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E' RISORTO! L'HO VISTO!

Ora siete tristi, ma vi rivedrò e il vostro cuore gioirà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (16,22). È una delle promesse che trovano il loro compimento nel giorno di Pasqua. Leggendo questo bellissimo capitolo ci sembra di rivivere la stessa gioiosa esperienza dei primi discepoli e di passare con loro in modo sensibile dalla tristezza alla gioia piena.

L’inizio è cupo: si cerca un morto che non c’è più. Per noi abituati all’annunzio pasquale può sembrare strano il pianto della Maddalena e anche la paura dei discepoli. Eppure questi atteggiamenti ci fanno toccare con mano la concretezza del loro vivere e quale “shock” è stata per tutti loro la passione del Maestro. Era necessario per essi non solo vedere, ma anche toccare con mano il Cristo Risorto.

Il racconto della loro esperienza ha una struttura armoniosa: è un continuo progredire nella scoperta e nella fede. Nel primo episodio (20,1-10) si intreccia l’esperienza della Maddalena, di Pietro e del discepolo che Gesù amava. Di qui il titolo: “Vide e credette” che bene esprime il culmine di una ricerca. Segue l’incontro di Gesù con la Maddalena: è un incontro che si fa annunzio (20,11-18).

Il terzo episodio presenta l’apparizione di Gesù ai discepoli. Qui scoppia finalmente la gioia pasquale (20,19-23). Segue infine l’incontro di Gesù con Tommaso che si conclude con la frase: “Beati quelli che credono senza aver visto” (20,24-29), seguita da una breve conclusione (20,30-31).

Vide e credette (20,1-1)

Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta al sepolcro. Allora di corsa andò da Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno portato. Pietro allora uscì con l’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi vide i teli ancora là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide i teli ancora là e il sudario, che era stato sul suo capo, non là con i teli, ma in disparte, ripiegato in un luogo. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non comprendevano ancora la Scrittura, che Egli cioè doveva risorgere dai morti. I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa.

L’interesse è tutto sul sepolcro. Se ne parla sette volte; ed è un sepolcro vuoto. Nicodemo vi aveva deposto Gesù: ora non c’è più. La scoperta è descritta gradualmente e ci dà la possibilità di riflettere. La Maddalena vi giunge di buon mattino quando era ancor buio; sembra una donna avvolta nelle tenebre, nell’incredulità. Il modo di parlare dice che qui la fede e la speranza nel Risorto stentano ad affiorare. Noi già conosciamo tutti gli eventi pasquali, ma quei primi discepoli erano sotto lo “shock” della morte e sepoltura di Gesù. Tutto quello che è capitato è stato per essi il tracollo della speranza. Però amano il Maestro, anche se morto, e il suo corpo sepolto è segno di una presenza. Ma non c’è più.

La Maddalena appena vide che il sepolcro era vuoto, non è neppure lontanamente sfiorata dall’idea della Risurrezione e corse a dire a due discepoli che qualcuno aveva trafugato il corpo di Gesù. Per lei come per le altre donne che si erano recate al sepolcro, l’avventura di Gesù è per sempre finita.
I due discepoli sono su un’altra linea, almeno quello che Gesù amava, cioè colui che aderisce nella fede e nella fedeltà a Gesù e che mai lo abbandona. Appena avvisati dalla Maddalena corrono al sepolcro.

Colui che Gesù amava, essendo più giovane arriva primo, ma non entra pensiamo per rispetto, a Pietro, il quale invece entra senza fermarsi e vede i lini che hanno avvolto Gesù. Capisce subito che non è stato trafugato. Chi ruba un morto non lo spoglia. Entrò poi l’altro discepolo: vide e credette. Capì subito che Gesù era vivo: è colui che ha il potere di dare la vita e di riprenderla. C’è anche la parola di Osea che lo conferma: “Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo giorno ci farà rialzare” (6,2). Lo ha detto anche Gesù ai Giudei, riferendosi al suo corpo: “Distruggete questo tempio e io in tre giorni lo rialzerò” (2,19). La fede in Gesù risorto ha fatto il primo passo.

L’incontro con Maria (20,11-18)
I due discepoli tornarono a casa,

Maria invece rimase fuori e piangeva. Mentre piangeva si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti una dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dov’era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto”. Detto questo si voltò indietro e vide Gesù, ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa pensando che fosse il custode del giardino gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria”. Essa, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuni!”, che significa: “Maestro”. Gesù le disse: “Non mi trattenere perché non sono ancora salito al Padre, ma va dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio, e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e ciò che le aveva detto.

Forse i due discepoli prima di andarsene hanno detto qualcosa alla Maddalena, ma lei non fa caso alle illusioni dei discepoli. Essa continua a cercare Gesù, ma se ne sta vicino al sepolcro, vero segno di morte. Chinatasi sulla porta del sepolcro vede due angeli, ma non fa caso a quello che dicono. Eppure essi sono il segno della gloria che si è manifestata nel luogo dove fu posto Gesù, sono un segno che porta alla fede. Alla Maddalena però quei due esseri celesti non le dicono nulla, tanto è assorbita dal suo dolore.

Continua a cercare un morto e anche quando distoglie lo sguardo per guardare altrove e vede una persona, quella persona per lei è solo il custode del giardino e pensa che sia stato lui a portar via il corpo di Gesù. Solo quando si sente chiamare per nome capisce che è Gesù. Lo riconosce ma non ha nessun segno di fede. Non riesce a capire che le relazioni sono cambiate. Gesù cerca di farsi capire quando le dice: “Va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro...”.

Questo è il messaggio che porta ai discepoli. Solo nell’espressione: Ho visto il Signore, sembra di scorgere la sua fede. Ma l’evangelista non si sofferma più su Maria. L’interesse va a quanto Gesù ha detto dei discepoli. Li chiama “fratelli”. Non sono più dei semplici amici. Ora dopo che il Figlio dell’Uomo è salito dov’era prima (6,62) è data a chi crede la possibilità di diventare “Figli” (1,13), di nascere dall’alto (3, 3.5.7) di avere come Gesù la possibilità di chiamare Dio “Padre mio” come Gesù, che perciò è veramente fratello.
                                                                                                               
Mario Galizzi SDB


  IMMAGINI:
1-2  
La prima lettura dei fatti che Maria Maddalena fa, correndo al Cenacolo per avvisare Pietro è che il Sepolcro è vuoto e che il corpo di Gesù sarebbe stato portato via.

      
RIVISTA MARIA AUSILIATRICE  2009 - 4  
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