DIO E' MAMMA
Quando nel 1978, Papa Luciani ci ha ricordato che Dio può dirsi
anche mamma, forse ha meravigliato qualcuno; ma le sue parole
avevano un fondamento biblico.
È vero che la Sacra Scrittura presenta Dio soprattutto come padre,
anche per ragioni storiche e culturali; ma, con paragoni e simboli diversi,
ci suggerisce pure che Egli è madre. Infatti, Dio non è
né maschio né femmina; ma è un purissimo spirito
che ci dona la vita, ci accompagna con amore e ci aspetta a casa sua,
offrendoci fin da quaggiù tutto il sostegno di un papà
e tutta la dolcezza di una mamma.
Già nellAntico Testamento, il Signore si rivela più
volte dietro immagini materne. Il Salmista si abbandona a Lui sentendosi
tranquillo e sereno come un bimbo svezzato in braccio a sua madre
(Sal 131,2); a Isaia, Dio dice: Io che apro il grembo materno,
non farò partorire? Io che faccio generare, chiuderei il seno?...
Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò
(Is 66,9.13). Si dimentica forse una donna del suo bambino, così
da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste
donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai
(Is 49,15).
Nel Nuovo Testamento, Gesù ci rivela che Dio è uno e trino.
In lingua italiana, i nomi delle Tre persone Divine sono tutti maschili;
ma nella lingua di Gesù, spirito è ruach,
un nome femminile imparentato con grembo materno. E troviamo
aspetti materni, anche
nel Padre, perché il Figlio unigenito... è nel seno
del Padre (Gv 1,18).
Per questo il grande Rem- brandt, che ha dipinto il Ritorno del
figlio prodigo (unopera straordinaria, conservata nel museo
dellErmitage a San Pietroburgo), presenta le mani del Padre come
diverse fra loro: la sinistra è virile, la destra è delicata,
materna. Dunque, anche nel
Nuovo Testamento, il Padre si rivela nel contempo come Madre. E siccome
il Figlio fatto uomo è identico a Lui, anchEgli ha tratti
virili e femminili. La sua tenerezza (in greco, splànchna) significa
pure il ventre materno; e nellultima cena, il discepolo
che Gesù amava (Giovanni, figura di qualunque discepolo!) si
trovava non solo accanto, ma nel grembo stesso
del Salvatore (Gv 13,23, in greco en tô_' kòlpo_').
Così, come il Figlio è nel seno del Padre, ogni cristiano
autentico è nel seno del Figlio! E poi, un altro aspetto materno
di Gesù si può notare nelle sue parole rivolte a gerusalemme:
quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina
raccoglie i pulcini sotto le ali! (Mt 23,37).
E allora, se Dio è mamma, quale sarà il posto che compete
a Maria?
Essa è la madre di Gesù, e quindi la madre di Dio, la
madre della Chiesa, la madre dellintera umanità. Ma, come
ogni mamma creata, essa non è la fonte primigenia del suo essere-madre.
In Ef 3,15, la Sacra Scrittura ci dice che dal Padre prende nome
ogni paternità nei cieli e sulla terra; analogamente dobbiamo
ricavare che da Dio-Madre prende nome ogni maternità. Dio è
più mamma di quanto lo sia la Madonna, e di quanto lo sia qualunque
mamma terrena: Dio ti amerà più di tua madre
(Sir 4,11). Ma la grandezza di Dio non esclude, ma regge gli attributi
umani: per dono e ad immagine di Dio, mio padre è davvero mio
padre, mia madre è davvero mia madre, la Vergine è davvero
la più grande, la prima risorta delle mamme create! Tutte le
buone madri, e ancor più Maria SS.ma, esprimono chiaramente la
maternità di Dio, pur non potendola raggiungere. Anzi, Gesù
trasforma in mamma, sia pure in maniera diversa, tutti i suoi veri discepoli.
Perché ha detto, stendendo la mano verso di loro: Ecco
mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà
del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello,
sorella e madre (Mt 12,49s).
Antonio Rudoni SDB
RIVISTA
MARIA AUSILIATRICE 2001-11
Visita Nr.
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