltra via duscita se non quella di
ritirarsi segretamente. Altri traducono di ripudiarla
in segreto (trad. CEI). Noi traduciamo: di separarsi
in segreto: pieno di rispetto per Maria nella quale lo
Spirito Santo aveva realizzato grandi cose, Giuseppe è
pronto a cederla totalmente a Dio.
La missione
di Giuseppe
20 Mentre pensava a queste
cose, gli apparve in sogno un Angelo del Signore e gli disse:
Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere
con te Maria tua sposa. Certamente, come già sai, quello
che è stato generato in lei è opera dello Spirito
Santo. 21 Essa darà alla luce un figlio e tu lo
chiamerai Gesù. Egli infatti salverà il suo popolo
dai suoi peccati.
Abbiamo citato le parole dellAngelo
aggiungendo allinizio: Certamente come tu sai.
Senza questa aggiunta le traduzioni in corso, compresa quella
della CEI, danno limpressione che Giuseppe solo ora viene
a sapere ciò che è avvenuto in Maria, cosa che
si oppone allinterpretazione della spiegazione che abbiamo
dato, ben fondata nel testo e la sola che ci fa subito capire
che Giuseppe sapeva tutto. Comunque è questa sua conoscenza
dellagire di Dio in Maria che, come
abbiamo visto, era un ostacolo alla sua coabitazione con Lei.
Ma lAngelo gli toglie subito questo dubbio e gli fa chiaramente
conoscere la missione a cui Dio lo chiama. Appunto per precisare
questa missione lAngelo gli dice: Giuseppe, Figlio di
Davide.
È un titolo fondamentale.
Poi gli dice: Non temere di prendere con te Maria, tua
sposa. Con questo è evidente che Maria di fronte
agli altri deve apparire come vera sposa di Giuseppe ed egli
come il padre del figlio di Maria a tutti gli effetti. Dio infatti
gli cede tutti i diritti di paternità comandandogli di
dare il nome al bambino: Tu lo chiamerai Gesù,
cioè: tu gli farai da padre e lo farai entrare nella discendenza
davidica. Per mezzo tuo Gesù sarà colui che porterà
a compimento tutte le promesse e salverà il suo
popolo dai suoi peccati. Giuseppe ora sa che cè
un posto anche per lui accanto a Maria, un posto che non disturba
lagire di Dio in lei.
Ubbidendo compie
perfettamente da uomo giusto la volontà di Dio. Ora conosce
anche la missione del figlio di Maria e perciò sa che
è il Salvatore promesso a Israele suo popolo. Quello che
deciderà di fare lo riguarda non soltanto lessere
sposo di Maria, ma lo riguarda anche come membro del popolo.
È lui quale discendente di Davide, il detentore delle
promesse; è lui che rende Gesù portatore di esse
a beneficio di tutto il popolo.
Con questa rivelazione fatta
a Giuseppe viene steso un velo sulla vera origine di Gesù.
Per ora di fronte alla gente egli sarà conosciuto come
figlio di Giuseppe, il carpentiere (Mt 13,55). Lo dice anche
levangelista Luca (4,23) che conosce la concezione verginale
(1,25-38). Eppure parla dei suoi genitori e usa lespressione
il padre e la Madre di Gesù (2,33). La rivelazione
del mistero della figliolanza divina di Gesù si avrà
dopo Pasqua, quando i cristiani, ricevuto il dono dello Spirito
Santo, saranno guidati alla piena conoscenza della verità
(Gv 16,13) e capiranno il mistero di Gesù servendosi delle
Scritture, come ora fa Matteo nei vv. 22-23.
Il compimento
di Is 7,14
22 Tutto ciò è
avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta: 23Ecco una vergine concepirà
e darà alla luce un figlio ed essi lo chiameranno Emmanuele
che significa Dio con noi. 24 Quando si destò dal sonno
Giuseppe fece come gli aveva ordinato lAngelo del Signore
e prese con sé la sua sposa: 25 senza che egli la conoscesse,
essa diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
Tutti i commentatori fanno
notare che Matteo modifica la citazione del profeta cambiando
il singolare in plurale. Non dice come fa Isaia: Essa le
darà il nome..., ma dice: Essi gli daranno
il nome Emmanuele. La maggior parte afferma che questo
plurale significherebbe semplicemente essi, gli uomini
lo chiameranno Emanuele.
È però meglio
pensare con La Potterie, Léon Dufour e altri che Matteo
mette qui il plurale per implicare anche Giuseppe. Secondo Luca
1,31 è la madre che lo chiamerà Gesù; secondo
Matteo 1,25 è Giuseppe che gli dà il nome; secondo
Luca 2,21 si dice semplicemente: gli fu dato il nome Gesù
come era stato chiamato dallAngelo. Daltra
parte come abbiamo già notato in questo passo Matteo si
interessa prima di tutto del ruolo e della situazione di Giuseppe.
Ed è proprio lui che gli darà il nome Gesù
(Matteo 1,25). E così si conclude il racconto: Giuseppe
ha compiuto la sua missione: secondo la volontà di Dio
egli agisce come sposo di Maria e come padre legittimo del Messia.
La Potterie conclude:
Leggendo
e interpretando questo racconto, non possiamo dimenticare che
Matteo si pone direttamente dal punto di vista di Giuseppe e
che scrive il racconto per mettere in luce il ruolo eccezionale
e la missione di Giuseppe nel mistero dellIncarnazione.
Comunque la prospettiva rimane
cristologica: Giuseppe è chiamato dallAngelo: figlio
di Davide perché proprio grazie a lui, attraverso
la sua paternità legale, Gesù sarà integrato
nella linea messianica di Abramo e Davide. È il motivo
per cui il racconto inizia: Questa è lorigine
di Gesù Messia (1,18). Sin dallinizio del
suo Vangelo egli dimostra che attraverso la mediazione di Giuseppe,
figlio di Davide, Gesù è veramente il Messia di
Israele.
Consigli
per la predicazione
Uno solo è necessario.
Dato che i testi liturgici non rendono possibile una ricca omelia
secondo la spiegazione che abbiamo dato, bisogna avere il coraggio
di leggere un testo diverso dei vv. 19 e 20 come abbiamo indicato,
sicuri che sono ben fondati filologicamente. Giuseppe che
era un uomo giusto non voleva rivelare il mistero (o il segreto)
e decise di abbandonarla segretamente. Non voleva essere
giusto secondo la Legge, ma secondo Dio, cioè ricercare
in tutto la volontà di Dio. Abbandonarla,
cioè rifiuta il ripudio anche segreto; per
lui è sempre la sua sposa, solo che non voleva essere
di ostacolo allagire di Dio. Egli non sapeva qual era il
suo posto accanto a lei e perciò decise di andarsene.
Il versetto 20: di per sé
la traduzione è esatta, ma se lasciata così linesperto
pensa che solo ora Giuseppe viene a sapere quello che è
avvenuto in Maria; perciò in accordo con la spiegazione
data qui si deve aggiungere qualcosa e leggere: Non temere
di prendere con te Maria tua sposa; certamente come tu sai quello
che è avvenuto in lei è opera dello Spirito Santo.
Con queste precisazioni il testo offre abbondanza di materiale
per la predicazione.
Si parli delle relazioni Giuseppe-Maria,
di una giustizia secondo la legge e una giustizia secondo Dio.
E soprattutto si sottolinei lubbidienza di Giuseppe che,
con laiuto di Dio, vince i suoi dubbi e si dica qualcosa
sulla sua eccezionale vocazione. Come Dio ha affidato
a Maria la vocazione di essere Madre, così affida a lui
la vocazione di fare da Padre a Gesù. Davanti alla gente
Gesù doveva apparire come Figlio di Giuseppe e di Maria.
Si pensi a quella frase di San Paolo: non considerò
un tesoro geloso lessere uguale a Dio, spogliò se
stesso e volle apparire uguale in tutto a noi. La sua divinità
risplenderà dopo Pasqua. Pensiamo che ce ne sia a sufficienza.
Preghiamo
O San Giuseppe,
che bella immagine ci lasci di te in questa pagina di Vangelo.
Aiutaci a imitarti come uomo giusto e fa
che la ricerca della volontà di Dio ci guidi sempre nella
vita.
E fa pure che abbiamo sempre il coraggio
di dire sì a Dio.
In questo
tu hai imitato Maria e hai ricevuto una missione eccezionale,
quella di fare da padre a suo figlio.
Anche i
tuoi dubbi sono per noi un aiuto. Tu li hai vissuti con angoscia
ma poi li hai superati con laiuto di Dio.
Fa,
o Giuseppe che nei nostri dubbi rimaniamo sempre aperti al volere
di Dio e allora sì che riusciremo a vivere bene la nostra
esistenza cristiana e a vedere Gesù come lunico
che dà senso alla nostra vita. Amen!
D. Mario Galizzi SDB
IMMAGINI:
1 © Elledici / Nino
Musio /
Giuseppe ha saputo direttamente da Maria la notizia della sua
gravidanza speciale. Un intervento divino ha poi confermato lannunzio
di Maria.
2 © Elledici / Nino
Musio
/ Dinanzi alla società del tempo, Giuseppe risulta il
padre del bambino che per mezzo di lui appartiene direttamente
alla regale dinastia davidica.
3 © Elledici / Pietro Favaro
/ Giuseppe
sa che anche lui ha un posto nellagire di Dio, un ruolo
accanto a quello di Maria, un compito che non disturba lagire
di Dio in Maria.
4 © Elledici / Nino Musio / Per tutta la sua
vita, Giuseppe compirà la volontà di Dio custodendo
e proteggendo Maria e il bambino. Sarà per loro padre
premuroso e sposo solerte.
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2006 - 8
VISITA Nr.